Lévanto – Montale – Vignana – Cappella Taddei – Foce del Bardellone – Ridarolo – Lévanto

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 670 m circa
Tempo: 4 – 4.30 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Aprile 2023

Si tratta di un percorso ad anello sulle alture alle spalle di Lévanto. In salita si segue il primo tratto della Via dei Monti, trekking che collega Lévanto a Pontrémoli. Giunti alla Cappella Taddei, massima quota dell’itinerario, si svolta a destra e si giunge all’importante crocevia della Foce del Bardellone. Da lì, una veloce discesa porta alla frazione Ridarolo e poi nuovamente a Lévanto.

Accesso

a) In treno fino alla stazione ferroviaria di Lévanto.
b) In automobile si esce al casello autostradale di Carrodano, da cui si imbocca il raccordo per Lévanto. Si parcheggia presso la stazione ferroviaria (17 m), situata a monte del paese.

Itinerario

Dalla stazione ferroviaria si scende in breve alla strada statale e la si segue verso monte, superando una prima rotonda presso il Santuario di Nostra Signora della Guardia. Alla seconda rotonda, in località Piè dell’Erta (22 m), si imbocca la seconda uscita (direzione “autostrade”); percorsi pochi metri, si svolta a destra in una stretta diramazione (paline della Via dei Monti, segnavia 577 per Montale). La stradina lascia il posto ad una mulattiera che si innalza lungo un costone coperto dagli ulivi. Presso una casa isolata, si cammina per pochi metri su asfalto, poi si piega a destra lungo un sentiero che taglia a mezza costa. Procedendo quasi in piano, si raggiunge il paese di Montale, e si sbuca nella piazza davanti alla chiesa (177 m).

Montale è situato in bella posizione su un costone che si protende al centro del vallone di Lévanto. In questo luogo si sarebbe sviluppato l’insediamento più antico della valle, di epoca romana, denominato Ceula. La chiesa parrocchiale di San Siro Martire risale invece al XII secolo.

Si passa a sinistra della chiesa, poi, senza raggiungere la strada statale, si imbocca a destra una stradina cementata che sale ripida tra le case. La strada diventa sterrata e, oltre un tratto pianeggiante, porta ad un crocevia (quota 195). Si abbandona il segnavia 577, diretto alla Foce di Montale, e si piega a destra. Superato un rudere, si prosegue lungo un sentierino un po’ stretto e malagevole, che contorna il Vallone di Vignana. Salendo brevemente, si sbuca su asfalto in corrispondenza del primo nucleo di Vignana (191 m).
Si percorre la strada asfaltata verso sinistra per alcuni metri, poi si svolta subito a destra seguendo uno stradello cementato che in pochi minuti porta al secondo nucleo del paese. Presso una cappelletta si svolta a sinistra in salita, prima su un viottolo scalinato, poi su mulattiera. Ad un bivio si va a sinistra, innalzandosi con numerose svolte tra arbusti e radi pini. Attraversato un valloncello, si incontra la strada asfaltata che collega la Foce di Dosso alla Foce del Bardellone (quota 539). La si attraversa e si riprende il sentiero segnalato, che in breve guadagna un costone boscoso (località Monte Piano, 590 m). Passando sul versante della Val di Vara, si taglia in dolce salita il versante nord-ovest del Monte Fusarino, quindi si raggiunge la Cappella Taddei (668 m; 2.15-2.30 ore da Lévanto).

Si tratta di un grande edificio che incorpora al suo interno una cappelletta. È situato sul valico tra il Monte Fusarino e il Colle della Madonna; bel panorama verso ovest, sui monti Guaitarola e San Nicolao, e verso est sull’Appennino Tosco-Emiliano e sulle Alpi Apuane.
Dalla Cappella Taddei non bisogna imboccare la strada sterrata che scende sulla destra, in quanto passa attraverso una proprietà privata.

Si passa a sinistra della cappella e si prosegue sul sentiero della Via dei Monti che aggira a ovest l’altura del Colle della Madonna. Giunti sulla sella a nord del colle (683 m), si incontra una strada sterrata. La si segue in discesa verso destra e, in breve, si sbuca su una strada più ampia poco a nord dell’Agriturismo degli Olivi.

L’Agriturismo degli Olivi è stato realizzato sull’antico edificio di Ca’ Vagine, stazione di sosta attrezzata per il cambio dei cavalli. Da lì la Via dei Monti continua alla volta di Cassana (vedi la seconda parte di questo itinerario).

Seguendo la rotabile verso destra in dolce discesa, si taglia il versante est del Monte Fusarino, quindi si raggiunge lo spartiacque tra Val di Vara e Lévanto in corrispondenza di una sella (586 m). Qui si incontra la strada percorsa dall’AV5T, proveniente dalla Foce di Dosso. Si gira a sinistra, in comune con l’AV5T e, in pochi minuti, si raggiunge la Foce del Bardellone (592 m; 25-30 minuti dalla Cappella Taddei).

Il valico mette in comunicazione la vallata di Lévanto con il vallone del Canale di Cassana, affluente del Fiume Vara. Fin dall’antichità, è stato un importantissimo crocevia di sentieri e mulattiere. Qui si incrociavano due assi principali della viabilità antica: la via Aurelia, che proveniva da Luni e proseguiva alla volta di Genova scavalcando la Foce di San Nicolao, e la via de Pontremolo, che collegava Lévanto, Brugnato e Pontrémoli, ed è oggi ricalcata dal percorso escursionistico della Via dei Monti. Per controllare il traffico su queste vie, sul sovrastante Monte Bardellone sorsero fortificazioni già in epoca pre-romana; nel Medioevo invece vi si trovava il Castello di Celasco, di grande importanza strategica ai confini orientali della Repubblica di Genova. Il toponimo potrebbe derivare dal longobardo bardilio, cioè “striscia” (vedi M. Mariotti, Cinque Terre, pag. 156).

Si continua a destra lungo la stradina asfaltata, che taglia il versante ovest del Monte Bardellone. Giunti al Bivio Campodonia (588 m) si abbandona l’asfalto per prendere a destra una carrareccia (segnavia 575) che si abbassa in diagonale. Presso un elettrodotto si trova un bivio dove si va a sinistra. La pista scende nella boscaglia con alcuni tratti ripidi, e si restringe man mano diventando un sentiero. Più in basso, il sentiero effettua numerosi tornanti, e supera alcuni tratti aperti che offrono bei panorami su Montale e il Monte Róssola. Si lascia a sinistra il sentiero 570 per Legnaro e Chiesanuova, poi, poco più in basso, si confluisce in una strada sterrata proveniente da Pástine. La comoda stradina porta in breve alla chiesetta di San Bartolomeo (182 m).

La chiesa, di origini cinquecentesche e con rifacimenti dei secoli XVI e XVII, era nota anche come Abazia da Fuxe (cioè della Foce).

Si continua dritti lungo la stradina, che aggira a nord una gobba e diventa asfaltata. Dopo un tratto sul crinale, la rotabile ritorna sul versante nord e taglia tra gli ulivi. Si piega a sinistra e si scende al piccolo paese di Ridarolo (102 m).

La piccola frazione sorge al termine del contrafforte noto come Costa di San Matteo, che separa la valle del Rio Fontana da quella del Torrente Ghiararo. Vi si trova la chiesa di San Giovanni Battista, realizzata a più riprese tra il XIV e il XVIII secolo. Secondo alcuni, l’insediamento romano di Ceula, il più antico della zona di Lévanto, non corrisponderebbe con l’odierna Montale ma con Ridarolo.

Da qui è possibile attraversare il borgo seguendo il suggestivo viottolo principale, oppure seguire la strada che passa a destra delle case. In ogni caso, si giunge al curvone subito a valle del paese (98 m), dove una palina indica di svoltare a destra su sentiero. Si effettua una ripida discesa, quindi si approda sul fondovalle in località Pian di San Rocco (18 m). Seguendo una stradina che taglia in piano tra case sparse, si confluisce nella strada provinciale che collega Lévanto a Monterosso. Proseguendo dritti sulla provinciale, si attraversa la località Albero d’Oro, poi si gira a destra e si attraversa il ponte sul Torrente Ghiararo. Poco più avanti, alla rotonda, si svolta a sinistra, e dopo circa 200 metri si ritorna alla stazione ferroviaria di Lévanto (1.20-1.30 ore dalla Foce del Bardellone).

La mulattiera che sale a Montale
La mulattiera che sale a Montale (6 aprile 2023)
Montale e il Monte Fusarino
Montale e il Monte Fusarino (6 aprile 2023)
Panorama dalla Cappella Taddei verso la Val di Vara
Panorama dalla Cappella Taddei verso la Val di Vara (6 aprile 2023)
La chiesa di San Bartolomeo
La chiesa di San Bartolomeo (6 aprile 2023)
Panorama dai pressi di Ridarolo verso Montale e i monti Róssola (a sinistra) e Arzè
Panorama dai pressi di Ridarolo verso Montale e i monti Róssola (a sinistra) e Arzè (6 aprile 2023)

Ritorna a: Appennino Spezzino