Capanne di Cósola – Monte Chiappo – Monte Ebro – Capanne di Cósola
Caratteristiche
Difficoltà: T
Dislivello in salita: 370 m circa
Tempo: 2.30 – 2.45 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Novembre 2016
Facile e bellissima escursione ad anello in quota che permette di salire su due delle montagne più alte della Catena dell’Ántola: il Monte Chiappo, che viene risalito da sud, e il vicino Monte Ebro, che viene salito da est. Si ritorna poi alle Capanne di Cósola mediante una mulattiera più diretta, che aggira il Monte Chiappo attraversandone il versante sud-ovest
Accesso
a) Dal casello autostradale di Vignole Borbera si risale la val Borbera. Si sorpassano Cantalupo e Cabella, poi ad un bivio si va a sinistra superando Cósola e raggiungendo le Capanne di Cósola.
b) Da Voghera si imbocca la SS461 che risale la Valle Stáffora. Giunti a Varzi si imbocca a destra la diramazione che sale al Passo del Giovà da cui in breve si è alle Capanne di Cósola.
c) Da Piacenza si raggiunge Bobbio e si risale la Val Trebbia (SS45). Pochi km prima di Ottone si devia a destra risalendo la Val Boreca e raggiungendo il Passo del Giovà, da cui, a sinistra, si sale alle Capanne di Cósola (1493 m).
Si tratta di un piccolo gruppetto di case posto su un’ampia insellatura tra i monti Chiappo e Cavalmurone, sullo spartiacque tra Boreca (affluente del Trebbia) e Borbera.
Nel 1900 la Sezione Ligure del CAI costruì sul valico il Rifugio L. Pareto, poi abbandonato. Adesso sul valico sorge l’albergo-ristorante Capanne di Cosola (tel. 0143.999126).
Itinerario
Dal valico si imbocca una stradetta prima lastricata con fondo in cemento, poi sterrata, che sale dolcemente tra gli alberi. Giunti ad una casa si abbandona la sterrata per girare a destra lungo un sentiero (cartello per Monte Chiappo) che supera una recinzione e sale per prati guadagnando l’ampia ed erbosa cresta sud del monte. La si rimonta per tracce, superando una piccola stazione meteo con anemometro e attraversando un’altra recinzione. Scavalcata l’ampia anticima meridionale della montagna (1668 m), si sale lungo il panoramicissimo costone, si supera una terza recinzione e si arriva sull’ampia vetta del Monte Chiappo (1700 m; 40 – 45 minuti dalle Capanne di Còsola).
Si ritorna per pochi metri sul sentiero di salita, poi si scende a destra per tracce lungo la cresta ovest della montagna, costeggiando un filo spinato. Lo si attraversa in corrispondenza di una selletta, poi si scavalca l’erbosa cima del Monte Prenardo (1649 m) e si scende per ampie praterie fino alla sella detta Bocca di Crenna (1551 m), posta tra i monti Ebro e Chiappo. Qui si incontra la mulattiera che sale direttamente dalle Capanne di Còsola, e che si seguirà per il ritorno. Si sale per la panoramica cresta erbosa, prima per tracce, poi lungo una carrareccia che, con una lunga e ripida rampa, si porta su una spalla. Qui si piega a sinistra e, in breve, si raggiunge la croce di vetta del Monte Ebro (1700 m; 1.30 – 1.45 ore).
Ritornati in breve alla Bocca di Crenna, si imbocca la stradetta sterrata che scende verso sud e la si segue per poche decine di metri; giunti alla prima curva a destra la si abbandona per imboccare a sinistra un buon sentiero (segnavia: due pallini gialli, segni rossi) che taglia l’ampio versante sud-ovest del Monte Chiappo. Facendo attenzione a non perdere il sentiero principale a causa delle numerose tracce del bestiame, si attraversano prima ampi pascoli cosparsi di arbusti, poi, sorpassata un’edicola sacra, si entra nella faggeta. Con alcuni saliscendi si attraversa una valletta in cui si trova una fonte, quindi si scende più ripidamente fino ad incontrare una carrareccia pianeggiante. La si segue verso sinistra e presto si incontrano le prime villette isolate; ci si ricongiunge quindi al percorso dell’andata subito prima delle Capanne di Cósola.
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