Rifugio Remondino – Lago di Nasta – Cima di Nasta

Caratteristiche

Difficoltà: F
Dislivello in salita: 620 m
Tempo: 2 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Ottobre 2017

La via normale alla Cima di Nasta è un itinerario di grande bellezza e di non troppa difficoltà, che sfrutta le linee di debolezza della montagna. Prima si sale per sentierini in ambiente selvaggio fino al bellissimo Lago di Nasta, circondato da aspre vette rocciose; la risalita del ripido canalone della Forchetta permette di raggiungere lo spartiacque tra i valloni della Rovina e della Casa, da cui, mediante una ripida cengia ascendente, si guadagna la cresta sommitale della montagna.
L’unico passaggio difficile (II grado, il che vale alla via una difficoltà di F o F+ sulle guide) è rappresentato da un diedrino inclinato di 2-3 metri, che bisogna risalire per arrivare all’imbocco del cengione ascendente. Per il resto dell’escursione, bisogna solo fare un minimo di attenzione all’esposizione e mettere le mani per terra in alcuni passaggi su roccia elementare. Ovviamente, in presenza di neve o ghiaccio, l’itinerario è adatto solo ad alpinisti esperti adeguatamente attrezzati.

Accesso

A piedi dal Piano della Casa.

Itinerario

Dal Rifugio Remondino (2485 m) si scende brevemente verso est, passando accanto alla piazzola per gli elicotteri e giungendo ad un importante bivio: si lascia a sinistra il sentiero per il Passo dei Detriti e l’Argentera e si va a destra, seguendo le indicazioni per il Lago di Nasta e il Colle Brocan. Il sentierino sale con alcune svolte sugli enormi ghiaioni ai piedi della Cima di Nasta, poi risale per cengette, gradini e canalini un ripido versante di rocce montonate, sfruttandone le linee di debolezza. Si giunge quindi ad un primo bivio, non segnalato.

Il sentierino di sinistra, segnalato con ometti di pietre e sbiadite linee rosse, è una scorciatoia per raggiungere il Lago di Nasta. Essendo più diretto, è anche un po’ più difficoltoso rispetto al sentiero principale; è assolutamente sconsigliato in caso di nebbia per via delle difficoltà di orientamento.

Si prosegue sulla destra, seguendo i segnavia bianco-rossi; il sentiero sale ancora tra detriti e rocce montonate fino ad un secondo bivio. Qui si lascia a destra il sentiero principale per il Colle Brocan e si segue a sinistra l’indicazione per “Nasta”; la vaga traccia, segnalata con ometti e linee rosse, sale in breve sul dosso oltre il quale si apre la conca del Lago di Nasta (2809 m).

Si tratta di un bellissimo specchio d’acqua di origine glaciale di colore azzurro intenso, compreso tra enormi colate detritiche e sovrastato dalle spettacolari cime rocciose della Nasta, del Baus e del Bastione. La sua forma è irregolare, con un bacino principale di forma circolare ed un’insenatura triangolare che si allunga verso sud; l’estensione totale è di circa 9000 mq. Il Lago di Nasta è il secondo più elevato delle Alpi Marittime, superato solo dal minuscolo Laghetto della Maledia.

Si scende verso sinistra, giungendo sulle sponde del lago, quindi si rintraccia l’imbocco della via normale alla Cima di Nasta, segnalata con evidenti tacche rosse ed ometti di pietra. Per sentierini si traversa in direzione est, tagliando le enormi pietraie che scendono dalla Cima di Nasta. Lasciata a sinistra la traccia segnalata per il canale sud (difficoltà: PD-), si continua quasi in piano fino all’imbocco dell’evidente Canalone della Forchetta. Il sentierino risale il colatoio detritico con ripide svolte, tenendosi attaccato alla parete destra idrografica, poi supera sul lato opposto una ripida strozzatura ingombra di massi enormi. Con un po’ di fatica si raggiunge il Colle della Forchetta (3005 m), stretto intaglio sullo spartiacque tra i valloni della Rovina e della Casa.

Qui la vista si apre sull’Argentera, sul Lago del Chiotás, sulle Alpi Marittime Orientali e sulle Alpi Liguri. Più lontano si nota già gran parte della Pianura Padana, i crinali dell’Appennino Ligure ed un piccolo pezzo di Golfo di Genova.

Si piega a sinistra e si imbocca l’ampio cengione ingombro di massi che taglia in piano la parete est della Cima di Nasta; i segnavia ne percorrono pochi metri, quindi guidano a sinistra. Si risale un breve diedro inclinato ma lievemente esposto (II), che porta su un’altra cengia ascendente. Per tracce e facili rocce si risale tutta la ripida cengia, quindi si piega a sinistra e ci si inerpica per detriti e roccette. Si sbuca infine sullo stretto intaglio tra i due cocuzzoli più elevati della Cima di Nasta (3105 m), entrambi sormontati da croce e distanti pochi metri; a destra si trova la Cima Centrale, a sinistra la Cima Est.

Il Lago di Nasta ed il Bastione
Il Lago di Nasta ed il Bastione (15 ottobre 2017)
Lungo la cengia ascendente verso la cima
Lungo la cengia ascendente verso la cima (15 ottobre 2017)
La Cima Centrale di Nasta vista dalla Cima Est
La Cima Centrale di Nasta vista dalla Cima Est (15 ottobre 2017)

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