Lago Boracifero

Il Lago Boracifero, in passato conosciuto anche come Lago di Vecchienne, è un lago naturale situato nella valle del Fiume Cornia, all’interno del comune di Monterotondo Marittimo. Giace in una conca a circa 200 m di quota ed è poco profondo; nella sua forma attuale, dovuta a pesanti modifiche da parte dell’uomo, è diviso in due bacini, che coprono un’estensione totale di circa 55.000 mq.
Entrambi i bacini sono in parte occupati da piante palustri e canneti. Tutta l’area circostante è caratterizzata da evidentissime manifestazioni geotermiche, oggi utilizzate per la produzione di energia elettrica.

Crepuscolo al Lago Boracifero, con un soffione sullo sfondo
Crepuscolo al Lago Boracifero, con un soffione sullo sfondo (29 ottobre 2022)

La formazione del lago

Il lago si è formato nella seconda metà del XIII secolo a seguito di un’eruzione freatomagmatica, descritta con dovizia di particolari da Restoro d’Arezzo nella sua opera La composizione del mondo, datata 1282. Lo scrittore racconta di uno sprofondamento avvenuto a seguito di un terremoto; la conca si riempì di acque bollenti, e vi si produsse un’eruzione gassosa, come un enorme geyser, dell’altezza di 20 metri. L’eruzione proseguì eiettando pietre e massi per i due giorni seguenti nel raggio di circa 3 km, ed emettendo una grande quantità di ceneri rosse che si depositarono in un raggio di circa 150 km.
Nelle leggende popolari, l’eruzione freatomagmatica del Lago Boracifero andò gradualmente a confondersi e mescolarsi con i terremoti che interessarono la Toscana nel 1320. Narrano le leggende che, durante la festività della Madonna della Neve del 5 agosto 1320, i contadini del luogo, bramosi di guadagni, non presero parte alle cerimonie religiose e si dedicarono al lavoro dei campi.
Durante il giorno una vecchia mendicante chiese loro l’elemosina e li invitò ad osservare la festività. I contadini la cacciarono via con sdegno e scherno. Presto arrivò la punizione divina: dopo un forte terremoto, i campi sprofondarono e l’area venne invasa da acque ribollenti, formando il Lago Boracifero.

Un lagone di acqua termale presso le sponde del Lago Boracifero
Un lagone di acqua termale presso le sponde del Lago Boracifero (29 ottobre 2022)

Lo sfruttamento industriale

Lo sfruttamento del Lago Boracifero e degli adiacenti soffioni ebbe inizio nell’Ottocento. Gli imprenditori e rivali François Jacques de Larderel e Enrico Durval avviarono alcuni impianti per la produzione di acido borico e borace. In questo periodo accanto al lago iniziò a svilupparsi l’omonimo villaggio, dove risiedevano gli operai. Le ditte vennero unificate all’inizio del XX secolo sotto la direzione della Società Boracifera di Larderello.
Il lago venne modificato pesantemente per venire incontro alle esigenze di produzione dell’acido borico. I fossi che lo alimentavano vennero deviati, per aumentare la concentrazione di acido nelle acque del lago. In seguito, il lago venne diviso in due bacini, per isolare l’area in cui avvenivano le manifestazioni geotermiche: in questa porzione, l’acqua arrivò alla temperatura di 80°C.
Con il passare degli anni, la produzione di borace dalle acque del lago venne gradualmente dismessa. Già negli anni ’30 tutto il fluido boracifero utilizzato nelle industrie locali proveniva dall’adiacente area geotermica dei Lagoni Rossi. Il Lago Boracifero, ormai inutilizzato, venne in parte riempito per ricavare nuovi spazi edificabili.
Infine, a partire dal 1914, le manifestazioni geotermiche dell’area sono state sfruttate per la produzione di energia elettrica. Ad oggi, il villaggio del Lago Boracifero ospita il centro di coordinamento dell’ENEL di tutte le centrali geotermiche del circondario.

La strada che costeggia il Lago Boracifero
La strada che costeggia il Lago Boracifero (29 ottobre 2022)

Accesso

Si esce dalla superstrada SS1 a Venturina e si prende la SR398 che porta a Suvereto. Seguendo sempre la strada principale, si prosegue in direzione di Monterotondo Marittimo. Si risale l’ampia valle del Fiume Cornia fino a che, sulla sinistra, si imbocca la breve deviazione che porta alla frazione Lago Boracifero (206 m). Qui si trova un trivio: si gira a destra, poi, poche decine di metri dopo, presso il cartello che indica l’uscita dalla frazione, si prende a sinistra la stradina (priva di indicazioni) che porta sulle sponde del lago e all’adiacente centrale geotermica.

Scorcio del lago
Scorcio del lago (29 ottobre 2022)

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