Rifugio Ceresole – Passo Ceresole – Bric Costa Rossa
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 880 m circa
Tempo: 2.45 – 3.15 ore
Ultima ricognizione: Giugno 2019
Insieme alla classica salita da Meschie, è la via più frequentata per raggiungere il Bric Costa Rossa, cima culminante della Bisalta. Si tratta di una salita ripida e un po’ monotona, ma offre bellissimi panorami sulla Val Vermenagna e sulle Alpi Marittime.
Accesso
a) A piedi da Buscajè (è la via più breve).
b) A piedi da Vernante.
Itinerario
Dal Rifugio Ceresole (1524 m) si trascura il sentiero per il Colle della Bercia e si sale verso destra in direzione del passo omonimo. Si transita accanto al Gias Ceresole, quindi si sale a sinistra per prati fino al Passo Ceresole (1620 m), posto sullo spartiacque tra Vermenagna e Colla.
Il valico, ampio ed erboso, è formato in realtà da due selle gemelle distanti poche decine di metri. Sui cartelli escursionistici il valico è spesso nominato in dialetto Cola t’Roc.
Da qui è consigliabile la deviazione alla Punta Gutzart. Si imbocca a sinistra il sentiero per Boves (tacche rosse), che si innalza ripido lungo il crinale fino ai piedi di alcuni roccioni. Si aggira un becco roccioso sul lato della Val Vermenagna, superando anche un passo lievemente esposto, quindi si ritorna sul crinale con una ripida rampa. Il sentiero attraversa un praticello, poi inizia a scendere verso sinistra.. In questo punto lo si abbandona e si prosegue lungo il crinale tra i faggi, fino ai piedi del blocco roccioso sommitale. Si segue una cengetta cespugliosa verso destra, quindi, per un sentierino infrascato, si rimonta un canalino tra le rocce e si sbuca in vetta alla Punta Gutzart (1678 m; 10-15 minuti dal Passo Ceresole; difficoltà: E/EE).
Seguendo il segnavia CAI L08, si piega a sinistra lungo il crinale e si passa accanto al rudere di un gias. Si entra nella faggeta e ci si sposta sul lato della Val Vermenagna per aggirare un dosso; usciti dal bosco si passa ai piedi di alcune roccette, poi si risale fino ad una selletta sul crinale. Si superano alcune macchie di rododendri (splendide fioriture in tarda primavera), quindi si scende brevemente sul lato della Val Colla. Il sentiero, un po’ sconnesso, sale in diagonale ai piedi delle rocce del Monte Pianè, quindi sale ripidamente e si riporta in cresta presso la Colla Pianè (1798 m).
Aggirati alcuni spuntoni rocciosi sul lato della Vermenagna, si rimonta direttamente il panoramicissimo crinale erboso (Costa la Motta), a tratti ripido, fino a che non si estingue contro il pendio terminale del Bric Costa Rossa. Il sentiero piega ora a destra e sale ripidamente in diagonale tra erba e rocce, tagliando la testata del Vallone Grande. Si superano alcuni tratti un po’ fangosi dovuti alla presenza di piccole sorgenti, quindi si effettuano numerosi tornanti seguendo un costoncino. Un altro traversone a destra porta alla Fontana la Motta (Funtäna ‘dla Muta; quota 2100 circa). Si prosegue quindi in monotona salita tra erba e rocce affioranti, fino a raggiungere un ripido ma marcato costone, che il sentiero rimonta con altri tornanti. In questo modo si raggiunge una selletta posta subito a monte rispetto al cocuzzolo sassoso di Cima la Motta (quota 2265).
Qui si incontra il sentiero di crinale proveniente dalla Porta Colletto.
Si gira a sinistra, lungo il sentiero che rimonta il crinale; più in alto si aggira sul versante est il dosso su cui sorge la statua della Madonna della Bisalta (indicata come Madunina da un segnale lungo il sentiero). Dopo un breve tratto pianeggiante, le ultime rampe portano al cospetto dell’enorme croce sulla sommità del Bric Costa Rossa (2403 m).
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