MONTE BARILARO – 803 m
MONTE GAVASA – 911 m
Settore: Appennino Ligure
Gruppo: Catena del Monte Ántola
Descrizione
Le “Strette” del Torrente Borbera sono chiuse a nord da un imponente massiccio roccioso, composto da conglomerati; questo massiccio è ben evidente se visto da Cantalupo Ligure, in quanto la sua bastionata orientale, alta varie centinaia di metri, si innalza improvvisamente dalle dolci colline argillose della zona di Costa Merlassino.
Il Monte Gavasa (911 m) è la cima più alta del piccolo massiccio, e si presenta come un grande cupolone di boschi e dirupi rocciosi. Il versante sud, che si affaccia sul Torrente Borbera, è particolarmente complesso e selvaggio, diviso in numerosi costoloni che separano impervie e ripide vallette. Il più cospicuo di questi è la Costa Camisola, che scende direttamente verso Pertuso, e sovrasta con alte pareti la zona di Costa Merlassino. Purtroppo la cima della montagna è in gran parte boscosa (si ha solo uno squarcio panoramico verso il Monte Giarolo), e non costituisce una meta escursionistica appetibile.
L’estremità settentrionale del massiccio è costituita dalla cupoletta boscosa del Monte Barilaro (803 m), ben riconoscibile a causa del piccolo dirupo di conglomerati che caratterizza il versante orientale. Nonostante sia ben più basso rispetto al Monte Gavasa, il Barilaro è più aperto. Il bosco copre comunque il panorama verso nord, e il Monte Gavasa stesso sbarra la vista a sud, ma verso est il panorama spazia su tutte le colline tortonesi, sulla Catena dell’Àntola dal Monte Giarolo al Monte Carmo e sulla Val Borbera, e verso ovest sui Monti Liguri fino ai lontani gruppi alpini del Mongioie e del Marguareis.
Inoltre, nonostante sia una vetta minore, il Monte Barilaro si trova in una posizione piuttosto “strategica”. Infatti, dalla selletta subito a sud della cima, detta Forcella del Barilaro, transitava l’antica via di comunicazione tra la bassa e l’alta Val Borbera. Era l’unica strada che collegasse Borghetto Borbera a Cantalupo Ligure prima dell’apertura della strada provinciale di fondovalle. È curioso pensare che una volta il passaggio delle “Strette” fosse così impervio da obbligare a girare dietro e salire fino a quasi 800 metri di quota.
Vie d’accesso
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