Difficoltà: E
Dislivello in salita: 580 m circa
Tempo: 3.30 – 4.10 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Febbraio 2024

Per buoni sentieri e mulattiere nel bosco, si sale al Mont Ours per l’uniforme versante nord. In discesa, invece, si effettua un giro più ampio per i versanti sud ed est della montagna, con bei panorami su Mentone e sul mare. Lungo tutto l’itinerario, e specialmente nel percorso di discesa, si incontrano numerosi resti di opere militari, realizzati tra fine Ottocento e gli anni ’30 del XX secolo: oltre ai due forti tardo-ottocenteschi del Mont Ours e della Pointe Siricocca, vi sono le tante batterie e bunker facenti parte della Linea Maginot alpina, realizzata poco prima della Seconda Guerra Mondiale. Sono possibili due deviazioni che permettono di visitare le cime secondarie del Pic de Garuche e della Pointe Siricocca, che, oltre all’interesse storico, offrono bellissimi panorami.

Si esce dall’autostrada a Mentone e, percorso lo svincolo, si svolta a sinistra per Castillon e Sospel. Superato Castillon, si devia a destra lungo la strada che sale all’omonimo colle. Si passa la galleria di valico, quindi si svolta a sinistra; subito dopo si piega ulteriormente a sinistra e poi a destra per salire al parcheggio del Col de Castillon (738 m).

Il parcheggio si trova poco a sud rispetto al vero e proprio punto di valico, quotato 728 m.
Il Col de Castillon è un profondo valico, situato tra il Mont Ours e il Mont Razet. Mette in comunicazione la conca di Sospel, situata nell’alta valle della Bévera, con il vallone del Caréi che scende verso Mentone. Sull’altura a sud del valico sorgeva l’originario paese di Castillon (Castiglione), fondato nel XII secolo come dipendenza di Sospel.
Castillon ebbe una storia travagliata: dopo aver subito ingenti danni nel XVIII secolo durante la Guerra di Successione Austriaca, venne quasi completamente distrutto dal terremoto di Sanremo del 1887. Dopo la ricostruzione passarono solo pochi decenni prima che il paese fosse raso al suolo di nuovo: venne colpito dai bombardamenti verso la fine della Seconda Guerra Mondiale. Successivamente, si decise che il borgo sarebbe stato ricostruito in un posto diverso, e ora si trova un po’ più a valle sul versante di Mentone, lungo la strada che sale verso il valico.
A fianco del parcheggio del Col di Castillon si trova l’imponente rudere della chiesa del vecchio paese. Altri ruderi si trovano poco lontano, sulla collina a sud del valico, e sono visitabili seguendo un breve percorso indicato da cartelli in legno.

Dal parcheggio si imbocca la stradina sterrata con indicazioni per il Mont Ours, che procede verso sud, passando sopra una casa e tagliando un ripido versante tra arbusti e macchia. Lasciata a destra la diramazione che porta al paese diroccato di Castillon, si prosegue dritti lungo una bella mulattiera quasi pianeggiante. Una breve discesa porta ad una sella (749 m) ai piedi del versante nord del Mont Ours, dove si trova un crocevia.
Si va a destra e, subito dopo, si abbandona la pista principale (poco più in alto sbarrata da un cancello), per imboccare ancora a destra il sentiero segnalato. Attraversato un valloncello, il sentiero prosegue in regolare salita diagonale nel bosco misto. Il lungo traverso porta sullo spartiacque tra Bévera e Paillon in corrispondenza del Col de Ségra (964 m); buon punto panoramico sull’alta valle della Bévera e sulle Alpi Marittime. Si prosegue a destra lungo una pista quasi pianeggiante, poi si curva a sinistra e, con una breve discesa, si raggiunge la stradina asfaltata che passa poco sotto.
Seguendo l’asfalto verso sinistra per pochi metri, si raggiunge l’imbocco del successivo tratto di sentiero segnalato, indicato da una palina in legno. Il sentiero si innalza nel bosco per alcune centinaia di metri, poi obliqua a sinistra con alcuni tratti quasi pianeggianti. A quota 1050 circa il sentiero appoggia a destra e inizia a salire ripido, con una lunga serie di tornanti. La regolare ascesa porta al ripiano della Baisse du Loup (1171 m), dove transita un’ampia mulattiera ex-militare.
Si rimonta la pista verso sinistra e, in pochi minuti, si giunge ad un ulteriore bivio con paline in legno. Abbandonando la mulattiera si svolta a destra lungo un sentiero, a tratti poco marcato, che si innalza nel bosco cosparso di rocce affioranti. Un tratto più ripido accanto ad una recinzione porta sulla panoramicissima spianata sommitale del Mont Ours (1239 m; 1.30-1.45 ore dal Col de Castillon), dove si trovano alcuni ripetitori e il forte omonimo.

Si ritorna indietro lungo il percorso dell’andata, fino a riprendere la mulattiera ex-militare proveniente dalla Baisse du Loup. Svoltando a destra, si sale brevemente per valicare lo spallone nord-est del Mont Ours; si passa quindi sul versante est della montagna, dove la vegetazione si fa più rada. La mulattiera scende lungamente in una sorta di piccolo avvallamento, poi effettua alcuni tornanti. Più in basso, si piega a sinistra e si taglia quasi in piano tra lecci e rocce, con bella vista sull’antistante Pointe Siricocca. La pista inizia quindi a salire dolcemente, e doppia un contrafforte roccioso; poco dopo, si incontra un bivio (quota 1060 circa).

Deviazione n. 1 – Pic de Garuche. La diramazione di sinistra sale in diagonale tra opere militari in rovina, portando in breve al Pic de Garuche (1089 m; 5 minuti dal bivio). La cima, spianata artificialmente, era utilizzata come punto d’osservazione sull’alta valle del Caréi; le fortificazioni in loco erano parte della Linea Maginot alpina realizzata negli anni ’30 del XX secolo.

Lasciando a sinistra la diramazione per il Pic de Garuche, si prosegue in discesa a destra. La mulattiera si restringe e scende con alcuni tornanti per il ripido versante boscoso, a tratti sorretta da muretti a secco. Raggiunta una stradina sterrata, la si segue verso sinistra, tagliando in discesa fino al vicino Col de Verroux (934 m; 45-55 minuti dal Mont Ours).

Si tratta di una marcata sella situata tra il Mont Ours e l’isolato cono della Pointe Siricocca. Vi convergono numerosi sentieri e stradine sterrate. Un tempo vi si trovava una grossa stele a forma di ancora, realizzata da una truppa di soldati senegalesi (Tirailleurs Sénégalais) di stanza alle postazioni del valico. Oggi la stele è stata portata nel paese di Ste-Agnès.

Deviazione n. 2 – Pointe Siricocca. All’estremità nord del valico, sulla destra, si imbocca una bella mulattiera ex-militare (indicazioni) che sale verso sud-ovest tra rocce, lecci e cespugli. La mulattiera sale dritta per circa 500 metri, poi effettua tre tornanti e porta sull’ampia cima della Pointe Siricocca (1050 m; 20-25 minuti dal Col de Verroux), sormontata da un forte. Spettacolare panorama aereo su Ste-Agnès, Mentone e il mare.

Si imbocca a sinistra il sentiero con indicazioni per Col de Castillon e Col de Rencurel, che effettua una curva e si abbassa verso est (fonte). Dopo un tratto in diagonale nel bosco, il sentiero spiana e passa a fianco di un rudere. Si piega a destra e ci si abbassa con numerosi ripidi tornanti tra pini e arbusti; il sentiero a tratti e scalinato, a tratti è molto sconnesso e rovinato dall’erosione. La discesa porta su un costone, sovrastato a destra dall’imponente parete est della Pointe Siricocca. Lasciata a destra una diramazione, si continua dritti lungo il costone fino ad incontrare una stradina sterrata (quota 710 circa); punto panoramico sul Monte Grammondo e sulla Cima Longoira.
Si piega decisamente a sinistra seguendo la sterrata, che sale dolcemente verso nord. La stradina taglia tutto il versante orientale del Pic de Garuche, assecondandone le pieghe con dolci saliscendi. Ad un bivio si va a sinistra, passando attraverso una sbarra sempre aperta. Con una breve salita, si passa a monte di una casa isolata, poi si scende con due tornanti. Ricevuta da destra un’altra pista sterrata, si passa attraverso un intaglio roccioso. Poco dopo si trova un bivio: si abbandona la sterrata principale, che porta alla galleria del Col de Castillon, per svoltare a sinistra su un ampio sentiero sassoso. Una salita breve ma ripida riporta alla sella di quota 749 poco distante dal Col de Castillon, dove si ritrova il percorso dell’andata. Si gira a destra e, seguendo il percorso già noto, si ritorna al punto di partenza (1.15-1.30 ore dal Col de Verroux).

Il versante nord del Mont Ours
Il boscoso versante nord del Mont Ours (18 febbraio 2024)
La mulattiera tra la Baisse du Loup e la cima del Mont Ours
La mulattiera tra la Baisse du Loup e la cima del Mont Ours (18 febbraio 2024)
Panorama dalla vetta verso est, con i monti Butetta e Grammondo in primo piano, e il Monte Ceppo sullo sfondo
Panorama dalla vetta verso est, con i monti Butetta e Grammondo in primo piano, e il Monte Ceppo sullo sfondo (18 febbraio 2024)
La Pointe Siricocca vista da nord
La Pointe Siricocca vista da nord (18 febbraio 2024)
Il forte in cima alla Pointe Siricocca
Il forte in cima alla Pointe Siricocca (18 febbraio 2024)
Panorama dalla Pointe Siricocca su Mentone e il mare
Panorama dalla Pointe Siricocca su Mentone e il mare (18 febbraio 2024)
Ritornando al Col de Castillon
Ritornando al Col de Castillon (18 febbraio 2024)

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