Anello della Badia di Tiglieto

Caratteristiche

Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 200 m circa
Tempo: 2 – 2.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Settembre 2023

Si tratta di un percorso ad anello piacevole e molto breve, tranquillamente effettuabile in mezza giornata. Si snoda nei pressi del Torrente Orba, nei pressi della Badia di Tiglieto. Di solito, l’anello viene proposto in senso antiorario; qui lo descrivo in senso orario perchè, a mio parere, è più bello lasciare la Badia di Tiglieto e l’antichissimo ponte adiacente per il finale.

Accesso

a) Si esce dall’autostrada al casello di Masone-Campo Ligure, quindi si svolta a sinistra lungo la ex-SS456 che supera Campo Ligure e giunge a Rossiglione. Qui si svolta a sinistra per Tiglieto: si scavalca il valico della Crocetta, poi si scende fino al fondovalle, verso la Badia di Tiglieto. Subito prima del ponte sul Torrente Orba, si gira a sinistra e si parcheggia presso i campi sportivi.
b) Usciti dall’autostrada a Ovada, si risale la Valle Stura fino a Rossiglione. Qui si svolta a destra in direzione di Tiglieto, e si prosegue come descritto in “a” fino ai campi sportivi (399 m).

Itinerario

Dal parcheggio, si prosegue a piedi lungo la stradina asfaltata (via Antonia Pesce), indicata dai segnavia “cerchio giallo sbarrato” e “triangolo giallo pieno”. La strada sale dolcemente costeggiando alcune villette, poi scende brevemente e termina. Si prosegue su un sentiero che entra nel bosco e attraversa un rio su una passerella di legno. Subito oltre, in corrispondenza del rudere della Cascina Piana (405 m) si piega a destra in salita. Doppiato un contrafforte, il sentiero taglia in piano tra radi pini, arbusti e rocce, offrendo belle viste sul sottostante Torrente Orba che scorre inforrato.
Al termine del traverso, il sentiero gira a sinistra e si addentra in una vallecola boscosa. In località Bertalin (464 m), nei pressi di alcune case, si incontra una stradina asfaltata. La si risale per alcune decine di metri, poi, in corrispondenza di una curva verso sinistra, la si abbandona per scendere a destra. Dopo pochi metri si abbandona il viottolo principale (conduce ad un ponticello impraticabile) per prendere a sinistra un sentierino che taglia in piano più a monte. Guadato il Rio Masino poco a monte della passerella inagibile, si piega a destra e ci si ricongiunge con la mulattiera principale.
Con una breve salita si giunge presso una casa isolata, quindi si prosegue in piano in un boschetto. Attraversata una stradina asfaltata (località Prato Zanin; 475 m), si prosegue lungo una carrareccia quasi pianeggiante che attraversa due valloncelli. Presso la Casa Reborina (464 m) si trova un altro bivio: si lascia a sinistra il triangolo giallo pieno, che prosegue verso Colla Minetti, e si scende a destra seguendo il cerchio giallo sbarrato. La strada sterrata effettua due tornanti, poi conduce ad uno spiazzo un po’ rovinato dall’ultima alluvione. Qui si piega a sinistra lungo il sentiero segnalato (svolta poco evidente), che attraversa un canalone inciso ed entra in un boschetto di faggi.
Procedendo nel bosco misto, ci si riavvicina al Torrente Orba. Si attraversa il Rio della Gerla, poi si taglia un ripido versante a picco sul fiume (brevi tratti di cavo come corrimano). Giunti sulla successiva piana alluvionale, si passa accanto al rudere di una vecchia ferriera, poi si giunge ad un bivio. Si abbandona la mulattiera principale, da qui infrascata, e si gira a destra, costeggiando le case di Ferriera Inferiore (422 m).

La località è nota in dialetto come Frera da Bassu, e prende il nome dalla presenza di una ferriera i cui ruderi sono ubicati sulla sponda del Torrente Orba.

Con una breve salita si imbocca il lungo ponte metallico che permette di attraversare l’Orba. Giunti sulla sponda opposta, si piega a sinistra, poi si effettua un tornante. Il sentiero sale nel bosco, poi giunge alla radura dove sorge la Cascinetta (451 m), fronteggiata da due castagni. Si prosegue a sinistra in salita rientrando nel bosco, che diventa a prevalenza di pini. Ad un bivio si va a destra e, attraversata una recinzione, si sbuca sulla strada provinciale che collega Martina Olba con Tiglieto (località Cascinazza; 483 m).
Si segue la provinciale in discesa per alcune centinaia di metri. Effettuato un ampio tornante, si imbocca a sinistra una strada sterrata che taglia in piano. La strada aggira un dosso, poi scende dolcemente passando sotto alla Casa Scuria Inferiore. Poco più avanti si è ad un crocevia, in corrispondenza di un piccolo rio: si va prima a sinistra, attraversando il rio, poi si piega a destra e poi nuovamente a sinistra. Si percorre una pista sassosa che perde dolcemente quota con ampi tornanti nel bosco misto. Costeggiata una radura, si entra nella Piana della Badia di Tiglieto: l’edificio religioso è visibile sulla sinistra, al di là di imponenti alberi secolari. Attraversato un cancello, si gira a destra e si giunge ad un crocevia (385 m).

Andando a sinistra, si può raggiungere in pochi minuti la Badia di Tiglieto (381 m), il cui vero nome è Abbazia di Santa Maria della Croce. Si tratta della prima abbazia cistercense fondata in Italia, e risale al 1120. Il complesso monastico fu poi soppresso nel 1442, e per circa duecento anni la Badia fu abbandonata. Solamente nel Seicento, il complesso venne ceduto ai marchesi Raggi, che restaurarono la chiesa, diedero nuovo slancio alle attività agricole nella circostante piana alluvionale, e ricostruirono il ponte in pietra che attraversa l’Orba. Per evitare le piene del torrente, che periodicamente allagavano la piana, i Raggi ne deviarono il corso, effettuando un taglio che il corso d’acqua percorre ancora adesso. Dopo gli ultimi lavori di restauro, conclusi nel 2016, l’abbazia è visitabile: in genere è aperta nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17 (per informazioni: http://www.associazioneamicibadiaditiglieto.it/).

Si gira a destra lungo una stradina sterrata che sale dolcemente ai margini della Piana della Badia, poi supera una sbarra e sbuca sulla strada provinciale, in corrispondenza del bivio per Olbicella. Attraversata la strada, si gira a sinistra per pochi metri, quindi si attraversa una recinzione. Si percorre quindi il medievale Ponte della Badia, che permette di attraversare il Torrente Orba, e si sbuca sulla sponda opposta in corrispondenza del rovere monumentale di Tiglieto.

Questa imponente quercia ha un’età stimata di circa 300 anni. La circonferenza del tronco è di poco superiore a 4 metri e mezzo.

Si gira a destra in salita, si riattraversa la strada provinciale e si imbocca via Antonia Pesce, che in poche decine di metri riporta al parcheggio presso i campi sportivi.

Panorama su un tratto inforrato del Torrente Orba
Panorama su un tratto inforrato del Torrente Orba (2 settembre 2023)
Scorcio dell'alta Valle Orba da Bertalin
Scorcio dell’alta Valle Orba da Bertalin (2 settembre 2023)
La Casa Scuria Inferiore
La Casa Scuria Inferiore (2 settembre 2023)
La Badia di Tiglieto
La Badia di Tiglieto (4 luglio 2020)
Il Ponte della Badia
Il Ponte della Badia (2 settembre 2023)

Torna a: Massiccio del Monte Béigua