Il Fuorn – Alp la Schera – Munt la Schera
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 804 m
Tempo: 2.30 – 3 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2013
Tra le camminate nel Parco Nazionale Svizzero, la salita al Munt la Schera è una delle più belle. Si attraversano ambienti incontaminati tra boschi di conifere, praterie di montagna e bianche rocce calcaree e si gode un magnifico panorama su un vasto settore di Alpi.
Accesso
Da Sondrio si sale a Poschiavo, da cui si raggiunge Livigno attraverso il valico della Forcola. Si prosegue in direzione della Svizzera costeggiando il Lago del Gallo, e si attraversa il confine di stato in corrispondenza della diga. Si percorre il lungo tunnel del Munt la Schera (a pagamento) e, giunti al termine, si gira a destra in direzione del Pass dal Fuorn. La si percorre fino a raggiungere il parcheggio autorizzato n. 5, posto poco più di un centinaio di metri a valle rispetto all’albergo del Fuorn (1780 m).
L’albergo del Fuorn ha una storia lunghissima: un’osteria viene citata in questo luogo preciso già in documenti del 1490 e del 1509, lungo l’antica e frequentata via medievale che transitava per il Pass dal Fuorn. Il toponimo, analogamente all’altrettanto frequente Fundaria, si riferisce ad un forno di fusione, e si riferisce all’attività mineraria che si svolgeva su queste montagne fin dal Medioevo.
Itinerario
Si imbocca il sentiero segnalato, che attraversa un prato costeggiando un recinto, poi entra nel bosco e inizia a salire con alcune svolte. Più in alto si piega definitivamente verso destra e si taglia in diagonale l’ampio versante nord-ovest del Munt la Schera, attraversando il sassoso solco d’erosione detto Lavinar la Drossa e alcuni piccoli ruscelli successivi. La salita prosegue in modo costante, con la valle del Torrente Spöl che si intravede tra gli alberi; più avanti, a quota 1990, si attraversa in piano l’enorme colata detritica del Lavinar Lad, che taglia decisamente tutto il versante della montagna. Si sale ancora per un tratto non troppo lungo, poi il sentiero si spiana ed esce all’aperto, attraversando un’ampia prateria e raggiungendo la casa dei guardaparco dell’Alp la Schera (2095 m), dove si trova una fonte.
La prateria è popolata da farfalle e marmotte. Qui il panorama si apre sui massicci del Piz da l’Acqua, del Monte Cassa del Ferro e della Cima de’ Piazzi, con una bellissima vista del Lago di Livigno, allungato come un fiordo tra le montagne.
Trascurando il sentiero che scende al Punt la Drossa, si gira a sinistra e si sale sempre in diagonale, più ripidamente rispetto a prima. Si rientra nel bosco, attraversando alcuni piccoli ruscelli, ma presto si esce di nuovo all’aperto, doppiando un costone ghiaioso e raggiungendo le ampie praterie magre punteggiate da stelle alpine che ricoprono l’ampio versante sud del Munt la Schera. Il sentiero si fa meno pendente e presto giunge ad un bivio (quota 2337).
Qui bisogna abbandonare la traccia che prosegue dritta verso l’Alp Buffalora per imboccare a sinistra il sentiero che risale il ripido versante del Munt la Schera. Il sentiero sale decisamente dirigendosi lievemente verso sinistra, poi, giunto nei pressi di un minuscolo laghetto fangoso, gira a destra e sale lungo la massima pendenza tra erba e rocce fino al desolato altopiano sommitale, dove si trova un bivio. Salendo brevemente a sinistra si raggiunge la vetta del Munt la Schera (2586 m), segnalata da una piramide di pietre.
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