Ponte del Medico – Cascata del Pisciai – Rifugio Migliorero
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 530 m
Tempo: 1.30 – 1.45 ore
Ultima ricognizione: Luglio 2023
Possibili ascensioni e traversate dal Rifugio Migliorero: Becco Alto d’Ischiatór.
Rimontando il tratto inferiore del Vallone dell’Ischiatór, si raggiunge il Rifugio Migliorero. Ci sono due possibilità: si può percorrere la strada sterrata di servizio, con numerose scorciatoie, oppure un più suggestivo sentiero che sale tra prati e boschetti. A metà strada si incontra la bella Cascata del Pisciai.
Accesso
Da Cuneo si sale a Borgo San Dalmazzo, da cui si seguono le indicazioni per la Valle Stura. Si superano i paesi di Demonte e Vinádio, poi si imbocca a sinistra la diramazione per Bagni di Vinádio. Qui si svolta a destra salendo a Besmorello, quindi si prosegue lungo la stretta rotabile che entra nel Vallone dell’Ischiatór. Subito oltre il Ponte del Medico (1564 m), la strada diventa sterrata, e si trova lo spiazzo in cui parcheggiare.
Altri spiazzi sono presenti poco più in alto. La strada sterrata è percorribile fino a quota 1630 circa, poi è chiusa al traffico. Se si parcheggia a quota 1630 si è però obbligati a seguire la più monotona variante “a” del percorso.
Itinerario
Si continua a piedi lungo la sterrata fino al primo tornante, dove si prosegue dritti lungo il sentiero segnalato per il Rifugio Migliorero. Il sentiero percorre il versante sinistro idrografico del Vallone dell’Ischiatór tra boschetti e radure, fino ad un bivio. Qui si hanno due possibilità.
a) Si gira a destra (indicazione per “strada”) e si sale in breve alla sterrata. Si percorre la strada per alcune decine di metri, poi si imbocca a destra un sentiero che ne taglia due tornanti. Presso un tornante della sterrata, in vista della Cascata del Pisciai, si lascia a sinistra una diramazione (quota 1800 circa).
Si tratta della “Variante Whymper”, così nominata in onore del cavallo che la percorreva per portare i viveri al Rifugio Migliorero. La variante scende brevemente, attraversa il Torrente dell’Ischiatór a valle della cascata e, subito oltre, si congiunge con il sentiero della variante “b”.
Si continua dritti lungo il sentiero che taglia i tornanti della sterrata. Più in alto si segue la stradina verso sinistra, e si sbuca in un bellissimo pianoro ondulato, con vasti pascoli e macchie di larici. La sterrata attraversa il Torrente dell’Ischiatór su un ponticello. Subito dopo la si abbandona per prendere a destra un sentiero che costeggia il corso d’acqua. Procedendo in dolcissima salita tra i prati, si ritrova la sterrata a quota 1950 circa, e con essa il percorso della variante “b”.
b) Si va a sinistra, su un sentiero che attraversa il Torrente dell’Ischiatór (passerella in legno), poi si innalza sul fianco destro idrografico del vallone con alcuni tornanti, tra boschetti e radure invase dagli arbusti. Gradualmente, il sentiero obliqua a destra, dirigendosi verso il fondo del vallone. Attraversato un rio, si giunge di fronte alla spettacolare Cascata del Pisciai (1800 m circa), dove si riceve da destra il sentiero della “variante Whymper”.
Si lascia a destra la cascata e ci si innalza con alcuni tornanti in un valloncello laterale. Più in alto si traversa a destra, con bel panorama sul tratto inferiore del vallone e sui tornanti della strada sterrata di servizio al Rifugio Migliorero. Varcata una soglia, si sbuca all’inizio del vasto ripiano pascolivo che caratterizza il tratto mediano del Vallone dell’Ischiatór. Subito oltre, si incontra la sterrata e la si segue verso sinistra, passando a fianco del Gias Ischiatór (1930 m) e proseguendo in dolcissima salita tra prati e boschetti di larici. Ad un bivio si va a destra, e, poco dopo, si incontra il sentiero della variante “a”.
La sterrata attraversa il torrente su un ponticello, poi prosegue in salita sul fianco sinistro idrografico del vallone; davanti a noi è ormai ben visibile il dosso su cui sorge il Rifugio Migliorero. Poco più in alto si lascia a sinistra la stradina per continuare dritti su un ampio sentiero. Attraversato per l’ultima volta il torrente, si ritrova la sterrata e la si segue verso destra. In breve si entra nella conca dei Laghi Inferiori dell’Ischiatór; lasciandoli in basso a destra, la sterrata effettua un’ampia curva a sinistra (scorciatoie) e sale al Rifugio Migliorero (2094 m).
Il grande edificio fu costruito nel 1934 come albergo alpino, ma poi venne severamente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale e quindi abbandonato. Negli anni ’60 il rifugio venne ripristinato dalla Provincia di Cuneo, per poi passare sotto la gestione del CAI di Fossano. Attualmente, il rifugio è aperto durante il periodo estivo. È dotato di 88 posti letto, cucina, acqua corrente, illuminazione e servizi igienici. Nei periodi di apertura, il rifugio è gestito con servizio di bar, mentre pranzi e cene sono disponibili solo per chi effettua trekking lunghi. È poi presente un locale invernale sempre aperto dotato di 6 posti letto.
Nella conca a sud-ovest del rifugio si trovano i due Laghi Inferiori dell’Ischiatór. Curiosamente, su molti libri e carte, viene citato un unico “Lago Inferiore”. In realtà i due laghi sono ben distinti, collegati da un breve torrentello che supera un dislivello di poco inferiore al metro. Il più grande dei due laghi si estende per circa 12700 mq, è poco profondo e in parte paludoso. A monte si riconosce una vasta area interrata dai detriti trasportati dall’immissario. Il secondo lago è più piccolo (6700 mq) ma è più profondo, con acque limpide e una caratteristica forma a mezzaluna.
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