Acquabianca – Gattazzè – Bric del Dente

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 520 m circa
Dislivello in discesa: 60 m circa
Tempo: 2.30 – 3 ore
Ultima ricognizione: Giugno 2010

Piacevole escursione che si svolge prevalentemente tra folti boschi, nelle solitarie vallette a nord-ovest del Bric del Dente. Solo nell’ultimo tratto si fa un po’ di fatica a causa della ripida salita che porta in vetta.

Accesso

a) Dal casello di Masone-Campo Ligure si sale al Passo del Turchino, da cui si gira a destra per il Passo del Faiallo. Lo si supera e si scende a Vara Superiore, dove si devia a destra per Acquabianca.
b) Dal casello di Masone-Campo Ligure o da quello di Ovada ci si porta a Rossiglione, da cui si va a Tiglieto. Si risale a sinistra la Valle Orba per poi deviare a sinistra per Acquabianca.
c) Dal casello di Albisola si sale al Colle del Giovo e ci si porta a Sassello, da cui si prosegue per Palo e San Pietro d’Olba. Qui si gira a sinistra scendendo a Martina Olba, dove si sale a destra per Acquabianca (643 m).

Si tratta di un piccolo paese abbastanza isolato, frazione del comune di Urbe; il toponimo deriva probabilmente dalla limpidezza delle acque del Torrente Carpescio e del Rio Baracca, che scorrono nei pressi.

Itinerario

Si imbocca la strada per Vara Superiore, che presto arriva ad un bivio. Qui inizia il segnavia “tre pallini gialli”, che andrà seguito fino al congiungimento con la mulattiera proveniente da Tiglieto. Si va a sinistra su una stradina che taglia tra case e orti fino ad un’altro bivio, dove si gira ancora a sinistra, salendo su una costa. Qui si trascurano le varie stradini per proseguire dritti lungo il sentiero segnalato, che scende tra gli alberi fino ad immettersi in una carrareccia dal fondo rovinato. La si segue verso destra scendendo nel fondo della boscosa valletta del Rio Rosto, che si guada. Si risale sul versante opposto con alcuni tornanti, poi si lascia a destra la carrareccia per salire dritti lungo una mulattiera. Guadato un rio ci si ricongiunge alla carrareccia, che sale nel bosco e riceve da sinistra il sentiero segnalato proveniente da Tiglieto. Da qui alla vetta si segue il segnavia “triangolo giallo pieno”. Proseguendo lungo la pista sconnessa si costeggia una radura pianeggiante e si arriva a Gattazzè (710 m).

Tra il folto degli alberi si trovano i ruderi di questa località, costituita da poche case e da una cappella circolare. Posta lungo un’antica “via del sale”, era un paesino abitato, dove si trovava anche la casa di caccia dei marchesi Raggi. A partire dal secondo dopoguerra Gattazzè venne frequentata sempre meno, fino a quando, nel 1968, un incendio distrusse completamente la casa di caccia e la residenza di un fattore.

Si continua lungo la carrareccia, trascurando due diramazioni a destra; si alternano tratti in piano a brevi salite, toccando una casa in rovina e passando sotto ad un elettrodotto. Tagliando il lato sinistro idrografico della valle del Rio Baracca, si raggiunge il Ponte della Bruxetta (quota 795), ormai distrutto. Attraversarlo è impossibile: i segnavia portano a guadare il torrente lievemente a valle. Ritornati sulla carrareccia sul versante opposto, si prosegue in lieve salita e poi in piano. Bisogna poi deviare a destra lungo una mulattiera che sale nel bosco. Si effettuano alcuni saliscendi lungo una pista sconnessa, poi, quando questa comincia a scendere, si va a sinistra lungo un sentiero che sale lungo un costone alberato. Usciti dal bosco, si piega a sinistra, salendo verso nord-est tra boschetti e radure; la salita porta ad incontrare un sentiero segnalato con tre pallini gialli proveniente dalla vicina strada del Faiallo. Lo si segue in salita per un breve tratto, poi si va a destra per tracce un po’ vaghe tra erba, rocce e arbusti. Si giunge quindi sullo spartiacque principale appenninico presso una selletta a quota 1026, dove si incontrano l’Alta Via e il sentiero segnalato con due croci rosse proveniente da Fiorino. Trascurando l’AVML, si gira a sinistra in comune con le due croci rosse e si risale un ripido costone tra erba e piccoli alberi. Giunti alla spianata ai piedi del dente roccioso sommitale, si sale a zigzag per facili rocce e si arriva in cima al Bric del Dente (1109 m).

Panorama sul Bric Dentino dalla valle del Rio Baracca
Panorama sul Bric Dentino dalla valle del Rio Baracca (27 giugno 2010)
Il groppo roccioso sommitale del Bric del Dente
Il groppo roccioso sommitale del Bric del Dente (11 marzo 2007)

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