Passo dell’Umbrail – Bocchetta di Fòrcola – Punta di Rims – Piz Umbrail – Passo dell’Umbrail

Caratteristiche

Difficoltà: E fino alla Punta di Rims, poi EE
Dislivello in salita: 700 m circa
Tempo: 3.45 – 4.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Luglio 2018

Giro ad anello classico, prima lungo gli ampi versanti pascolivi della Valle del Bràulio, quindi lungo la dentellata cresta di confine tra Italia e Svizzera, caratterizzata da uno spettacolare ambiente dolomitico con torri, spuntoni e canaloni ghiaiosi. Il percorso non presenta particolari difficoltà fino alla Punta di Rims; il lungo tratto in cresta fino al Piz Umbrail e la discesa al Passo dell’Umbrail sono invece riservati ad escursionisti esperti, per la presenza di numerosi passaggi su roccia un po’ esposti, a volte attrezzati con catene. Lungo tutto l’itinerario sono frequenti i resti di trincee e baraccamenti militari; per questo sono presenti numerosi pannelli esplicativi, spesso in tripla lingua.

Accesso

a) Proveniendo dalla Svizzera (attraverso il Pass dal Fuorn) o dalla Val Venosta, si percorre la Val Müstair fino a Santa Maria. Qui si imbocca la diramazione per il Passo dell’Umbrail e il Passo dello Stelvio; si parcheggia presso il Passo dell’Umbrail.
b) Proveniendo dalla Valtellina si raggiunge Bòrmio e si prende la diramazione per il Passo dello Stelvio. Si parcheggia presso la IV Cantoniera, in corrispondenza del Passo dell’Umbrail (o Giogo di Santa Maria; 2501 m) e della diramazione che scende verso Santa Maria Val Müstair.

Il Passo dell’Umbrail è un ampio valico erboso posto sulla cresta di confine, tra il Piz Umbrail e il massiccio della Punta Rosa. Oggi non è un valico particolarmente importante, ed è decisamente meno noto rispetto al vicino Passo dello Stelvio. Tuttavia per lungo tempo è stato uno dei valichi più percorsi della zona: era attraversato da una delle due vie di comunicazione tra la Valtellina e la Val Venosta, chiamata “Via Venosta Breve” in contrapposizione alla via “lunga” che passava per il Passo di Fraele e la Val Mora.
È attraversato da una strada che, diramandosi dalla strada principale dello Stelvio pochi metri sotto al valico sul versante italiano, scende poi per la Val Muraunza e raggiunge Santa Maria Val Müstair. Questa strada venne aperta nel 1901, e da allora il Passo dell’Umbrail è il valico stradale più alto della Svizzera. Per lungo tempo la strada è rimasta sterrata: solo nel 2015 ne è stata completata l’asfaltatura.

Itinerario

Il sentiero (segnavia CAI 145) ha inizio sul lato italiano del valico, e sale dolcemente per prati in direzione delle bastionate dolomitiche del Piz Umbrail. Superato un tratto scosceso di versante, si percorrono in lieve salita ampi dossi erbosi, passando accanto ad una fonte; il lungo tratto a mezza costa offre bei panorami sulla Valle del Bràulio, sull’Ortles e sulla Cima de’ Piazzi. Scendendo dolcemente si raggiungono i ruderi del Baitello del Cogno (Canton da li Bot; 2591 m), quindi si lascia a sinistra un sentiero poco evidente che scende alla Malga di Bòrmio. Costeggiando alla base alcuni contrafforti rocciosi si entra nell’ampia conca compresa tra il Monte Bràulio e la Punta di Rims; si piega a destra iniziando a salire più decisamente, con un lungo tratto in diagonale. Gli ultimi ripidi tornanti conducono in breve alla Bocchetta di Fòrcola (o Fòrcola di Rims; 2766 m).

La bocchetta si apre tra il Monte Bràulio e la Punta di Rims, e mette in comunicazione la Valle del Bràulio con l’appartata Val Fòrcola. Sul valico si trovano evidenti resti di trincee; sul lato orientale spiccano i ruderi di un ricovero militare.

Si piega a destra, seguendo un sentierino che rimonta la cresta sovrastante. La cresta dal basso sembra parecchio aerea, ma in realtà dopo poche decine di metri si incontra una vecchia mulattiera militare, che taglia quasi in piano. In breve la mulattiera si congiunge con un’altra mulattiera più importante, proveniente dal sottostante ricovero militare e diretta alle postazioni in quota sulla Punta di Rims. Si segue ancora brevemente la cresta, finché essa non si esaurisce nei sovrastanti pendii ghiaiosi; da qui in poi la mulattiera è ridotta a traccia di sentiero, a tratti abbastanza esile. Si piega a sinistra effettuando un lungo diagonale; si supera un tornante e, con un altro tratto in diagonale, si raggiunge la panoramica cresta sommitale della Punta di Rims (2945 m; 1.40 – 2 ore dal Passo dell’Umbrail). Tutta la cresta è caratterizzata da evidenti resti di opere militari.

Seguendo la cresta detritica in direzione est si scende ripidamente fino ad una selletta (2895 m), che separa la Punta di Rims dalla tormentata cresta che si dirige verso il Piz Umbrail. Questo tratto di cresta è caratterizzato da numerosi torrioni dolomitici dalle forme spettacolari, che il sentiero aggira generalmente sul versante svizzero effettuando numerosi saliscendi; un tratto di facili rocce sul filo di cresta è attrezzato con una corda, mentre un breve traverso esposto sul versante nord è agevolato con catena. Terminato lo spettacolare tratto di cresta, il sentiero sale ripidissimo tra i detriti, quindi aggira sul lato nord la prima anticima del Piz Umbrail.
Superato un tratto a mezza costa si approda ad una marcata selletta, quindi si risale per detriti e facili roccette fino nei pressi di una seconda anticima (3021 m), che si può scavalcare o aggirare sul lato nord. Il sentiero poi percorre la panoramicissima cresta detritica, qui ampia e comoda, fino alla sella successiva. L’ultima salita ripida tra ghiaie porta finalmente al culmine del Piz Umbrail (3032 m; 1 – 1.15 ore dalla Punta di Rims), costituito da due cime gemelle poste a poche decine di metri di distanza l’una dall’altra.

Trascurando il sentiero che scende verso il Lai da Rims e Valchava, si prosegue dritti verso est, seguendo le indicazioni per il Passo dell’Umbrail. Si supera un primo tratto di facili roccette attrezzato con catene, quindi si segue un largo sentiero che si abbassa tra vasti ghiaioni con qualche curva. Superato un piccolo colletto, il versante diventa molto ripido: con strette svolte si scende per facili roccette e ghiaietto un po’ sdrucciolevole (catene), superando qualche passo lievemente esposto. Più in basso si approda su un aperto versante ghiaioso, che il sentiero, ora agevole, percorre lungamente in diagonale.
Intorno ai 2700 metri di quota finiscono i ghiaioni e il versante si fa dolce, ondulato ed erboso. Il sentiero segnalato lo percorre in dolce discesa con qualche curva, passando accanto a numerose postazioni militari in rovina. Ad un certo punto, sulla destra, si stacca un sentierino segnalato con tacche verdi, rosse e bianche, che più avanti comunque si ricongiunge al tracciato principale. Proseguendo lungamente in comoda discesa si ritorna infine al Passo dell’Umbrail, poche decine di metri a nord rispetto al vero e proprio punto di valico.

Il Piz Umbrail visto dalla prima parte del sentiero
Il Piz Umbrail visto dalla prima parte del sentiero (31 luglio 2018)
Panorama dalla Punta di Rims verso il lago omonimo
Panorama dalla Punta di Rims verso il lago omonimo (31 luglio 2018)
Voltandosi verso la Punta di Rims
Voltandosi verso la Punta di Rims (31 luglio 2018)
L'ampia cresta detritica tra l'anticima e le vette del Piz Umbrail
L’ampia cresta detritica tra l’anticima e le vette del Piz Umbrail (31 luglio 2018)
Arditi spuntoni sovrastano la discesa verso il Passo dell'Umbrail
Arditi spuntoni sovrastano la discesa verso il Passo dell’Umbrail (31 luglio 2018)

Torna a: Massiccio dello Stelvio