Il Lago dell’Accesa e il parco archeologico

Il Lago dell’Accesa è un lago naturale situato nell’entroterra di Follónica, in una conca tra dolci colline boscose. Merita certamente una visita, sia per la bellezza del lago in sé, sia per la presenza di un’interessante area archeologica situata a pochi passi dalle sue rive.

Il Lago dell'Accesa
Il Lago dell’Accesa

Il Lago dell’Accesa

Il Lago dell’Accesa giace ad una quota di 157 m, si estende per circa 140.000 mq e raggiunge la profondità massima di 38 m. Ha un perimetro sub-ellittico, molto regolare sulle sponde nord-orientali, irregolare sul lato opposto, dove la linea di riva è movimentata dalla presenza di tre piccole baie.
La forma del lago è influenzata dalla sua origine carsica. Lo specchio d’acqua giace infatti in un’uvala, una conca carsica data dall’unione di più doline. Nel caso specifico, le doline sono quattro: una dolina più vasta che forma il corpo principale del lago, e tre doline più piccole che sono la causa delle tre baie sud-occidentali.
Il lago è alimentato da alcuni piccoli fossi che scendono dalle colline circostanti, e da una sorgente ipotermale che sgorga nei pressi della sponda sud-ovest ad una temperatura di circa 20°C. L’emissario è il Fiume Bruna, che fuoriesce dal lago presso la sua estremità orientale. Nelle prime centinaia di metri di corso il fiume segue un canale di drenaggio, realizzato nel ‘700 per abbassare il livello del lago e ricavare terra coltivabile sulle sue sponde.
L’origine del lago è spiegata anche in una leggenda popolare, che curiosamente è molto simile alla leggenda legata al vicino Lago Boracifero. Si narra che originariamente al posto del lago si estendesse una piana coltivata assai fertile. Durante la festa di Sant’Anna del 1218, il raccolto prometteva così bene che i contadini decisero di non santificare la festa, continuando a lavorare. A mezzogiorno arrivò il giudizio divino: il cielo si rannuvolò, la terra sprofondò inghiottendo contadini e bestiame, lingue di fuoco eruttarono verso il cielo e si formò il lago. Secondo la stessa leggenda, il toponimo del lago deriverebbe dal fatto che ogni 26 luglio le fiamme ardano sul fondo del lago, causando bagliori rossastri nelle acque.

Scorcio della costa sud-occidentale
Scorcio della costa sud-occidentale

L’area archeologica

La frequentazione del Lago dell’Accesa iniziò già nel IX secolo a.C., in epoca Villanoviana, per via della presenza in zona di abbondanti giacimenti metalliferi: nelle località di Serrabottini e Fenice Capanne si potevano estrarre zinco, argento, piombo, ferro e, in minime quantità, anche oro.
Gli insediamenti si svilupparono sulla collina di Macchia al Monte, che chiude a est la conca del lago, e furono abitati per diversi secoli, attraverso l’epoca Etrusca, fino almeno al VI secolo a.C. Probabilmente era dipendente dalla città di Vetulonia, situata alcuni chilometri più a sud.
Le campagne di scavi archeologici hanno portato alla luce cinque “quartieri”, indicati con le lettere da A a E, e diverse necropoli, spesso separate dai quartieri stessi. I quartieri C e A sono i più vicini al lago, e per questo più facilmente accessibili. Visitandoli, si possono osservare le fondamenta di capanne ed edifici, e i resti di numerose tombe. I reperti ritrovati nel corso delle campagne di scavi sono conservati al Museo Archeologico di Massa Marittima.

Particolare del Quartiere C
Particolare del Quartiere C

Accesso

a) Per chi proviene da Pisa, si esce dalla superstrada SS1 a Follónica Est, quindi si imbocca la SR439 in direzione di Massa Marittima. Prima di giungervi, si prende a destra la diramazione per Valpiana, quindi si gira ancora due volte a destra per seguire la Strada Provinciale Valpiana. Al bivio successivo si va a destra: si attraversa la conca dove giace il lago fino alla località la Pesta. Qui si imbocca a destra la breve sterrata pianeggiante che porta al parcheggio nei pressi del lago.
b) Arrivando da Grosseto, conviene uscire dalla superstrada SS1 a Gavorrano Scalo e svoltare a destra verso Ribolla. Dopo pochi minuti si prende a sinistra la diramazione per Massa Marittima e il Lago dell’Accesa; giunti in località la Pesta, si gira ancora a sinistra sulla breve strada sterrata che conduce ai parcheggi sul lago.

Dal pratone-parcheggio si prosegue a piedi, superando il ponticello sul Fiume Bruna e giungendo ad un secondo spiazzo. Da qui, sulla destra, si diparte la diramazione che porta sul lago: è possibile costeggiarlo da un lato o dall’altro per varie centinaia di metri. Effettuare il periplo tenendosi sulle sponde non è possibile, a causa della vasta area paludosa che borda il lago sul lato ovest.

Se dal secondo spiazzo invece si prosegue dritti, si entra nel parco archeologico. Il Quartiere C è il più vicino di tutti, e lo si incontra procedendo sempre dritti fino a notarne l’ampia radura lievemente a sinistra.
Poco prima del Quartiere C, sulla sinistra si dipartono alcune piste sterrate. Si imbocca quella più a sinistra di tutte, che taglia in direzione nord-est nel bosco. Dopo un centinaio di metri si prende a destra una diramazione che sale in breve al Quartiere A.

Particolare del Quartiere A
Particolare del Quartiere A

Torna a: Colline Metallifere