PUNTA DI RIMS – 2945 m
PIZ UMBRAIL – 3032 m
Settore: Alpi Retiche
Gruppo: Massiccio dello Stelvio
Descrizione
La Punta di Rims (2945 m) è un allungato dorso di ghiaie e rocce rotte che si innalza sulla cresta di confine tra Italia e Svizzera, che in questo tratto fa da spartiacque tra la Val Müstair (bacino dell’Adige) e l’alta valle dell’Adda. Sul lato svizzero la punta sovrasta l’ampio vallone detritico e pascolivo di Rims, al cui termine si stende l’omonimo bellissimo lago; sul lato italiano, invece, dirama l’importante costolone che separa la Val Fòrcola dalla Valle del Bràulio, e che si eleva con la sagoma dentellata del Monte Bràulio. Il toponimo “rims”, che deriva dalla voce retica “rimes”, ha il significato di “apertura, spaccatura”, e si riferisce probabilmente alle forme tormentate delle dolomie che costituiscono la dorsale montuosa.
Ad oriente rispetto alla Punta di Rims, la cresta di confine perde quota per qualche decina di metri, poi riprende a sollevarsi con numerosi spuntoni fino all’adiacente Piz Umbrail (3032 m). Il Piz Umbrail è una montagna massiccia e imponente, decisamente più impervia e appariscente rispetto alla Punta di Rims: il suo versante meridionale, caratterizzato da imponenti dirupi dolomitici, ripidissimi canaloni di ghiaie friabili e torrioni rocciosi che sfidano la forza di gravità, sovrasta direttamente i pascoli dell’alta Valle del Bràulio. Il versante opposto è più complesso: verso nord la montagna dirama un importante costone, su cui si elevano le vette del Piz Chazforà, del Piz Rims e del Piz Lad. Questo costolone separa il versante occidentale, che sovrasta la Val Muraunza e che è di natura simile al versante meridionale, dal versante nord-ovest, detritico e poco inclinato, appartenente alla testata della valle di Rims.
Il Piz Umbrail è costituito da una lunga cresta, abbastanza tormentata, che culmina con numerose cime e anticime. Le cime principali sono due, e sorgono a poche decine di metri di distanza l’una dall’altra presso il limite orientale della cresta. La cima ovest è marcata da un ometto di pietre, mentre la cima est porta la targhetta di vetta e i cartelli escursionistici. Il toponimo (italianizzato prima in “ombraglio” e poi in “Bràulio”) si riferisce probabilmente all’ombra che la montagna proietta sulle valli circostanti, ed è in comune con il sottostante valico.
La catena della Punta di Rims e del Piz Umbrail costituiva un tempo il punto triplo di confine tra la Svizzera, l’Italia e l’Austria-Ungheria; per questo, le creste e i versanti delle montagne sono tappezzate di resti di trincee, baraccamenti, caserme e bunker. In particolare, sulla Punta di Rims le postazioni italiane e quelle svizzere si trovavano proprio fianco a fianco. In questo modo gli italiani potevano scongiurare eventuali attacchi austriaci: se gli austriaci avessero tentato di bombardare le postazioni italiane, avrebbero sicuramente coinvolto anche le adiacenti postazioni svizzere, violando così la loro neutralità; un’entrata in guerra della svizzera era un’eventualità che tutti volevano evitare. Lungo i sentieri che percorrono queste montagne si trovano numerosi pannelli esplicativi, spesso in doppia o tripla lingua, che permettono di approfondire questa importante parte di storia.
Oltre all’interesse storico, oltre al tipico ambiente lunare dolomitico, non bisogna dimenticare il panorama superbo che si osserva da queste creste. Bellissima la vista sul Passo dello Stelvio, sull’Ortles, sul Gran Zebrù e sulle vette glaciate circostanti; girando in senso orario si riconoscono la Cima de’ Piazzi, le Alpi di Livigno e il Bernina; seguono le vicine Dolomiti Engadinesi e i massicci del Piz Kesch e del Piz Linard; infine, oltre l’ampio solco della Val Venosta, spicca l’evidente piramide della Palla Bianca.
Vie d’accesso
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