Ormea – Chionea – Colla di Chionea – Valdarmella – Ormea

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 550 m circa
Tempo: 3 – 3.30 ore
Ultima ricognizione: Dicembre 2016

Giro ad anello non troppo lungo e a quote relativamente basse. Si seguono le vecchie mulattiere che collegavano Ormea ai vari borghi di mezzacosta, in particolare Chionea e Valdarmella. Percorrendo questi sentieri si trovano numerose testimonianze dell’antica frequentazione, da ruderi di cascinali e cappelle ai tantissimi “piloni”: si tratta di piccole costruzioni in pietra che riportano affreschi a tema religioso; sul territorio del comune di Ormea ne sono già stati ritrovati e catalogati più di 300!

Accesso

a) Dal casello autostradale di Ceva si risale la Val Tànaro, superando Garessio e continuando fino ad Ormea.
b) Si esce al casello autostradale di Imperia Est e si segue la superstrada per Ceva, sorpassando il Colle San Bartolomeo in galleria e, successivamente, su strada statale, il Colle di Nava. Si scende poi in Val Tànaro fino a Ormea (741 m).

Itinerario

Dalla piazza principale del paese, capolinea della corriera, si segue la strada statale per il Colle di Nava per breve tempo, poi si gira a destra in via Fontanetta (segnavia: A20 e “Via Alpina”) e quindi a sinistra in via Santa Lucia, che sale in breve alla stretta rotabile per Chionea. Si attraversa la stradina e si imbocca una ripida stradetta cementata; subito la si abbandona per prendere a sinistra una vecchia mulattiera, che sale decisamente nel bosco a prevalenza di castagni. Giunti ad un rudere si trova un bivio, dove si continua a salire a sinistra; poco dopo si incrocia nuovamente la strada asfaltata che sale a Chionea.
La mulattiera prosegue ora in salita più dolce, passando accanto ad un vecchio seccatoio con pilone votivo incorporato (quota 969) e raggiungendo per la terza volta la strada asfaltata. Si segue la rotabile verso sinistra per pochi metri, quindi si imbocca a destra la diramazione cementata che sale al vicino B&B “Gio e Silvy”. In corrispondenza del cancello d’entrata, si riprende a destra la mulattiera, che incrocia la strada asfaltata per la terza volta e continua a salire tra i castagni. Si lasciano due diramazioni, rispettivamente la prima a sinistra e la seconda a destra, quindi si sbuca al cimitero di Chionea. Seguendo una comoda stradina, si va a sbucare presto sulla rotabile principale, che taglia in dolce salita verso sinistra portando alla chiesa di Chionea (1102 m).

Secondo Padre Ignazio Pellazza il toponimo (dialettale Ciunèa) deriverebbe da “cian”, a indicare i dolci declivi su cui è adagiato il paese, contrapposti ai ripidi versanti dei monti circostanti (vedi Saggio di toponomastica ormeese, pag. 113).

Si continua a salire lungo la stradina asfaltata, che termina subito a monte dell’ultimo gruppo di case. Si imbocca a destra una rampa cementata (segnavia A17), che presto si trasforma in carrareccia acciottolata. Salendo dolcemente tra fasce terrazzate e radi alberi, si giunge in breve alla Colla di Chionea (1223 m), dove si trova un crocevia.

Un tempo questo valico poco marcato era una frequentata via di comunicazione tra Chionea e Valdarmella, posta ai piedi della Cima Ciuaiera.

Si trascura a sinistra la diramazione con segnavia A17, che sale al Pizzo d’Ormea, per continuare a destra lungo una mulattiera inerbita (segnavia A34 e “Balconata di Ormea”); pochi metri dopo si gira a sinistra lungo un sentiero che scende dolcemente, poi effettua alcuni saliscendi per superare un contrafforte. Si scende ripidamente tra i noccioli, quindi si attraversa un prato e si passa a valle delle diroccate Case Calvagni.
Continuando su mulattiera acciottolata, si va ad attraversare il Torrente Armella su un ponte in legno, quindi si sale in breve ad incontrare una mulattiera più importante. La si segue verso destra e ci si unisce in breve ad una strada sterrata che, pochi metri dopo, confluisce in una stradina asfaltata. Seguendola in discesa, si incontrano le prime case, si trascura l’imbocco della mulattiera per la Colla dei Termini e in breve si giunge alla chiesa di Valdarmella (1045 m).

Si continua lungo la stradina e, poco a valle delle ultime case, si trova a destra una stradetta sterrata che si porta velocemente ad attraversare il Torrente Armella. Sulla sponda opposta del corso d’acqua si trova l’imbocco del sentiero A34E, diretto ad Ormea. Il buon sentiero sale dolcemente lungo un ripido versante boscoso, allontanandosi dal fondovalle, quindi doppia un contrafforte su cui si trova un pilone votivo.
Si prosegue ora in piano o in lieve discesa, attraversando alcune vallette boscose e sorpassando anche la più marcata Costa Bandita. Una discesa più decisa riporta in breve sul fondovalle; qui un tratto di mulattiera è stato portato via dalla più recente alluvione, quindi bisogna camminare per brevi tratti lungo l’ampio letto del torrente. Il sentiero ritorna poi evidente e confluisce in una strada sterrata, che si segue in piano verso destra. In breve si va a raggiungere la stradina asfaltata che collega Ormea e Chionea e, seguendola in discesa per poche decine di metri, si ritorna al punto di partenza.

Chionea e il Pizzo d'Ormea
Chionea e il Pizzo d’Ormea (5 ottobre 2016)
La cresta delle Panne e dell'Antoroto vista dalla Colla di Chionea
La cresta delle Panne e dell’Antoroto vista dalla Colla di Chionea (5 ottobre 2016)
Le Rocche Butti sovrastano Valdarmella
Le Rocche Butti sovrastano Valdarmella (17 dicembre 2016)

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