Vernante – Tetti Cantapernice – Passo Ceresole – Rifugio Ceresole

Possibili ascensioni e traversate dal Rifugio Ceresole: Bric Costa Rossa.

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 550 m circa da Tetto Taia; 830 m circa da Vernante
Dislivello in discesa: 90 m circa
Tempo: 1.30 – 1.45 ore da Tetto Taia; 2.20 – 2.45 ore da Vernante
Ultima ricognizione: Giugno 2019

Rispetto alla più breve salita da Buscajè, quella da Vernante è meno frequentata come via d’accesso al Rifugio Ceresole. È una camminata che si svolge in gran parte tra folti boschi, incontrando piccole borgate semi-abbandonate. In realtà qui di seguito sono descritti due itinerari differenti, che si congiungono ad una quota di 1200 metri circa: il primo per chi è dotato di automobile, e quindi può arrivare fino a Tetto Taia; il secondo per chi invece, arrivando con i mezzi pubblici, deve partire a piedi direttamente da Vernante.

Accesso

a) In treno fino a Vernante (790 m).
b (in automobile): Da Cuneo ci si porta a Borgo San Dalmazzo e, seguendo le indicazioni per Limone, si giunge in Val Vermenagna. La si risale fino a Vernante; si entra in paese e si svolta a sinistra, lungo una stradina che sottopassa la ferrovia e prosegue salendo con ripidi tornanti. Ad un primo bivio si va a destra, mentre al successivo si va a sinistra; presso un ripetitore la strada diventa sterrata (in buono stato) e conduce al Tetto Croce. Si prosegue ancora, su fondo un po’ più sconnesso, fino ad uno spiazzo presso il Tetto Taia (1065 m), dove si parcheggia.

Sopra a Vernante, nei pressi della stradina per il Tetto Taia, sorge il caratteristico castello noto come “la Tourousela“, costruito tra il 1275 e il 1280 dal Conte Pietro Balbo di Tenda. Il castello è noto anche come Lascaris, dal cognome degli ultimi proprietari prima dell’arrivo dei Savoia.

Itinerario

Partenza da Vernante

Dalla stazione ferroviaria si scende in breve nella piazza centrale e si gira a sinistra, lungo la via principale (via Umberto I). Subito oltre l’uscita dal centro storico, in vista di un edificio semidiroccato e due ciminiere, si piega a sinistra lungo una stradina asfaltata che sale dritta, passa sopra alla ferrovia e poi gira a sinistra. Si lascia a destra una prima diramazione utilizzata come parcheggio e, dopo pochi metri, si imbocca la seconda. Oltre un tornante, si giunge ad un bivio dove si incontrano i segnavia bianco-rossi. Si prosegue a destra lungo una stradina sterrata che si addentra in una valletta. Superato il rio si trova un bivio dove si va a destra, prendendo quota con vari tornanti lungo un costone poco marcato.
Si lascia a destra il sentiero segnalato per il Tetto Tola, poi, oltre un altro ampio tornante, si lascia a destra anche la diramazione per il Tetto Capural (quota 1020). Quando la sterrata piega bruscamente a destra, si continua dritti lungo una carrareccia, che supera una selletta e passa sul versante opposto del contrafforte (quota 1092). Ad un altro bivio si va a sinistra, salendo in diagonale attraverso un tratto di faggeta diradata. Più in alto si incontra una carrareccia e la si segue in salita, effettuando due tornanti; si incontra quindi la strada sterrata con segnavia CAI L08, proveniente da Tetto Taia.

Partenza da Tetto Taia

Presso lo spiazzo si trova un bivio. Si prende la diramazione di sinistra, ma presso un tornante la si abbandona per girare a destra (segnavia CAI L08), lungo una mulattiera che taglia nel castagneto. Si sale poi in diagonale su una pista sterrata, tra castagni e faggi, fino al bivio dove si incontra la variante proveniente da Vernante (quota 1205).

percorso comune

Si piega a sinistra, lungo una mulattiera che sale ripida nella faggeta ai piedi della Cima Ciapusa. Ad un bivio si può andare sia a sinistra che a destra: la diramazione di destra taglia in diagonale con percorso più breve. Proseguendo tra bosco e radure panoramiche, si raggiungono i Tetti Cantapernice (1372 m).

Il piccolo nucleo pastorale, ancora in discrete condizioni, è composto da quattro edifici. Su due di essi si leggono ancora alcune date, in particolare “1940” e “1895”.

Presso l’ultima casa, si trascura il sentiero che prosegue dritto (portando in pochi minuti ad una fonte) e si gira a sinistra, rientrando nella faggeta. Si sale con numerose svolte, toccando un curioso roccione, e si giunge sul crinale sovrastante; qui si incontra un bivio, dove si trascura la diramazione per le Rocce Baila e si continua a destra. Con un lungo traverso, prima in salita, poi quasi in piano, si tagliano le pendici meridionali di Punta Gutzart; si lasciano a destra due diramazioni per il Vallone Santa Lucia e si giunge in vista del Passo Ceresole. Passati sotto ad un rudere, si traversa fino ad un bivio (quota 1584); si piega a sinistra e, salendo per prati, si giunge al Passo Ceresole (1620 m).

Il valico, ampio ed erboso, è formato in realtà da due selle gemelle distanti poche decine di metri. Sui cartelli escursionistici il valico è spesso nominato in dialetto Cola t’Roc.
Da qui è consigliabile la deviazione alla Punta Gutzart. Si imbocca a sinistra il sentiero per Boves (tacche rosse), che si innalza ripido lungo il crinale fino ai piedi di alcuni roccioni. Si aggira un becco roccioso sul lato della Val Vermenagna, superando anche un passo lievemente esposto, quindi si ritorna sul crinale con una ripida rampa. Il sentiero attraversa un praticello, poi inizia a scendere verso sinistra. In questo punto lo si abbandona e si prosegue lungo il crinale tra i faggi, fino ai piedi del blocco roccioso sommitale. Si segue una cengetta cespugliosa verso destra, quindi, per un sentierino infrascato, si rimonta un canalino tra le rocce e si sbuca in vetta alla Punta Gutzart (1678 m; 10-15 minuti dal Passo Ceresole; difficoltà: E/EE).

Si piega a destra, portandosi in breve alla seconda sella del Passo Ceresole. Qui si scende a sinistra (segnavia L20); giunti al Gias Ceresole, si lascia a destra la diramazione per il Colle della Bercia e si arriva al Rifugio Ceresole​ (1524 m).

Si tratta di una bella costruzione in legno, costruito dal comune di Boves in collaborazione con la Comunità Montana della Bisalta e inaugurato nel 2008. È dotato di 8 posti letto, servizi, stufa a legna, acqua, stoviglie e illuminazione. Le chiavi si possono ritirare presso il negozio alimentari di Maddalena Giuliano, in frazione Castellar (tel. 0171.388664).

Panorama su Vernante
Panorama su Vernante (16 giugno 2019)
Scorcio dei Tetti Cantapernice
Scorcio dei Tetti Cantapernice (16 giugno 2019)
Panorama sulla pianura dalla Punta Gutzart
Panorama sulla pianura dalla Punta Gutzart (16 giugno 2019)

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