Sella dell’Infilatoio – Rifugio della Vernosa – Monte Catria

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 350 m circa
Tempo: 1.15 – 1.30 ore
Ultima ricognizione: Luglio 2017

È la via più breve e semplice per salire alla vetta del Monte Catria. Si parte dalla Sella dell’Infilatoio, ampia depressione tra i monti Catria e Acuto, e si sale alla vetta per sentieri relativamente comodi, tra praterie e lembi di faggeta.

Accesso

a) Dal casello di Ancona Nord-Iesi, si imbocca la superstrada SS76 (direzione Roma) e se ne esce all’uscita di Sassoferrato. Si continua lungo la SP22 superando la Gola di Frasassi e il paese di Genga, per arrivare al vero e proprio centro di Sassoferrato. Si continua lungo la SS360 superando Isola Fossara, quindi si devia a destra per Chiaserna. Qui si imbocca di nuovo a destra la strada (indicazioni per Monte Catria) che, con numerosi tornanti sale alla Sella dell’Infilatoio.
b) Proveniendo dall’Umbria ci si porta a Gubbio, da cui la SS452 conduce a Pontericcioli e Cantiano. Si imbocca quindi la diramazione per Chiaserna, da cui si sale a sinistra verso l’Infilatoio, proseguendo come per la possibilità “a”.
c) Per chi proviene dalla Romagna, si esce al casello di Fano e si segue la SS3 in direzione di Roma fino a Cagli. Qui si esce e si imbocca la SP424 per Pergola, che poco dopo si abbandona per andare a destra verso Frontone. Prima del vero e proprio paese, in località Buonconsiglio, si trova a destra la diramazione per il Monte Catria, che sale ripida fino alla Valpiana, poi diventa sterrata (in buone condizioni) e procede più dolcemente. Superato il Rifugio Cupa delle Cotaline la strada ritorna asfaltata e arriva alla Sella dell’Infilatoio (1368 m).

La Sella dell’Infilatoio è l’ampio valico che separa le due vette gemelle dei monti Acuto e Catria. Nei pressi si trovano due grossi piloni, ciò che resta di due pale eoliche dismesse a causa di continui guasti per via del ghiaccio.

Itinerario

Si imbocca un sentiero segnalato che sale verso est passando accanto al cippo della Madonna degli Scout; attraversato un boschetto si tocca un tornante della strada sterrata per il Rifugio della Vernosa, quindi si continua in dolce salita tra i prati, lasciando a sinistra il segnavia 77 che scende a Fonte Avellana. Poco più avanti si ritorna sulla strada sterrata, che si segue in salita effettuando un ampio curvone ai piedi di una parete rocciosa stratificatasubito oltre si arriva al Rifugio della Vernosa (1503 m).

Il piccolo rifugio in pietra è usualmente chiuso e, al momento della mia ricognizione, sembrava un po’ lasciato andare in rovina. Nelle vicinanze si trova l’omonima fonte.

Si continua dritti e, attraversata una recinzione, si imbocca l’ampio sentiero per la vetta del Catria. Si sale in diagonale attraverso l’ultimo lembo di faggeta, quindi si scavalca il contrafforte nord-est della montagna e si effettua un lungo e faticoso traversone tra erba e rocce affioranti. Superata una piccola croce dedicata a San Pier Damiani (quota 1650 circa), si sbuca sul cupolone sommitale ed appare alla vista la croce di vetta. Il sentiero rimonta un piccolo avvallamento erboso, quindi sale sulla sinistra e raggiunge infine l’ampia cima del Monte Catria (1704 m).

Verso il Rifugio della Vernosa
Verso il Rifugio della Vernosa (1° luglio 2017)
Il Monte Acuto visto dai pressi della Vernosa
Il Monte Acuto visto dai pressi della Vernosa (1° luglio 2017)
Rimontando l'avvallamento erboso verso la croce di vetta
Rimontando l’avvallamento erboso verso la croce di vetta (1° luglio 2017)

Torna a: Gruppo del Monte Catria