Prato delle Macinaie – Monte Amiata – Prato della Contessa – Prato delle Macinaie

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 410 m circa
Tempo: 3 – 3.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Aprile 2017

Percorso ad anello abbastanza breve, che permette di visitare tutti i lati del Monte Amiata, attraversando le sue magnifiche faggete e percorrendo la suggestiva cresta sommitale, costituita da grandi ammassi di rocce vulcaniche. Facendo il dovuto silenzio non è raro imbattersi in caprioli.

Accesso

a) Dal casello autostradale di Chiusi-Chianciano Terme si segue la SP40 in direzione di quest’ultimo, poi si continua fino ad incontrare la SR2. La si segue verso sinistra per un breve tratto, poi si gira a destra per Bagni San Filippo e Abbadia San Salvatore. Da qui si devia a destra per il Monte Amiata; superato il Rifugio Amiatino, invece che girare a sinistra in direzione della vetta, si va dritti e poi a sinistra fino alla radura del Prato delle Macinaie.
b) Da Siena si imbocca la SR2 in direzione di Roma, e la si segue fino a trovare a destra l’uscita per Bagni San Filippo e Abbadia San Salvatore; da qui si prosegue come per la possibilità “a” fino al Prato delle Macinaie.
c) Dall’uscita Grosseto Est-Centro dell’E80 ci si porta ad Istia d’Ombrone, poi si gira a sinistra per Arcille. Si va ancora a sinistra e poi a destra per Granaione e Cinigiano, dove si incontra la SP7 che, verso destra, va a raggiungere Monticello Amiata e Arcidosso. Qui si va a sinistra giungendo in breve a Castel del Piano, dove si svolta a destra lungo la provinciale che sale al Prato delle Macinaie (1370 m).

Piccola radura sul versante occidentale del Monte Amiata, il Prato delle Macinaie ospita l’omonimo albergo, uno dei tanti che sorgono sui fianchi del vulcano.

Itinerario

Si segue la strada asfaltata verso est fino alla prima curva verso sinistra, da cui si diparte una ripida pista sterrata (segnavia bianco-rossi). Essa segue il percorso di uno skilift, poi se ne allontana pianeggiando sulla sinistra (pista da sci di fondo); si taglia quindi tutto il versante occidentale del Monte Amiata con brevi saliscendi nella splendida faggeta. Si sbuca quindi in un ampia radura, che precede di poche decine di metri il Rifugio Cantore (1423 m). Senza raggiungerlo, si devia verso destra portandosi all’imbocco di due piste da sci; seguire l’una o l’altra è indifferente: esse risalgono ripidamente il versante della montagna, poi si ricongiungono più in alto. La pista piega quindi a sinistra e, faticosamente, si porta sul contrafforte settentrionale del Monte Amiata.
Qui si incontra la larga mulattiera acciottolata che sale dal vicino Rifugio Pianello, e la si segue verso destra, arrivando in breve alla croce di vetta dell’Amiata (1723 m); qui si trovano il bar-ristorante e la terrazza panoramica. Sul retro della croce si imbocca quindi un sentiero che rientra nella faggeta, percorrendo la cresta sommitale della montagna. Si passa accanto a curiosi roccioni e ad alcuni ripetitori, poi si raggiunge la base dell’accumulo di massi su cui sorge la Madonna degli Scout. Una breve deviazione a destra (ringhiera metallica) permette di guadagnare la sommità dei massi, che è poi la vera e propria vetta del Monte Amiata (1733 m).

Ritornati sul sentiero, ci si sposta sul versante meridionale della cresta sommitale, e si inizia a scendere più decisamente, con vari tornanti nella faggeta cosparsa di massi. Il versante si fa man mano più dolce, e l’ampio sentiero guida alla piatta sella tra il cono principale del Monte Amiata e la piccola cupola del Corno di Bellaria. Qui si piega a sinistra, scendendo in breve alla radura del Pian della Piscina (1581 m), dove si trova un piccolo laghetto naturale temporaneo. Subito oltre si incontra una strada asfaltata, che si segue verso destra per circa 1,5 km, fino ad un tornante; qui, sulla destra, si trova una pista da sci, che si imbocca in discesa. Invece che seguire la pista vera e propria, si consiglia di imboccare il tracciato dello skilift, che scende più direttamente al Prato della Contessa (1408 m).

Il Prato della Contessa, dove tra l’altro sorgono un altro dei numerosi rifugi-alberghi del Monte Amiata e alcune stazioni di arrivo di impianti sciistici, è un’ampia sella erbosa, che separa la vetta della montagna dal cono secondario detto la Montagnola, anch’esso completamente ammantato dai faggi.

Si prosegue lungo la strada asfaltata verso il Prato delle Macinaie, ma poi si imbocca un ampio sentiero che scende sul lato valle. Presto ci si trova a camminare quasi in piano nella faggeta, costeggiando dall’alto un laghetto che viene utilizzato per la produzione di neve artificiale. Presto si va ad incontrare una stradina sterrata, che si segue verso destra in lieve salita; ritornati sulla strada asfaltata principale, si scende in pochi minuti al Prato delle Macinaie, da dove si era partiti.

L'ammasso di roccioni che costituisce la vetta del Monte Amiata
L’ammasso di roccioni che costituisce la vetta del Monte Amiata (14 aprile 2017)
Scendendo nella faggeta verso Pian della Piscina
Scendendo nella faggeta verso Pian della Piscina (14 aprile 2017)
La radura con laghetto di Pian della Piscina
La radura con laghetto di Pian della Piscina (14 aprile 2017)

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