Luceto – Rio Boraxe – Bric di Genova – Luceto
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 520 m circa
Tempo: 3.30 – 4.10 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Gennaio 2024
Si tratta di un percorso ad anello piacevole e poco faticoso, che si svolge sulle alture alle spalle di Albisola e ha come meta il poco frequentato Bric di Genova. La salita si svolge nell’appartato vallone del Rio Boraxe, tra folta macchia mediterranea e casolari abbandonati. In discesa, invece, si segue il lungo contrafforte meridionale del Bric di Genova, aggirandone le varie ondulazioni.
Accesso
Si esce dall’autostrada ad Albisola e si gira a sinistra verso Sassello. Alla seconda rotonda si svolta ancora a sinistra sulla strada provinciale per Éllera. In pochi minuti si è a Luceto (14 m).
Itinerario
Dalla rotonda di Luceto, si ritorna indietro lungo la provinciale in direzione di Albisola. Subito oltre un ponticello sul Rio Boraxe, in corrispondenza di un parcheggio, si imbocca a sinistra via Boraxe (segnavia: quadrato rosso pieno); all’inizio della strada si trova un pannello con la carta dei sentieri del comune di Albisola Superiore.
La stradina asfaltata costeggia la sponda sinistra idrografica del Rio Boraxe. Passati attraverso un gruppetto di case, si trova un bivio dove si gira a sinistra e si attraversa il rio su un ponte. Subito oltre, si svolta a destra su una sterrata che, con percorso pianeggiante, si addentra nel vallone del corso d’acqua. Costeggiati alcuni campi, si giunge presso una casa isolata. Trascurando il ponticello sulla destra, si scende nell’alveo ghiaioso del Rio Boraxe e lo si rimonta per alcune centinaia di metri.
Di solito, in questo tratto il rio si presenta secco, quindi non ci sono problemi di percorribilità. In caso di piena, è possibile risalire brevemente la sponda destra idrografica, dove transita un sentiero che permette di evitare il tratto nell’alveo.
In corrispondenza di alcune rocce affioranti, si abbandona l’alveo per risalire sulla sponda destra idrografica. Percorrendo una comoda carrareccia, si giunge ad un bivio; si va a destra in piano, passando accanto ad un rudere. Guadato il Rio Boraxe (quota 40 circa), si continua lungamente in dolcissima salita sul versante sinistro idrografico, immersi in una folta vegetazione. In basso a sinistra, a tratti, il rio forma piccole forre, con suggestive pozze e cascatelle.
A quota 75, in corrispondenza di uno slargo nella valle, si lascia a sinistra un percorso MTB marcato come difficile. L’ampia traccia procede sulla sinistra idrografica del rio per ancora mezzo km, poi lo guada e ritorna sul versante opposto. Passati accanto a due ruderi, si effettua il terzo e ultimo guado sul Rio Boraxe (122 m), quindi si inizia lentamente a prendere quota sul versante sinistro idrografico, allontanandosi dal fondovalle. Superati alcuni tratti un po’ più ripidi, si trova un bivio marcato da paline (245 m): si abbandona la mulattiera principale, da qui in poi, impraticabile, diretta alla Casa Pian del Pero, per svoltare a destra lungo un sentiero che si innalza a tornanti nel bosco misto.
Più in alto il sentiero si biforca di nuovo: si abbandona il quadrato rosso, che scende verso Albisola Superiore, per svoltare a sinistra (segnavia: due linee rosse). Si taglia a mezza costa nella boscaglia, poi si attraversa una frana per mezzo di una comoda passerella in legno. Effettuato un tornante, si sale in diagonale fino a guadagnare lo spartiacque tra il Rio Boraxe e il Torrente Riobasco (340 m). Si piega a sinistra seguendo il sentiero di crinale, che sale tra boscaglia e arbusti; a tratti si aprono alcuni scorci sulla conca di Stella e sul Monte Béigua. Scavalcata l’impercettibile cima del Bric Piconetta (401 m), si rimonta il costone fino all’ormai vicino Monte Ciri Sud (477 m), raggiungibile con una brevissima deviazione a destra.
La cima sassosa del Monte Ciri Sud offre un bel panorama circolare. Di fronte, si vede il crinale del Bric Sportiole, sormontato da una miriade di pale eoliche. Più a destra si nota l’ampia sella del Colle del Giovo, quindi il vastissimo rilievo del Monte Béigua con i suoi ripetitori. Verso est, nelle giornate limpide, si vede gran parte dell’Appennino Ligure, fino alle Cinque Terre, con dietro le Alpi Apuane. Verso ovest, invece, si osservano le Alpi Liguri coronate dalla catena del Pizzo d’Ormea e del Mongioie.
Dal Monte Ciri Sud si svolta a sinistra (sud-ovest) lungo lo spartiacque tra Rio Boraxe e Torrente Sansobbia. Con una breve discesa si giunge ad una sella, dove si riceve da destra un sentiero proveniente da Stella San Giovanni. Una ripida salita porta alla cima del Bric di Genova (483 m; 2-2.20 ore da Luceto), indicata da un cartello in legno.
Si continua dritti in discesa lungo il crinale arbustivo, fino ad una selletta dove sorgono due grandi pini (460 m). Lasciando a destra il sentiero per Éllera, si piega a sinistra in direzione di Luceto (segnavia: due croci rosse). Il sentiero effettua un tornante, poi scende in diagonale sul versante est del Bric Pein. Tornati in cresta, si scavalca un dosso, quindi si prosegue in discesa tra pini, arbusti e rocce affioranti.
Lasciato a destra un sentiero per Magrania, si giunge ad una sella dove si trova un altro bivio. Il sentiero segnalato prosegue a destra e contorna il Bric Cian de Vachè, poi riprende la cresta, passando accanto ad un riparo con tavoli e panche. Poco oltre, si giunge alla sella delle Terre Bianche (295 m), situata ai piedi del più cospicuo Monte Casella. Si trascura la deviazione che porta in vetta, per seguire il sentiero principale che lo aggira a sinistra, prima in lieve discesa, poi con alcuni tratti in contropendenza.
Scavalcato il costone, si scende in diagonale fino al ripiano del Monte Sorba (243 m), dove la traccia si biforca. Seguendo i segnavia, si scende a sinistra con alcuni ripidi tornanti. Il sentiero, a tratti incavato a causa dell’erosione, si abbassa in diagonale nella folta macchia, offrendo a tratti alcuni scorci sulla valle del Rio Boraxe. Si giunge quindi in un’area di terrazze abbandonate, nei pressi delle diroccate Case Scarsellone (131 m).
Proseguendo dritti, ci si innesta su una stradina sterrata che contorna una villetta. Ad un bivio si va a sinistra, contornando il rilievo del Monte Castello, e ci si innesta in una sterrata più larga in corrispondenza di un tornante. La rotabile scende lungo un costone tra case isolate e uliveti. Lasciata a destra una strada asfaltata, un altro breve tratto in discesa porta nel borgo di Luceto: lo si attraversa e, in breve, si ritorna al punto di partenza (1.30-1.50 ore dal Bric di Genova).
Torna a: Massiccio del Monte Béigua