Strette del Borbera – Rivarossa – Monte Barilaro

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 550 m circa
Dislivello in discesa: 100 m circa
Tempo: 2.15 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Maggio 2014

Si tratta di un percorso molto interessante e panoramico. Per mulattiera si sale dalle Strette del Borbera al paese abbandonato di Rivarossa: si tratta di uno dei luoghi più suggestivi di queste montagne, con le case fantasma poste su un panoramicissimo costone. Dal paese si consiglia di proseguire la traversata fino al Monte Barilaro.

Accesso

Si esce al casello di Vignole-Arquata e si risale la Val Borbera. Oltre il paesino di Persi si entra nelle “Strette” del Borbera e, dopo circa 2 km si raggiunge la casa cantoniera in località Le Baracche (355 m), dove si parcheggia.

Le “Strette” del Borbera sono tra gli ambienti più noti e caratteristici della Catena dell’Ántola; nonostante siano meno profonde e più brevi delle strette del vicino Torrente Vobbia, il brusco cambiamento di paesaggio che si ha nella Val Borbera le rende quasi più spettacolari e particolari.
La Val Borbera si ritrova proprio divisa in due a causa di questa gola: si ha la bassa valle da Vignole a Borghetto, amplissima e collinare, ricca di campi coltivati; improvvisamente, a monte di Persi, si incontra un cospicuo affioramento di conglomerati, in cui il Borbera si è scavato profonde gole rocciose; dopo circa 5 km di strette si sbuca altrettanto improvvisamente a Pertuso nella parte alta della valle, che riprende ad essere amplissima e soleggiata.
Prima che fosse aperta la strada asfaltata che percorre le Strette (a fine ottocento), la bassa valle e l’alta valle erano due mondi a parte, e lo fanno ben capire i nomi dei paesini: nella bassa valle essi hanno mantenuto il nome “Borbera” (Vignole Borbera e Borghetto Borbera), mentre nell’alta valle hanno l’attributo “Ligure” (Cabella Ligure, Cantalupo Ligure, Carrega Ligure, Albera Ligure…) anche se oggi si trovano amministrativamente in Piemonte.

Itinerario

Si segue il percorso 208 del CAI di Novi Ligure. Il sentiero segnalato ha inizio qualche decina di metri a monte rispetto alla casa cantoniera, e si innalza nel bosco di castagni con alcune svolte. Giunti ad un bivio si lascia a sinistra una diramazione che guida a Rivarossa effettuando un giro più lungo e si prosegue seguendo il segnavia 208. Il sentiero sale ripido nel bosco piegando verso destra, poi raggiunge un ripido costolone dove la vegetazione è più rada e lascia spazio a bei panorami sui monti circostanti. Si segue il costolone, prima con strette svolte, poi con percorso più lineare e meno pendente. Superato un altro tratto ripido nel bosco, il sentiero sbuca sul ripiano dove si trovano le case diroccate di Rivarossa (738 m).

Una delle case è stata ristrutturata dal CAI di Novi Ligure e trasformata in rifugio non gestito, dedicato ad Alda e Carla Marchesotti (le precedenti proprietarie dell’edificio).

Si imbocca una stradetta sterrata che sale dolcemente e raggiunge in breve la chiesetta della Madonna di Rivarossa, situata su un dosso molto panoramico (755 m). Si prosegue su un panoramico costone quasi pianeggiante, poi, lasciato a destra il sentiero che scende a Pertuso attraverso la dirupata Costa Camisola (segnavia 209), si piega sul versante ovest salendo dolcemente. Attraversata una valletta boscosa, la sterrata si porta a scavalcare il contrafforte orientale del Monte Gavasa (quota 864).

Un sentiero sulla destra guida in 5-10 minuti alla cima del vicino Monte Gavasa (911 m), la vetta più alta della zona. Purtroppo il punto culminante è quasi completamente coperto dagli alberi, e la vista è limitata al Monte Giarolo e ad una piccola parte della Val Borbera.

Si scende sull’altro versante abbastanza decisamente, raggiungendo una selletta sulla cresta nord del Monte Gavasa. Trascurando alcune diramazioni a sinistra si aggira un dosso boscoso ad ovest passando accanto ad un rifugio per cacciatori in lamiera, poi si perviene alla Forcella del Barilaro (760 m), crocevia di strade sterrate. Si abbandonano le stradine per imboccare un sentierino che sale ripidamente tra gli alberi e sbuca sulla vetta erbosa del Monte Barilaro (803 m).

La chiesetta della Madonna di Rivarossa
La chiesetta della Madonna di Rivarossa (1° maggio 2014)
Panorama dal Monte Barilaro verso Montébore e le colline tortonesi (21 febbraio 2016)

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