Suvretta – Pass Suvretta – Piz Nair
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 1160 m circa
Tempo: 3.20 – 3.50 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2022
Si tratta del percorso più bello per salire al panoramico Piz Nair. Seguendo buoni sentieri, si rimonta la Val Suvretta da San Murezzan, dominata dall’imponente Piz Julier. Superato il pittoresco Lej Suvretta, si sale per tracce e piste da sci fino alla vetta.
Accesso
Percorrendo l’Engadina, si raggiunge St. Moritz; dalla rotonda principale del paese si imbocca via Serlas, che passa accanto alla stazione ferroviaria, poi sale con un tornante. Attraversato il centro del paese, si imbocca a destra la diramazione che sale a Suvretta; lasciata a sinistra la diramazione per l’omonimo hotel, si trova sulla destra un parcheggio (1900 m).
Itinerario
Si prosegue a piedi lungo la strada asfaltata che sale tra villette sparse passando accanto alla stazione inferiore della funivia St. Moritz Suvretta. Ad un bivio si va a sinistra in via Suvretta, che da questo punto è chiusa al traffico, eccetto residenti e ospiti dei costosissimi hotel circostanti. Proseguendo dritti in salita, si cammina tra villette sparse (e cantieri per costruire altre villette…). Giunti all’ingresso dell’hotel Rondolins, la strada si biforca di nuovo: si va a destra in salita fino al tornante in località Futschöls (1994 m). Lasciando a destra via Puzzainas, si continua dritti in via Suvretta, che finalmente esce dal “paese” e diventa sterrata.
La pista affianca l’Ova da Suvretta, e riceve da sinistra un sentiero proveniente da Champfér. Si rimonta il tratto inferiore della Val Suvretta da San Murezzan, costeggiando la sponda sinistra idrografica del torrente. La stradina si trasforma in un largo sentiero, che prende quota velocemente tra i prati, lasciando a sinistra due diramazioni per Silvaplana che attraversano il torrente. A quota 2190 circa si trova un altro bivio; si lascia a destra la pista principale, che sale all’Alp Suvretta, per proseguire dritti lungo il sentiero che costeggia l’Ova da Suvretta. Si supera un tratto ripido, a fianco di una piccola forra con scivoli e cascatelle, poi si procede più dolcemente tra pascoli cosparsi di massi. Varcata una soglia, si sbuca nella conca di Chaschigna (2311 m), sovrastata dalla gigantesca parete est del Piz Julier.
La conca è chiusa a valle da un’imponente lingua detritica: si tratta di un rock glacier, cioè un corpo detritico intriso di ghiaccio, che ne favorisce il lento scivolamento a valle. Il rock glacier ha sbarrato il torrente, formando un piccolo laghetto.
Qui il sentiero si biforca di nuovo: si lascia a sinistra il sentiero per il Piz Julier e si sale a destra per dossi pascolivi. Dopo un tratto più ripido, il sentiero si addolcisce e giunge in località Pasculs. Qui si gira a sinistra e si attraversa l’Ova da Suvretta su un ponticello in legno (quota 2421). Si riprende quindi a salire più decisamente, per superare un altro risalto del vallone. Il sentiero effettua alcune svolte, dopo le quali il vallone si apre di nuovo e la pendenza diminuisce. Affiancato il torrente, lo si costeggia in dolce salita fino all’ampia conca del Lej Suvretta (2602 m).
Si tratta di un bellissimo lago dalla forma irregolare, esteso per circa 20600 mq. Voltandosi indietro, attraverso l’incisione della Val Suvretta, si vedono le cime ghiacciate del Piz Bernina, del Piz Scerscen e del Piz Roseg.
Si costeggia il lago sulla sponda occidentale, quindi si sale dolcemente fino al Pass Suvretta (2613 m).
La marcata sella mette in collegamento la Val Suvretta da San Murezzan con la Val Suvretta da Samedan, tributaria della Val Bever. In alto a sinistra si innalza il Piz Suvretta, mentre sulla destra si notano i contrafforti del Piz Nair.
Si piega a destra, lungo un sentiero che sale dolcemente in direzione sud-est fino ad un altro bivio (quota 2650). Seguendo le indicazioni per il Piz Nair, si va a sinistra, lungo una traccia che risale un valloncello di erba e ghiaie con alcuni tornanti. La salita guida ad una conca detritica, dove si presentano due possibilità:
a) Proprio all’inizio della conca, si imbocca a destra un sentiero che risale un costone ghiaioso, poi taglia a sinistra e attraversa una pista da sci. Salendo ripidi in diagonale, la traccia si riporta sulla pista da sci in corrispondenza di un tornante (quota 2933).
b) Si prosegue dritti attraversando la conca pianeggiante; lasciato a sinistra un bar-ristorante, si attraversa un rio e si riprende a salire. Tenendosi a destra di uno skilift, si passa nei pressi del piccolo Lej da la Pêsch (2755 m).
Il laghetto, esteso per circa 3700 mq, giace poco più in basso del sentiero, in una conca ghiaiosa un po’ desolata. Le sue acque limpide sono di colore turchino.
Lasciato il laghetto in basso a destra, si continua con vari tornanti in un valloncello detritico che conduce alla Fuorcla Schlattain (2872 m).
Si tratta di una marcata sella detritica che divide il Piz Nair dal Piz Schlattain, mettendo in comunicazione la Val Suvretta con la Valletta Schlattain. L’ambiente, solitario e selvaggio, è purtroppo deturpato dalla presenza di piste da sci e impianti di risalita.
Da qui è interessante effettuare la deviazione al Piz Schlattain, un curioso groppo di dolomie bianchissime che si eleva a nord-est della sella. Si gira a sinistra, rimontando lo spartiacque in direzione nord sulle tracce di una pista da sci. Effettuata una curva, la pista sale fino alla stazione di arrivo degli skilift di Fuorcla Grischa (2974 m), situata su un dosso poco sopra alla sella vera e propria. Si piega a destra, seguendo il crinale che, in lieve discesa, conduce alla base del groppo roccioso del Piz Schlattain.
Si sale per massi e detriti fino alla base delle rocce, quindi si taglia a destra in piano. Con un passo esposto si imbocca l’ampia rampa ghiaiosa che taglia il versante sud della montagna. Si risale la rampa, quindi si piega a sinistra e, per facili rocce, si raggiungono le due cime gemelle del Piz Schlattain (3004 m), entrambe sormontate da ometti di pietre. Difficoltà: EE. Circa 30 – 40 minuti dalla Fuorcla Schlattain.
Si piega a destra lungo un sentiero che sale in diagonale per un ripido versante ghiaioso, poi doppia un costone e sbuca su una pista da sci (quota 2933). Qui ci si ricongiunge con la variante “a”.
Salendo per la pista da sci, si raggiunge il grande edificio della stazione di arrivo della Funivia del Piz Nair (3022 m). Si piega a sinistra e, seguendo un sentiero che sale con alcune svolte, si sale in cima al Piz Nair (3055 m).
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