Molino – Fungo di Piana Crixia – Borgo – Molino
Caratteristiche
Difficoltà: T
Dislivello in salita: 70 m circa
Tempo: 30 – 40 minuti
Ultima ricognizione: Settembre 2023
Si tratta di un brevissimo percorso ad anello che permette di collegare le frazioni Molino e Borgo di Piana Crixia, visitando nel mentre il curioso Fungo.
Accesso
a) In treno fino alla stazione di Piana Crixia. A piedi, si scende brevemente, si attraversa il ponte sul Fiume Bórmida di Spigno e si arriva alla frazione Molino.
b) In automobile, usciti dall’autostrada al casello di Altare, si gira a destra in direzione di Cairo Montenotte, Dego e Piana Crixia. Si parcheggia nella frazione Molino.
c) In automobile, da Acqui Terme si risale la Val Bórmida fino a Bistagno. La strada principale prosegue a sinistra lungo la Val Bórmida di Spigno, superando Montechiaro Piana, Spigno, Merana e arrivando a Piana Crixia. Si parcheggia nella frazione Molino (269 m).
Nella frazione Molino si trova la sede del comune sparso di Piana Crixia. In questa località si trovava probabilmente l’insediamento più antico della zona, di epoca romana: esso era situato in corrispondenza di un incrocio (da cui il toponimo crixia) lungo la via Aemilia Scauri.
Itinerario
Il percorso, marcato dal segnavia 3, ha inizio all’estremità meridionale di Molino, in corrispondenza della trattoria “Tripoli”. Sul lato valle della strada provinciale, accanto ad un pannello esplicativo, si imbocca una breve scalinata che scende alla Ghiacciaia di Molino.
Si tratta di una struttura di probabile origine tardo-Settecentesca o Ottocentesca, in cui veniva prodotto il ghiaccio utilizzato poi per conservare il cibo. La ghiacciaia è in mattoni, ed è composta da diversi vani: un ingresso, in cui venivano preparate le lastre di ghiaccio da distribuire, un vano di isolamento termico ed un pozzo, dove durante la stagione invernale veniva ammassata la neve da trasformare in ghiaccio.
Accanto alla ghiacciaia, sulla sponda del Fiume Bórmida di Spigno, si trova un boschetto di maestosi faggi ad alto fusto, che rappresenta una particolarità. In genere in Liguria il faggio cresce a quote superiori a 900-1000 m; a Piana Crixia invece riesce a sopravvivere a meno di 300 m di quota, grazie al clima fresco e umido del fondovalle della Bórmida.
Si piega a destra e si percorre una sorta di camminamento accanto alla ghiacciaia, quindi si attraversa un cancello e si prosegue dritti lungo una comoda carrareccia. La pista costeggia il Fiume Bórmida di Spigno, immersa nel bosco. Dopo alcune centinaia di metri, il versante sulla destra si fa ripido e roccioso, con enormi blocchi che emergono dal conglomerato. Si attraversa un oleodotto, poi si sale brevemente, contornando un meandro del fiume.
La pista si riduce a sentiero ed effettua una breve discesa. Si piega quindi a destra su una carrareccia che sale al cimitero di Borgo (295 m). Sulla sinistra, in corrispondenza di un pannello esplicativo, si diramano i due brevi sentieri che portano all’adiacente Fungo di Piana Crixia.
Si tratta della più grande e spettacolare piramide d’erosione presente in Liguria. Alta circa 15 metri, è costituita da un enorme masso di serpentinite che poggia su una colonna di conglomerato. Per ulteriori informazioni, visita la pagina apposita.
Ritornati al cimitero, si prosegue in salita lungo la stradina asfaltata che porta alla frazione Borgo (308 m).
Il Borgo di Piana Crixia è situato sul colmo di una piccola cresta collinare, circondata da un meandro del Fiume Bórmida di Millesimo. È di origine medievale, ed era già presente nel X secolo, quando fu soggetto ad una razzia da parte dei pirati saraceni. Sul punto più alto del crinale si trovava un castello, già citato nel 991, passato nel 1142 sotto il dominio della famiglia Del Carretto. Il castello fu demolito nel XVIII secolo, e oggi ne rimangono pochissime tracce. Il borgo è oggi dominato dalla grande chiesa parrocchiale dei Santi Eugenio, Vittore e Corona, realizzata a metà del Settecento a sostituzione di una precedente cappella molto più antica.
Si passa tra le case, poi, con una breve discesa, ci si congiunge con la strada provinciale. La si segue verso destra per circa 600 metri e si ritorna a Molino (269 m).
Torna a: Langhe Orientali