Bagni di Vinádio – Passo di Bravaria – Monte le Steliere

Caratteristiche

Difficoltà: E fino al Passo di Bravaria, poi EE
Dislivello in salita: 1370 m circa
Tempo: 3.20 – 3.50 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2023

Questo itinerario rimonta il solitario Vallone d’Insciauda sulle tracce di un’antica mulattiera, un tempo percorsa dai pellegrini che si recavano da Bagni di Vinádio al santuario di Sant’Anna. Dopo una prima parte un po’ monotona, il vallone si apre in una serie di suggestivi pianori dove si alternano pascoli, macchie di larici e grandi pietraie. Giunti al Passo di Bravaria si abbandona l’antica via dei pellegrini per imboccare la via normale al Monte le Steliere: una traccia con ometti, a tratti assai ripida e precaria, porta alla vetta principale e alle sue anticime.

Accesso

Da Cuneo si sale a Borgo San Dalmazzo, da cui si seguono le indicazioni per la Valle Stura. Si superano i paesi di Demonte e Vinádio, poi si imbocca a sinistra la diramazione per Bagni di Vinádio (1265 m).

Questa graziosa frazione del comune di Vinádio sorge alla confluenza del Vallone dell’Ischiatór nel Vallone di San Bernolfo; unendosi, essi danno origine al Vallone dei Bagni propriamente detto. La notorietà del luogo si deve alla presenza di otto sorgenti termali, che sgorgano a temperature comprese tra 30°C e 65°C. Le sorgenti erano già note ai tempi dei Romani, e in qualche modo già utilizzate nel Medioevo per le loro proprietà curative. Solamente nell’Ottocento venne costruito il grande stabilimento termale situato all’ingresso del paese. Ad oggi (2023) lo stabilimento è chiuso.

Itinerario

Partendo dallo stabilimento termale, si segue la strada verso monte per alcune decine di metri, attraversando il ponticello sul Torrente Ischiatór. Subito dopo si imbocca a sinistra la carrareccia della Grande Traversata delle Alpi, con indicazioni per il Passo di Bravaria e Sant’Anna di Vinádio. Con una breve discesa si giunge al ponte in legno sul Torrente Corborant; sulla sponda opposta si gira a destra e si procede quasi in piano poco distanti dal corso d’acqua.
Dopo circa 200 metri si giunge ad un bivio dove, seguendo le indicazioni della GTA, si svolta bruscamente a sinistra. La sterrata sale in diagonale nel bosco, poi curva a destra ed entra nel solitario Vallone d’Insciauda. Si procede in ripida salita sul versante sinistro idrografico del vallone, fiancheggiando il rio caratterizzato da grandi briglie in pietra per mitigare l’effetto delle sue piene. Più in alto la sterrata effettua due tornanti, poi si innalza tra radure arbustive e macchie di larici.
Attraversata una recinzione del pascolo, si sbuca su un piccolo ripiano erboso. Lo si attraversa, poi si prosegue in salita più dolce fino ad un guado (quota 1776) dove la carrareccia termina. Sul versante, il sentiero segnalato prende quota verso la bastionata punteggiata di larici che sembra chiudere il vallone. Oltrepassati due canaloni, si rimonta la bastionata con numerosi tornanti, poi ci si infila in una vallecola percorsa da un rio. Qui si trova un bivio (quota 1970 circa): si abbandona il sentiero pianeggiante, che porta alla vicina Capanna d’Insciauda, e si sale a sinistra con altri tornanti.
Il sentiero quindi sbuca nel primo dei ripiani superiori del vallone, caratterizzato da radure e macchie di larici. Si lascia in basso a destra la conca pascoliva della Capanna d’Insciauda, quindi si rimonta il risalto successivo con alcune svolte. La mulattiera, a tratti ancora ben conservata, sale lungamente tra dossi e conche, mentre gradualmente compare alla vista la testata del vallone. Si guada un rio che attraversa un prato umido, quindi si sbuca nell’ampia conca erbosa cosparsa di massi ai piedi del valico. Si attraversa la conca pianeggiante, lasciando a sinistra i pochi ruderi di un gias, quindi si sale in breve al Passo di Bravaria (2319 m).

Il valico si apre sullo spartiacque tra il Vallone dei Bagni e il Vallone di Sant’Anna, tra la Rocca di Bravaria e la Testa Mouton. Il toponimo deriva probabilmente dal termine provenzale bravairo, che indica un territorio dedicato al pascolo dei bovini.
Proseguendo lungo la GTA, si può arrivare in circa un’ora al santuario di Sant’Anna di Vinádio.

Si svolta a sinistra e si sale per qualche metro lungo lo spartiacque, quindi si prende ancora a sinistra un sentierino che taglia in piano ai piedi dei contrafforti rocciosi della Rocca di Bravaria. Ci sono diverse tracce indicate da ometti di pietre, che poi si riuniscono sul fondo della conca sassosa compresa tra la Rocca di Bravaria a destra e il Monte le Steliere in alto a sinistra. Seguendo attentamente gli ometti, si attraversa una pietraia, poi si rimonta il pendio di fronte mantenendosi più o meno al centro dell’avvallamento.
Dopo alcune decine di metri si svolta a destra (poco evidente), effettuando un semicerchio che porta su un costoncino poco marcato. Si risale il costoncino, poi si continua per tracce sul ripido pendio di erba e ghiaie fino all’ampia sella (2532 m) a nord della Rocca di Bravaria.

Per salire sulla Rocca di Bravaria (2545 m) bisogna seguire il crinale verso destra (sud). Una breve salita porta su un’anticima, da cui la vetta compare alla vista. Qui la cresta diventa aerea e rocciosa: seguendo un sentierino, si aggirano le rocce sul versante del Vallone di Sant’Anna, quindi si sale ripidamente a destra fino alle croci di vetta (5 minuti dalla sella).

Si piega bruscamente a sinistra, seguendo una vaga traccia pressochè pianeggiante che taglia il ripido versante erboso, contornando un’anticima del Monte le Steliere. Passati a valle di alcuni piccoli contrafforti rocciosi (un passaggio esposto), le tracce salgono ripide verso il filo di cresta. Raggiunto il crinale, lo si rimonta fino all’aerea cima del Monte le Steliere (2607 m).

Dalla vetta del Monte le Steliere è possibile proseguire lungo la cresta verso il Monte Fovria, che ne è sostanzialmente l’anticima nord-ovest. Si scende per un tratto ripido e aereo, con massi e qualche facile roccetta, poi il crinale diventa comodo. Raggiunta una sella poco marcata, una breve risalita porta sulla cima del Monte Fovria (2561 m), sormontata da un ometto di pietre con infisso un bastone in legno (10-15 minuti dal Monte le Steliere).

Discesa

Dal Monte le Steliere, si può scendere direttamente per il contrafforte sud-sud-ovest, sostanzialmente privo di difficoltà. Dopo un primo tratto erboso, si attraversa una zona ghiaiosa piuttosto ripida. Dopo, bisogna appoggiare leggermente a sinistra, in direzione di un costoncino che scende verso la conca tra il Monte le Steliere e la Rocca di Bravaria (ometti di pietre). Si segue il costoncino fino al suo termine, si attraversa il fondo sassoso della conca e si ritrova il più marcato sentiero utilizzato in salita, che riporta al Passo di Bravaria.

Il paese di Bagni di Vinádio
Il paese di Bagni di Vinádio (12 agosto 2023)
Scorcio dell'alto Vallone d'Insciauda
Scorcio dell’alto Vallone d’Insciauda (12 agosto 2023)
La conca terminale del vallone e il Passo di Bravaria
La conca terminale del vallone e il Passo di Bravaria (12 agosto 2023)
Il Monte le Steliere visto dalla Rocca di Bravaria
Il Monte le Steliere visto dalla Rocca di Bravaria (12 agosto 2023)
Panorama dal Monte le Steliere verso la bassa Valle Stura
Panorama dal Monte le Steliere verso la bassa Valle Stura (12 agosto 2023)

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