Alpe Trivigno – Monte Pádrio
Caratteristiche
Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 360 m circa
Tempo: 1.10 – 1.20 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2022
Salendo per comodi sentieri tra boschi di conifere, si guadagna l’ampia cupola sommitale del Monte Pádrio, che offre un vasto panorama. All’inizio sono possibili due varianti: si può seguire il percorso segnalato, che però presenta un lungo tratto di asfalto, o salire direttamente per sentieri e carrarecce, con percorso un po’ più contorto e non segnalato.
Accesso
Proveniendo da Sondrio, si risale la Valtellina fino a Tresenda, dove si gira a destra sulla strada per l’Aprica. Dopo il primo tornante si imbocca a sinistra la ripida diramazione che porta al Passo Santa Cristina. Subito oltre il valico si svolta a sinistra per Trivigno e si riprende a salire. Giunti a Trivigno Bassa, si va a destra (indicazioni per il Passo del Mortirolo), salendo alla chiesa di Trivigno e quindi all’Alpe Trivigno (1792 m), dove si trova un parcheggio.
Itinerario
Si continua a piedi in salita lungo la rotabile asfaltata. Dopo circa 200 metri, si diparte sulla sinistra una carrareccia inerbita; qui si hanno due possibilità:
a) Si continua ancora su asfalto per altri 600 metri circa, fino ad una palina che indica di svoltare a sinistra (quota 1844). Si imbocca una strada sterrata (segnavia CAI 411) che sale in diagonale verso nord-ovest passando a monte di alcune casette isolate. Lasciata a sinistra una diramazione che scende, la sterrata entra nel bosco di conifere. Salendo dolcemente, si guadagna un ampio costone dove si trova un bivio (quota 1899).
b) Si imbocca a sinistra la carrareccia inerbita, che taglia in piano passando sotto ad un edificio. In breve ci si congiunge con una sterrata più importante, che si segue verso destra in salita. La sterrata sale con un lungo tornante, poi raggiunge un ripiano erboso dove passa un elettrodotto. Qui si abbandona la sterrata per svoltare a destra lungo una pista inerbita che sale ripida seguendo i tralicci dell’elettrodotto. Dopo alcune decine di metri, la pista piega a destra e diventa pianeggiante, sbucando presto in un bell’altopiano erboso. Si attraversa il prato, poi, salendo dolcemente, si incontra una sterrata. La si segue verso destra e, con un’ampia curva, si sale al bivio di quota 1899 dove si ritrova la variante “a”.
Seguendo l’indicazione per il Monte Pádrio (segnavia 411), si imbocca un largo sentiero che sale nel bosco. Sbucati su un ripiano erboso si trova un bivio dove si va a destra: il sentiero sale con una rampa ripida, rientrando nel bosco. Quando la pendenza diminuisce, si incontra una traccia proveniente da sinistra. Si continua in salita nel bosco, poi si aggira un dosso erboso e, con una brevissima discesa, si giunge ad un altro bivio indicato da una palina (quota 1978). Trascurando la diramazione per il Passo di Guspessa, si prosegue a destra e si rientra nel bosco di abeti e larici.
Poco più in alto la traccia si biforca; le due diramazioni si riuniscono più in alto, ma conviene seguire quella di sinistra, più comoda. Usciti dal bosco, il sentiero sale ripido in diagonale, mentre il panorama si apre sulla valle dell’Aprica e sulla catena delle Alpi Orobie. Effettuando un semicerchio verso destra, si guadagna l’ampio dorso erboso sommitale del Monte Pádrio, in corrispondenza della selletta che lo separa dal Monte della Colma (2110 m).
Il Monte della Colma (2142 m), che è di fatto l’anticima nord del Monte Pádrio, si può raggiungere in pochi minuti seguendo un sentierino che si diparte a sinistra. Bel panorama sulla Valtellina.
Il sentiero prosegue in direzione sud per prati in dolce salita. Contornata la caratteristica conca che si apre sotto al punto culminante della montagna, si gira a sinistra; l’ultima breve rampa terrosa porta in vetta al Monte Pádrio (2152 m).
Torna a: Massiccio dello Stelvio