Prà Riondo – Monte Rama

Caratteristiche

Difficoltà: T
Dislivello in salita: 70 m circa
Dislivello in discesa: 30 m circa
Tempo: 40 – 45 minuti
Ultima ricognizione: Maggio 2022

Si tratta dell’itinerario più semplice per salire in vetta al Monte Rama: si segue l’Alta Via dei Monti Liguri fino all’ampia sella del Prato Ferretto, poi si imbocca il sentiero che rimonta la breve cresta ovest della montagna.

Accesso

a) Si esce al casello di Varazze e si sale verso Sassello. Giunti in località Pero si svolta a destra per Alpicella e si continua a salire fino alla vetta del Monte Béigua, da cui in breve si scende a Prà Riondo.
b) Dal casello di Masone-Campoligure si sale a Masone e al Passo del Turchino, da cui si imbocca a destra la strada che scavalca il Passo del Faiallo e scende a San Pietro d’Olba; qui si svolta a sinistra per Piampaludo e Prà Riondo.
c) Dal casello di Ovada ci si porta a Rossiglione, da cui ci si dirige a Tiglieto. La strada da qui segue la Valle Orba superando Martina Olba e giungendo a San Pietro d’Olba, dove si gira a destra per Piampaludo e Prà Riondo (1110 m).

Il Prà Riondo (=Prato Rotondo) è un vasto altopiano erboso che si estende sullo spartiacque principale appenninico tra il Monte Béigua, il Monte Sciguelo e la Cima Frattin. All’estremità nord-ovest dell’altopiano, al margine della faggeta, si trova il Rifugio Pratorotondo, posto tappa AV che svolge servizio di alberghetto (tel. 010.9133578; www.rifugiopratorotondo.it).

Itinerario

Dal rifugio di Prà Riondo si imbocca l’ampia sterrata segnalata dalle bandierine rosso-bianco-rosse dell’AVML, che scende dolcemente verso est fino ad un’ampia sella erbosa (1092 m), poi piega a destra e aggira la Cima Frattin sul versante sud. Tagliando con brevi saliscendi, si passa accanto al piccolo Riparo Casa Miniera (1080 m), presso cui si trova una fonte.

È una piccola costruzione in pietra, eretta negli anni ’40 come riparo per i minatori che lavoravano nella vicina miniera di ferro. Quando la miniera fu abbandonata, la casetta passò ai contadini, che salivano sui crinali per la fienagione. Recentemente, dopo anni di abbandono e rovina, la casetta è stata ristrutturata e trasformata in rifugio dai soci del Gruppo Alpini di Cogoleto. Poco sotto, su un’aerea cima che si sporge sul profondo vallone del Rio Acquabuona, si trova la piccola Cappelletta degli Alpini.

Con una dolce salita in diagonale, si va a riguadagnare lo spartiacque e si sbuca nell’ampio pianoro erboso del Prato Ferretto (o Pian del Fretto), in cui si nota un grande blockstream (accumulo di massi formatosi in ambiente periglaciale). La sterrata si tiene sul margine meridionale del pianoro, poi raggiunge una selletta (1091 m) ai piedi del roccioso Bric Resunnou, dove si incontrano vari sentieri. Si gira a destra (segnavia: croce gialla, rombo giallo vuoto, due linee rosse), salendo in breve alla Colletta Montebello (1097 m), da cui prende origine il contrafforte della Cima Fontanaccia e del Monte Rama; qui si incontra anche il segnavia “rombo rosso vuoto” che sale da Sciarborasca. Si piega a sinistra, innalzandosi dolcemente nei pressi del filo di cresta, poi si aggira la Cima Fontanaccia sul versante sud.

Da qui si diparte una diramazione a sinistra che sale tra erba e rocce affioranti, poi supera un breve salto di roccia e guida in vetta alla Cima Fontanaccia (1151 m; difficoltà: EE).

Superata una selletta, si aggira anche la successiva cima senza nome, poi, con una breve salita tra rocce e arbusti, si guadagna la vetta del Monte Rama (1150 m), dove si trovano due croci metalliche.

Sulla sterrata verso il Rifugio Casa della Miniera; sullo sfondo il Bric Resunnou (a sinistra), la Cima Fontanaccia e il Monte Rama
Sulla sterrata verso il Rifugio Casa della Miniera; sullo sfondo il Bric Resunnou (a sinistra), la Cima Fontanaccia e il Monte Rama (27 luglio 2014)
Panorama dal Monte Rama verso Arenzano, Genova e il mare
Panorama dal Monte Rama verso Arenzano, Genova e il mare (5 gennaio 2015)

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