MONTE GIOVO – 1991 m

Settore: Appennino Tosco-Emiliano
Gruppo: Crinale del Monte Giovo

Descrizione

Il Monte Giovo (1991 m) sorge lungo lo spartiacque principale dell’Appennino Tosco-Emiliano, ed è la vetta più alta dell’omonimo gruppo montuoso; si tratta di una delle montagne più belle e complete dell’intero Appennino Settentrionale.
Il versante settentrionale è decisamente il più spettacolare: intagliato nella massiccia arenaria Macigno, si presenta con una continua alternanza di orridi, canaloni, pietraie e imponenti pareti di roccia stratificata, per un dislivello totale di quasi 500 metri. Queste pareti si affacciano sulle ampie conche glaciali del Lago Santo e del Lago Baccio, due degli specchi d’acqua più conosciuti di questo tratto di Appennino. La gigantesca bastionata poi continua in direzione sud-ovest, lambendo la Grotta Rosa (1952 m), a tutti gli effetti l’ultima anticima del Monte Giovo, e formando l’esile e impressionante piramide dell’Altaretto (1925 m) e infine il meno appariscente Monte la Porticciola (1903 m).
Il versante marittimo della montagna è invece più dolce, un piano inclinato di erba e detriti che poi perde rapidamente quota verso la valle del Torrente Ania. Molti dei lati della montagna portano le tracce della glaciazione quaternaria: oltre alle testimonianze evidenti, come i suddetti laghetti naturali, c’è anche il grande e maestoso circo dei Campi di Annibale, che incide il versante settentrionale del monte.
L’area sommitale si presenta abbastanza dolce, poichè le arenarie di Monte Modino che la formano sono più tenere rispetto al sottostante Macigno. La montagna culmina con varie gobbe di erba e massi; nonostante il punto più alto sia rappresentato dalla cima nord-ovest, la croce di vetta si trova sull’anticima sud-est, di poco più bassa (1988 m) ma ben visibile dal sottostante Lago Santo. Dalla zona sommitale si osserva un panorama sconfinato: le circostanti vette dell’Appennino Tosco-Emiliano, dai vicini monti Rondinaio e Cimone, ai più distanti monti Cusna e Prato, fino all’Appennino Romagnolo e, se si è fortunati, l’Appennino Ligure orientale; verso sud-ovest si riconosce tutta la catena delle Alpi Apuane, dalla Pania della Croce al Monte Pisanino, con dietro il mare, e dal lato opposto, in fondo alle valli dell’Appennino, compare la Pianura.
​Il toponimo, comune a molti monti e passi dell’Appennino Settentrionale, deriva dal termine latino iugum, con il significato di “giogaia” e quindi di “montagna”. Il toponimo “grotta rosa”, assegnato all’anticima e al versante sud-orientale del Monte Giovo, deriva forse da una maggiore presenza del rododendro in tempi passati.

​Vie d’accesso

I monti Rondinaio (a sinistra) e Giovo dall'Alpe Tre Potenze
I monti Rondinaio (a sinistra) e Giovo dall’Alpe Tre Potenze (16 agosto 2019)

Torna a: Crinale di Monte Giovo