Colla della Balma – Laghi della Brignola – Cima della Brignola – Cima Seirasso – Colla della Balma

Caratteristiche

Difficoltà: E fino al Bocchino della Brignola, poi E/EE
Dislivello in salita: 950 m circa
Tempo: 5.30 – 6 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Agosto 2019

Giro ad anello di ampio respiro, che permette di raggiungere due belle e panoramiche cime. La prima parte del percorso si svolge nel Vallone della Brignola, e guida all’amena conca dove giaciono gli omonimi laghetti. Dopo la ripida salita alla Cima della Brignola, si percorre la lunga e ondulata dorsale che la collega alla Cima Seirasso. Si scende infine nel Vallone Seirasso per ricongiungersi al percorso dell’andata. Il percorso tra il Bocchino della Brignola e la Sella di Seirasso è mal segnalato, in parte privo di tracce, e può presentare qualche problema di orientamento.

Accesso

Si esce dall’autostrada a Mondovì e, seguendo le indicazioni per gli impianti sciistici, si supera Villanova Mondovì e si giunge a Frabosa Sottana. Si continua a destra risalendo la Val Maudagna, poi si sale a sinistra fino a Prato Nevoso. Giunti al tornante presso il Colle del Prel, quasi in cima al paese, si imbocca a destra la diramazione per il Rifugio Balma. Ad un bivio presso il Bar Sky Grill si va a destra e si continua su sterrata per circa 4,5 km, giungendo alla Colla della Balma (1886 m).

L’ampia Colla della Balma si trova lungo la dorsale che divide la Val Maudagna dalla Val Corsaglia, poco a monte rispetto alle case di Prato Nevoso, ai piedi del Mondolè. Nel 1863 vi sorse la cappelletta omonima, dedicata alla Madonna Regina delle Alpi. Accanto alla cappella, nel 1906, fu edificato il primo Rifugio Balma, poi ampliato dopo la Prima Guerra Mondiale. Il rifugio venne incendiato due volte durante la Seconda Guerra Mondiale poichè era frequentato dai partigiani; fu ricostruito e ampliato alla fine della guerra. Oggi conta di 20 posti letto, ed è aperto con servizio di alberghetto da maggio a ottobre. Poco distante si trova anche il Rifugio Merlo, con 50 posti letto, utilizzabile solo dai soci ANA e dai loro famigliari.

Itinerario

Dal parcheggio ci si porta in breve al bivio ai piedi della cresta del Mondolè; qui si imbocca la strada sterrata di sinistra, chiusa al traffico privato. Si lascia a sinistra la diramazione che scende alla Sella Mierzè, e si prosegue lungamente in lieve discesa tra prati e arbusti, alti sul vallone del Rio Sbornina. Si trascura un’altra diramazione che sale a destra verso la Sella Seirasso (la si seguirà al ritorno) e si supera il Rio Seirasso. Entrando in un bosco di larici ci si abbassa nel Vallone della Brignola, arrivando quasi a toccarne il fondo (quota 1773).
Si inizia finalmente a salire, uscendo dal bosco. Ad un bivio si va a destra e si taglia in diagonale il fianco sinistro idrografico del vallone, lasciando in basso a sinistra alcuni alpeggi. Giunti all’alpeggio di Sella Brignola (1937 m; fonte), si contorna una piccola conca e si prende quota con due tornanti. Si continua in diagonale, fino a sbucare sul bordo di un bel ripiano acquitrinoso (2084 m).

Si tratta del cosiddetto Lago Inferiore della Brignola, oggi ormai completamente interrato, ridotto ad una torbiera percorsa da piccoli ruscelli.

Qui si lascia a destra la carrareccia e si imbocca a sinistra il sentiero segnalato; si guada il Rio della Brignola e si prosegue in dolce salita tra dossi e altre conche acquitrinose. Con percorso piacevole si sbuca nella conca dove giace il più grande dei Laghi della Brignola (2137 m).

​Nell’ampia conca posta alla testata del Vallone della Brignola, tra le cime Ferlette, Seirasso e Brignola, si trovano numerosi laghetti e acquitrini di notevole bellezza, separati da dossi di rocce montonate. In gran parte si tratta di minuscoli stagni, torbiere o pozze temporanee. Fa eccezione il laghetto di quota 2137, decisamente il maggiore del gruppo. Alimentato da sorgenti perenni, si estende per circa 6200 mq. In estate inoltrata, la parte meno profonda dello specchio d’acqua è coperta da erbe palustri galleggianti. Presso la sponda meridionale, una lapide ricorda l’annegamento di due giovani nel 1986.

Si sale sulla sinistra e in breve si giunge ad un bivio indicato da cartelli escursionistici.

La diramazione sulla destra taglia alla base della parete nord della Cima della Brignola, poi sale per prati al Colletto Brignola-Seirasso. Rispetto alla salita per il Bocchino della Brignola è un po’ più lunga, ma è più agevole (difficoltà: E).

Si va a sinistra e, con numerosi ripidi tornanti, ci si porta velocemente allo stretto intaglio del Bocchino della Brignola (2260 m).

La selletta separa la Cima Ferlette dalla Cima della Brignola, e si affaccia sull’alto Vallone Raschera dove è ben visibile il lago omonimo.

Si abbandona il sentiero segnalato e si rimonta a destra il ripido contrafforte, costeggiando una recinzione. Presto essa termina; si supera una brevissima fascia rocciosa, poi si taglia in diagonale verso sinistra su un ripido sentierino. Si scavalca un contrafforte, poi si attraversa quasi in orizzontale un ripido pendio ghiaioso, ai piedi della rocciosa anticima nord-est della Cima della Brignola. Dove il pendio ritorna erboso, si sale sulla destra guadagnando il crinale che collega le due cime; lo si segue verso sinistra fino alla base del cupolone sommitale. Un’ultima salita per erba e lastroni porta sulla Cima della Brignola (2475 m; 2.10 – 2.30 ore dalla Colla della Balma).

Si scende in direzione nord per erba e lastroni, poi per ripidi prati (ometti) fino all’ampio Colletto Brignola-Seirasso (2330 m).

Da qui, seguendo il sentiero segnalato che scende a destra, si può ritornare nella conca dei Laghi della Brignola, evitando così la traversata fino alla Cima Seirasso.

Si continua verso nord-ovest lungo un buon sentiero segnalato, che presto giunge ad un’altra selletta. Qui lo si abbandona (scende in Valle Èllero) per continuare senza sentiero lungo il crinale (sporadici segnali bianco-rossi). Si scavalca una cima erbosa (2372 m), quindi si prosegue senza via obbligata tra dossi erbosi e massi. In breve si è alla sella successiva, ai piedi della cima sud-est del Seirasso. Qui riprendono i segnavia, che guidano lungo un sentierino sul versante occidentale del crinale. Superati alcuni piccoli contrafforti rocciosi, il sentierino si perde; si punta quindi a destra, in direzione dell’evidente sella tra le due cime del Seirasso. Guadagnata la sella (2346 m) si risale il sovrastante pendio uniforme di erba e roccette, e in una decina di minuti si è sulla Cima Seirasso (2436 m; 1 – 1.15 ore dalla Cima della Brignola).

Si ritorna alla selletta di quota 2346, da cui si individua, sul versante orientale, un sentierino che si abbassa nel sottostante vallone. Si procede tra erba, arbusti e pietraie lungo tracce non sempre evidenti, traversando ai piedi dei dirupi orientali del Seirasso. Ad un certo punto si piega a destra e, scendendo in diagonale, ci si porta sul ripianetto dove si trovano i due Laghetti del Seirasso (2147 m).

Si tratta di due graziosi specchi d’acqua, posti in un’ampia conca poco incavata ai piedi delle due cime del Seirasso. Il laghetto orientale è perenne, mentre il laghetto occidentale, seppure leggermente più ampio, può ridursi ad una pozza in estati siccitose.

Lasciando a destra i laghetti, si scende in un piccolo avvallamento erboso dove il sentiero tende a perdersi. Ci si mantiene sul fondo dell’avvallamento, piegando lievemente a sinistra, tra un cordone detritico (a sinistra) ed un’ampia gobba erbosa (a destra). Il sentiero approda poi su un aperto versante erboso, dove tende di nuovo a perdersi. Procedendo a vista tra erba e tracce rovinate dall’erosione, si giunge all’alpeggio della Sella di Seirasso (1960 m). Da qui si prosegue su strada sterrata, scendendo dolcemente e passando ai piedi del caratteristico torrione detto Dente del Seirasso. La discesa si fa quindi più decisa e, passati accanto ad una costruzione isolata, ci si congiunge con la stradina seguita all’andata. Da qui verso sinistra si ritorna alla Colla della Balma seguendo il percorso già noto.

Il vallone del Rio Sbornina
Il vallone del Rio Sbornina (13 agosto 2019)
Il Lago della Brignola e la cima sud-est del Seirasso
Il Lago della Brignola e la cima sud-est del Seirasso (13 agosto 2019)
Lago Raschera e Mongioie dalla Cima della Brignola
Lago Raschera e Mongioie dalla Cima della Brignola (13 agosto 2019)
Panorama dalla Cima della Brignola verso nord
Panorama dalla Cima della Brignola verso nord (13 agosto 2019)
Il crinale verso la Cima Seirasso
Il crinale verso la Cima Seirasso (13 agosto 2019)

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