Brugnato – Serò – Pieve di Zignago – Passo Nero – Torrente Chiciola – Brugnato
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 700 m circa
Tempo: 4.30 – 5.15 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Aprile 2023
Seguendo le tracce di antiche vie di comunicazione, si può effettuare un anello di ampio respiro tra Brugnato e Pieve di Zignago. La salita si svolge lungo la via della Reigada, parte integrante della via de Pontremolo che collegava Lévanto, Brugnato e Pontrémoli. La discesa invece segue la via du Boeu, che veniva utilizzata dagli abitanti di Zignago per portare il bestiame al mercato di Brugnato. L’ultima parte del percorso si svolge lungo la valle del Torrente Chiciola, selvaggia e immersa in boschi foltissimi; alcuni guadi possono essere difficoltosi in caso di piena.
Accesso
Si esce dall’autostrada Genova-Livorno al casello di Brugnato-Borghetto di Vara, e, alla rotonda, si gira a destra verso Brugnato. Alla seconda rotonda si va dritti e si entra nel paese; il percorso ha inizio in corrispondenza della diramazione per Bozzolo.
Itinerario
Dal bivio (117 m) si imbocca la diramazione per Bozzolo, che costeggia il Torrente Chiciola sulla sponda destra idrografica (segnavia CAI 141). Dopo alcune decine di metri si lascia a sinistra la strada per Bozzolo, poi si imbocca a destra il ponticello che dà accesso al centro storico di Brugnato.
Vale la pena effettuare una breve deviazione per visitare il centro storico. Il borgo di Brugnato ha una curiosa pianta “a tenaglia”, e si è sviluppato intorno ad un’abbazia fondata da San Colombano nel VII secolo. Il toponimo deriva dal dialettale brigne, cioè “prugne”; il pruno è anche presente nello stemma araldico del comune.
Senza entrare nel borgo, si gira a sinistra e si attraversa una piazzetta, quindi si sbuca su asfalto. Si continua dritti tra case sparse e, affiancato nuovamente il Torrente Chiciola, si giunge ad un crocevia. Qui si piega a destra e, oltrepassato un ultimo gruppetto di case, si trova l’imbocco dell’antico sentiero per Serò e Pieve di Zignago (quota 130; vecchio pannello esplicativo e palina in legno).
Da qui a Pieve di Zignago il sentiero è corredato da cartelli in legno che riportano citazioni di poeti, scrittori e cantanti su argomenti di Resistenza, antifascismo e guerra.
Si imbocca a sinistra il sentiero segnalato, che sale con alcune svolte nella fitta vegetazione. Procedendo tra fitti arbusti e radi pini, si incontrano alcuni punti panoramici sulla piana di Brugnato e sui monti circostanti. Passato sotto ai tralicci di un elettrodotto, il sentiero si innesta sullo spartiacque tra i torrenti Chiciola e Gravegnola, che si fa man mano più marcato. Scavalcato il modesto rilievo della Punta della Reigada (405 m), si scende brevemente, poi ci si sposta sul versante est per contornare il Monte.
Si procede lungamente a mezza costa, poi si piega a sinistra e si sale più ripidi, con alcuni tratti scalinati. La mulattiera, delimitata da muretti a secco, prende quota tra antichi terrazzamenti invasi dagli arbusti, poi si trasforma in carrareccia. Tagliando in piano, si incontra una stradina asfaltata poco sopra al cimitero di Serò. Si continua a sinistra su asfalto, superando un gruppetto di case, poi si imbocca a sinistra una diramazione che entra nel paese di Serò (576 m; 1.30-1.45 ore da Brugnato).
Il paese si trova sullo spartiacque tra Chiciola e Gravegnola. Da qui si ha un bellissimo panorama sulla testata del vallone di Rocchetta di Vara, con i monti Dragnone, Civolaro, Coppigliolo e Nero.
Attraversato il centro storico, si ritrova l’asfalto, e si continua dritti in salita. Si lascia a sinistra il segnavia 141C per Bedulla, poi, dopo circa 100 metri, si imbocca a sinistra una diramazione che si porta sul crinale. In corrispondenza di un’edicola sacra la stradina si biforca: si va a destra in ripida salita tra le ultime case, poi si continua su una pista che si innalza tra arbusti e pini rovinati dagli incendi.
Ad un bivio si va a destra, poi si gira a sinistra e si giunge su una spalla dove si trova uno spiazzo sterrato (località Poggi d’Orto, 690 m). Si piega a destra, procedendo con lievi saliscendi fino ad un altro bivio. Si va ancora a destra e si contorna il Monte Zignago sul versante est. Si incontra una stradina asfaltata e la si segue verso destra in discesa, passando poco sotto al Sito archeologico di Zignago.
Sul poggio sovrastante sono stati riconosciuti i resti di un villaggio di età medievale, citato come Zignaculi. Il villaggio venne acquistato nel 1276 dalla Repubblica di Genova, che ne demolì il castello e incendiò le case, disperdendo la popolazione nel territorio circostante.
La stradina scende per un panoramico costone, passa accanto al Parco della Rimembranza “Salvatore Serra” (dedicato ai partigiani che lottarono su questi monti) e giunge a Pieve di Zignago (628 m; 40-50 minuti da Serò).
Pieve è la sede del comune sparso di Zignago. È situata su un’ampia sella dello spartiacque tra i torrenti Mangia e Gravegnola, tra il Monte Zignago e il Monte Dragnone. Da qui il segnavia 141, ricalcato dalla Via dei Monti, prosegue alla volta dei monti Dragnone e Castellaro.
Al bivio presso l’ingresso del Parco della Rimembranza, si piega bruscamente a sinistra (segnavia 142, indicazioni per Bozzolo, Brugnato, Cornice e via du Boeu) su una stradina asfaltata che contorna a nord il Monte Zignago. Al primo bivio si va a sinistra in dolce salita; poco dopo si devia a destra lungo una diramazione sterrata che scavalca un dosso. Raggiunta una stalla, la sterrata inizia a scendere in diagonale. Si lascia a destra una diramazione e ci si innesta sul crinale detto Costa Pradise, che fa da spartiacque tra la valle del Torrente Mangia e quella ben più piccola del Torrente Chiciola.
La pista scende lungo il costone o nelle immediate vicinanze, incontrando un’area picnic, poi piega a destra ed effettua un tornante. Si ritorna sul crinale in corrispondenza di una sella (547 m) dove affiorano scure rocce ofiolitiche. Qui si trovano due bivi in rapida successione: al primo si va a sinistra in piano, al secondo a destra in salita. Si aggira un dosso sulla destra, poi si scende dolcemente fino al crocevia del Passo Scuro (520 m).
Si prosegue seguendo fedelmente il crinale, che sale in breve alla poco pronunciata Punta Pendoreto (548 m). Qui si lascia a sinistra la pista principale per continuare ancora dritti sul filo, in ripida discesa nella fitta macchia. Più in basso si tocca un sentiero più ampio, ma lo si lascia subito a sinistra. In poche decine di metri si sbuca su una strada sterrata, che va seguita verso sinistra in discesa. Ad un bivio si scende a destra e, con una ripida rampa, si giunge ad una selletta (391 m).
Il sentiero si sposta sul versante ovest per aggirare un dosso, poi ritorna sul crinale (località Costa Tramonte). Si lascia a destra l’antica Via da Tramunte che porta a Mangia, per continuare sul sentiero principale che scende tra pini e arbusti. Passati sotto ad un elettrodotto, una rampa assai ripida (difficoltosa se bagnata) porta ad un altro importante bivio presso una tettoia in legno (località Costa Betreie; 275 m).
Piegando a destra su strada sterrata, il sentiero 142 prosegue alla volta di Bozzolo. Da Bozzolo si può poi scendere a Brugnato, chiudendo comunque l’anello con un percorso più lungo di quello descritto di seguito.
Si gira a sinistra, seguendo il segnavia 143 per Brugnato. La strada sterrata giunge quasi subito su un costoncino dove si biforca; si va sempre a sinistra, lungo un sentiero inerbito che si abbassa nel vallone del Torrente Chiciola, coperto da un lussureggiante bosco misto di latifoglie. Raggiunto il fondo del vallone, si supera il primo guado sul torrente (quota 210 circa), in corrispondenza di una piccola parete rocciosa. Attraversato il rio altre due volte, il sentiero sale brevemente, poi taglia lungamente tra gli alberi sul fianco sinistro idrografico della valle.
Si superano altri guadi, poi si percorre un breve tratto infrascato sulla sponda destra idrografica. Poco più a valle, si attraversa il torrente per l’ultima volta, quindi si raggiungono le prime villette isolate di Brugnato. Un breve tratto di pista inerbita porta ad un incrocio, dove si gira a destra su asfalto. Proseguendo sempre dritti, si ritorna al centro storico di Brugnato ed al punto di partenza dell’itinerario (2.20-2.40 ore da Pieve di Zignago).
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