ROCCA DI MAIOLETTO – 631 m
Settore: Appennino Tosco-Romagnolo
Gruppo: Gruppo del Monte Fumaiolo
Descrizione
Tutte le imponenti “zattere” che emergono dai dolci profili collinari della media e bassa Val Marecchia sono occupate da suggestivi borghi fortificati: basti pensare a San Marino, a San Leo, a Perticara, a Verucchio e a molte altre note località della zona. Solo una di queste rocche si eleva oggi solitaria e selvaggia, a guardia di una vasta area di calanchi aridi: è la Rocca di Maioletto (631 m), imponente cono roccioso che si trova tra Novafeltria e San Leo, sul piccolo contrafforte che separa il solco principale della Val Marecchia dalla vallecola del suo affluente Rio Maggio.
In realtà, un tempo, anche la Rocca di Maioletto aveva il suo borgo fortificato, e ancora oggi sulla sua vetta si trovano i ruderi (relativamente ben tenuti e conservati) dell’antico castello che lo sorvegliava; con un po’ di immaginazione, la si può immaginare come abbastanza simile alla vicina Rocca di San Leo. Però oggi il borgo non c’è più: è stato praticamente cancellato da una gigantesca frana staccatasi dal versante ovest della Rocca tra il 29 e il 30 maggio 1700, dopo addirittura 40 ore di pioggia ininterrotta.
Secondo la tradizione popolare, la frana sarebbe stata una punizione divina, inviata perchè nel castello di Maioletto si svolgevano i cosiddetti balli angelici (rituali pagani che terminavano con grandi orge collettive). Le vittime furono parecchie, e sono ricordate oggi nelle numerose lapidi che si trovano intorno alla Rocca, mentre gli abitanti superstiti si sparsero negli altri paesi della valle. L’unico edificio del paese a salvarsi è stata la piccola chiesa di San Rocco, che si trova abbastanza isolata ai piedi del versante sud della Rocca.
Prima della sua distruzione, il borgo di Maiolo era considerato strategicamente molto importante per l’accesso alla vicina San Leo, e si pensava che il castello fosse inespugnabile. Si hanno notizie di Maiolo fin dal 1181; fu poi teatro di aspre contese tra i Malatesta e i Montefeltro, che alla fine ebbero la meglio.
Anche a causa del suo passato funesto, la Rocca di Maioletto rimane uno degli angoli più suggestivi della media Val Marecchia. L’interesse storico è innegabile, ma anche l’ambiente naturale non è da meno, con questo enorme roccione di arenaria e conglomerato che poggia su un mare di argille dilavate ed erose. Inoltre, non bisogna dimenticare lo splendido panorama che si osserva dalla sommità della torre del castello sulla vetta: si ha una vista a giro di orizzonte sulla Val Marecchia, con i monti Fumaiolo, Carpegna e Pincio, sul vicino borgo di San Leo e sulla più distante città di San Marino, su parte della riviera romagnola e sul Mare Adriatico. Se si è fortunati, sullo sfondo si possono scorgere le Alpi.
In realtà, un tempo, anche la Rocca di Maioletto aveva il suo borgo fortificato, e ancora oggi sulla sua vetta si trovano i ruderi (relativamente ben tenuti e conservati) dell’antico castello che lo sorvegliava; con un po’ di immaginazione, la si può immaginare come abbastanza simile alla vicina Rocca di San Leo. Però oggi il borgo non c’è più: è stato praticamente cancellato da una gigantesca frana staccatasi dal versante ovest della Rocca tra il 29 e il 30 maggio 1700, dopo addirittura 40 ore di pioggia ininterrotta.
Secondo la tradizione popolare, la frana sarebbe stata una punizione divina, inviata perchè nel castello di Maioletto si svolgevano i cosiddetti balli angelici (rituali pagani che terminavano con grandi orge collettive). Le vittime furono parecchie, e sono ricordate oggi nelle numerose lapidi che si trovano intorno alla Rocca, mentre gli abitanti superstiti si sparsero negli altri paesi della valle. L’unico edificio del paese a salvarsi è stata la piccola chiesa di San Rocco, che si trova abbastanza isolata ai piedi del versante sud della Rocca.
Prima della sua distruzione, il borgo di Maiolo era considerato strategicamente molto importante per l’accesso alla vicina San Leo, e si pensava che il castello fosse inespugnabile. Si hanno notizie di Maiolo fin dal 1181; fu poi teatro di aspre contese tra i Malatesta e i Montefeltro, che alla fine ebbero la meglio.
Anche a causa del suo passato funesto, la Rocca di Maioletto rimane uno degli angoli più suggestivi della media Val Marecchia. L’interesse storico è innegabile, ma anche l’ambiente naturale non è da meno, con questo enorme roccione di arenaria e conglomerato che poggia su un mare di argille dilavate ed erose. Inoltre, non bisogna dimenticare lo splendido panorama che si osserva dalla sommità della torre del castello sulla vetta: si ha una vista a giro di orizzonte sulla Val Marecchia, con i monti Fumaiolo, Carpegna e Pincio, sul vicino borgo di San Leo e sulla più distante città di San Marino, su parte della riviera romagnola e sul Mare Adriatico. Se si è fortunati, sullo sfondo si possono scorgere le Alpi.
Vie d’accesso
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