Buffalora – Alp Buffalora – Minieras da fiern – Munt Buffalora

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 680 m circa
Tempo: 2 – 2.15 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2019

La salita al Munt Buffalora è una camminata piacevole e panoramica, prima su stradette sterrate tra prati e boschetti, poi per sentierini tra prati e ghiaioni. Nella seconda parte dell’itinerario si toccano varie miniere di ferro ormai abbandonate, risalenti addirittura al Basso Medioevo. Dalle miniere alla vetta i sentierini sono un po’ vaghi e privi di segnavia, ma se il meteo è buono non ci sono problemi di orientamento.

Accesso

Da Sondrio si sale a Poschiavo, da cui si raggiunge Livigno attraverso il valico della Forcola. Si prosegue in direzione della Svizzera costeggiando il Lago del Gallo, e si attraversa il confine di stato in corrispondenza della diga. Si percorre il lungo tunnel del Munt la Schera (a pagamento) e, giunti al termine, si gira a destra in direzione del Pass dal Fuorn. Superato l’albergo del Fuorn, si prosegue per circa 5 km fino all’area parcheggio (P10) presso il bar-ristorante di Buffalora (1967 m).

Itinerario

Dal parcheggio si ritorna indietro lungo la strada asfaltata per poche decine di metri, fino all’altezza del bar-ristorante. Qui, sul lato meridionale della strada, si imbocca una traccia che attraversa un prato e scende in breve ad attraversare l’Ova dal Fuorn. Superato l’ampio alveo ghiaioso, si attraversa un pianoro con erba e pini, quindi si scende nuovamente e si guada anche l’Aua da Murtaröl. Si supera una breve rampa, si attraversa una recinzione e poi si sale per ampi pascoli fino all’Alp Buffalora (2032 m).

Presso l’alpeggio si trova una piccola costruzione in cui si può prendere latte fresco.

Sulla destra rispetto all’alpeggio si imbocca una stradetta sterrata che sale decisamente nel rado bosco. Con qualche curva si guadagna un ameno altopiano, in vista dell’imponente Piz Daint e del massiccio Munt Buffalora. La sterrata piega a destra e conduce in breve ad un altro piccolo alpeggio (quota 2195) dove si trova un bivio. Si abbandona la stradetta, diretta al vicino Jufplaun, e si gira a destra sul frequentato sentiero per il Munt la Schera. Ci si innalza tra piccoli dossi di erba e pini, sorpassando una recinzione e uscendo sull’ampio versante erboso del Fop da Buffalora. Poco più avanti si trova un bivio (quota 2280 circa): si abbandona il sentiero principale, diretto al Munt la Schera, e si imbocca a sinistra un sentierino con indicazione per “minieras da fiern“. Dopo pochi metri si incontra la prima galleria delle miniere del Munt Buffalora.

Le miniere di ferro, piombo e zinco del Munt Buffalora hanno una storia antichissima: le prime notizie risalgono addirittura al 1332. Da qui venivano estratti i minerali poi lavorati ai forni del Fuorn; secondo il database mineralogico mindat.org sono stati riconosciuti 14 minerali diversi contenenti i metalli d’interesse. Le gallerie si sviluppano su diversi livelli, da una quota di 2300 m circa ad una quota di 2500 m circa, sul crinale del Munt Buffalora; hanno uno sviluppo complessivo di circa 9 km. Sono chiuse da pregevoli portoni in legno, recentemente risistemati, e recanti nomi e date (forse degli ultimi minatori o proprietari?).

Si segue un sentierino che si innalza con stretti tornanti sul versante erboso, passando accanto ad altri portoni di gallerie. Presso uno di essi si dipartono due tracce: si imbocca quella di sinistra, che si innalza in diagonale in direzione delle sovrastanti discariche minerarie (dossi giallastri o rossicci in parte coperti da erba). Si sbuca quindi in un ripiano ai piedi del primo dosso, da cui appaiono le cime del Munt Buffalora. Passando accanto ad altre gallerie ed altri dossi, si risale la curiosa discarica mineraria, sviluppata lungo una specie di vallecola e in parte dilavata dal ruscellamento. Conviene tenersi sulla destra, salendo per prati e vaghi sentierini. Contornata una dolina, si guadagna il crinale del Munt Buffalora in corrispondenza di un ripiano con un caratteristico affioramento di brecce dolomitiche rosse.

Lungo il crinale si notano paletti e tacche di vernice bianche e gialle. Si tratta del confine del Parco Nazionale Svizzero, che si sviluppa sul versante opposto della montagna. Visto che camminare fuori sentiero nel territorio del parco è severamente vietato, bisogna tassativamente non oltrepassare questo limite, e tenersi sulle tracce che percorrono il filo del crinale.

Portandosi presso la fila di paletti, si piega a sinistra e si percorre il ripido crinale di ghiaie lungo un vago sentierino. Si attraversa un ripianetto, quindi si risale il dosso terminale di ghiaie e rocce rotte (ometti) giungendo in breve sulla cima nord del Munt Buffalora (2627 m), dove si trovano il segnale e il libro di vetta. È poi possibile scendere ripidamente alla selletta successiva e salire dolcemente tra erba e rocce affioranti fino all’ampio dorso della cima sud (2629 m), punto culminante della montagna segnato da un ometto di pietre.

L'Alp Buffalora
L’Alp Buffalora (9 agosto 2019)
Piz Nair e Piz Tavrü
Piz Nair e Piz Tavrü (9 agosto 2019)
Salendo tra le miniere del Munt Buffalora
Salendo tra le miniere del Munt Buffalora (9 agosto 2019)
Il crinale ghiaioso verso la vetta
Il crinale ghiaioso verso la vetta (9 agosto 2019)
Panorama verso la Val Mora e il Piz Murtaröl
Panorama verso la Val Mora e il Piz Murtaröl (9 agosto 2019)

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