San Carlo di Cese – Punta del Corno – Monte Penello

Caratteristiche

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 800 m circa
Dislivello in discesa: 150 m circa
Tempo: 2.20 – 2.50 ore
Ultima ricognizione: Maggio 2014

Itinerario molto suggestivo e interessante, che sale al Monte Penello dal versante est. Dapprima si risale il vallone del Rio Gandolfi, poi si scavalca l’aereo spuntone roccioso della Punta del Corno. Il primo tratto del percorso è in comune con il sentiero naturalistico EC2, realizzato dal progetto “ecologia in città”.

Accesso

a) In treno fino alla stazione di Genova Pegli. A piedi si segue via Ignazio Pallavicini, che poi cambia il nome in via Parma; si gira a destra in via Piandilucco e si giunge in piazza Mario Rapisardi. Qui si prende l’autobus n. 71 e si scende alla fermata San Carlo di Cese 6, poco a valle rispetto all’omonimo centro abitato.
b) In automobile si scende al casello di Pegli, da cui si va a destra in direzione ovest. Poco dopo il ponte sul Torrente Varenna si devia a destra sulla strada che ne risale la valle. Si superano Granara e Carpenara. Circa 1 km dopo quest’ultima la strada attraversa il Varenna su un ponte e si addentra in una valletta secondaria, per poi risbucare in quella principale in corrispondenza di una curva (ci sono un cartello e un cassonetto della spazzatura sulla sinistra, mentre poco più avanti c’è una villetta). Qui, presso la fermata dell’autobus San Carlo di Cese 6, si parcheggia (quota 269).

​Itinerario

L’itinerario è stato segnalato dalla FIE con una X rossa. Si imbocca un sentiero che scende ripido con alcuni tornanti; si guada il Torrente Varenna (impraticabile in caso di acqua alta), poi si attraversa il Rio Gandolfi su una malferma passerella di legno. Si risale nel bosco con alcune svolte, raggiungendo il ripiano erboso dove si trova la Casa del Rombo (276 m). Il sentiero continua in piano fino ad un bivio, dove si scende a destra portandosi nuovamente sul Rio Gandolfi, che si guada sfruttando i massi affioranti. Si riprende a salire ripidamente tra gli alberi, per poi piegare a sinistra e raggiungere nuovamente il torrente con un lungo traverso in piano. Guadato il rio, si sale sull’altro versante fino alla piccola radura dove sorge la Casa Ravezza (344 m).

Poche decine di metri prima della cascina, si trova un segnale che indica una fonte. Da qui un sentierino scende a destra fino al Rio Gandolfi, raggiungendolo presso un pittoresco laghetto con cascata.

Si contorna a sinistra la radura e si prosegue in salita lungo un versante su cui i pini iniziano a prendere il sopravvento sulle latifoglie. Dopo un po’ il sentiero si spiana e arriva nuovamente al Rio Gandolfi.

Risalendo il torrente per poche decine di metri si può raggiungere la spettacolare Cascata a-Terrunna, formata da due salti d’acqua per un totale di una ventina di metri di altezza. Tra i due salti si trova una piccola e profonda “marmitta”, una pozza scavata dall’azione erosiva dell’acqua che precipita dall’alto.

Si riattraversa il torrente e si prosegue ripidi tra pini e arbusti con strette svolte e brevi tornanti; poi, piegando a sinistra, si raggiunge un gruppetto di case diroccate, dove terminano i segnavia del percorso EC2 (quota 456). Il sentiero segnalato con la X rossa sale dolcemente uscendo dal bosco ed entrando nella selvaggia parte superiore del vallone del Rio Gandolfi, con la Punta del Corno in alto a sinistra. Si costeggia il torrente, che scorre tra massi e detriti, poi lo si guada per l’ultima volta (quota 509); si prende quindi un ripido sentiero che sorpassa un piccolo affluente e sale ripido in diagonale verso destra.
Scavalcato un contrafforte, si scende brevemente e poco dopo si raggiunge un metanodotto in corrispondenza di un costone. Si piega a destra risalendo il costone: i segnavia dapprima seguono il metanodotto, poi lo abbandonano per tenersi poco a destra sul filo di cresta. Il piccolo sentiero supera alcuni dossi rocciosi, poi scende brevemente sul versante nord della cresta e, superata una balza di roccia, arriva alla base della Punta del Corno. Si risale un ripido canalino, quindi, per le ultime balzette rocciose, si arriva sull’aerea vetta della Punta del Corno (849 m).

È un esile ed evidente spuntone roccioso che emerge sulla cresta est del Monte Penello, tra le valli del Rio Gandolfi (a nord) e Rio Gambaro (a sud). Sulla vetta si trova una piccola croce.

Si scende facilmente alla selletta a monte, dove si incontra nuovamente il metanodotto. Lo si trascura e si prosegue a destra lungo il sentiero segnalato, che sale tra erba e rocce. Scavalcata una gobba si raggiunge l’ampio altopiano sommitale a sud-est del Monte Penello, ben riconoscibile per la presenza di un piccolo rifugio presso la vetta. Attraversando l’altopiano si perviene ad un crocevia: si sale a destra lungo un sentierino che passa accanto al Bivacco Bellani e raggiunge l’ampia cima del Monte Penello (995 m).

Casa Ravezza
Casa Ravezza (3 maggio 2008)
La Cascata a-Terrunna
La Cascata a-Terrunna (marzo 2009)
Verso la vetta di Punta del Corno
Verso la vetta di Punta del Corno (24 maggio 2014)
Attraversando i pianori sommitali verso il Monte Penello
Attraversando i pianori sommitali verso il Monte Penello (3 maggio 2008)

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