Passo di Foscagno – Lago Nero
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 350 m circa
Dislivello in discesa: 90 m circa
Tempo: 1.45 – 2 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2019
Camminata abbastanza breve che permette di raggiungere un bel laghetto naturale d’alta quota. In giornate di bel tempo è consigliabile accoppiare al lago la salita dell’omonima punta.
Accesso
a) Da Livigno si risale il Passo d’Èira, si supera Trepalle e si sale al Passo di Foscagno.
b) Si risale l’intera Valtellina dall’imbocco a monte al Lago di Como fino a Bormio e ancora oltre al Passo di Foscagno (2291 m).
Si tratta di una marcata sella posta sullo spartiacque principale della catena alpina, a fare da tramite tra la Valtellina e la valletta di Trepalle, frazione di Livigno. Sul valico si trova un posto di blocco della guardia di finanza dovuto al fatto che si entra nella zona franca di Livigno.
Itinerario
Il sentiero (segnavia n. 130) ha inizio sul punto più alto raggiunto dalla strada asfaltata, in corrispondenza di alcuni cassonetti della spazzatura. Lo si imbocca e si sale in diagonale lungo un ripido versante erboso, passando alla base di alcune pareti rocciose stratificate e attraversando i vari ruscelli che scendono dalla montagna sovrastante. Si raggiunge quindi un ripianetto attraversato da un rio (presa dell’acqua) e, subito oltre, si costeggia una piccola pozza perenne giungendo ad un bivio (quota 2380 circa).
Si va a destra scendendo brevemente per prati, poi si riprende il sentiero, che riprende la salita in diagonale. Giunti ad un bivio in cui è indifferente andare a sinistra o a destra visto che le diramazioni si riuniscono poco dopo, si inizia a salire più ripidamente, prima con alcuni tornanti tra erba e rocce, poi piegando lievemente a sinistra. Più in alto la pendenza diminuisce e il sentiero gira a destra, portandosi ad un’ampia sella erbosa (quota 2640).
Dalla sella è consigliabile, nelle giornate di bel tempo, seguire la cresta verso nord, prima ampia ed erbosa, poi più esile e cosparsa di massi, fino alla vicina Punta Lago Nero (2696 m), che offre un bel panorama. Sui fianchi del costone si trovano altri piccoli e graziosi laghetti.
Seguendo il crinale verso sud è invece possibile raggiungere l’aereo Monte Rocca (difficoltà: EE; circa 30 minuti). Si segue il facile costone di erba e massi fino ad un dosso dove si trova un cartello del Parco Nazionale dello Stelvio. Si prosegue tra massi enormi, tenendosi sul lato sinistro, fino ad una selletta (quota 2735) sovrastata dall’esile corno sommitale. Spostandosi leggermente a sinistra, si rimonta un avvallamento sassoso fino a pochi metri dal suo termine. Si gira quindi a sinistra e si risale il ripidissimo pendio (vaghe tracce) fino all’esile vetta del Monte Rocca (2812 m). Panorama ampio e suggestivo, specialmente sui numerosi laghetti dei dintorni.
Il sentiero scende dolcemente in una valletta sassosa percorsa da un piccolo rio, poi più ripidamente lungo il versante erboso che conduce alla solitaria conca del Lago Nero (2550 m).
Il lago di origine glaciale deve il nome al colore scuro delle sue acque, sovrastate dagli arcigni contrafforti rocciosi del Monte Rocca; si estende per circa 15000 mq. Nei dintorni si trovano altri laghetti: uno poche decine più a monte lungo il ruscello immissario, uno ancora più in alto sul versante che sale verso la Punta Lago Nero.
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