Rifugio Migliorero – Passo di Laris – Becco Alto d’Ischiatór
Caratteristiche
Difficoltà: EE
Dislivello in salita: 970 m circa
Dislivello in discesa: 70 m circa
Tempo: 3 – 3.30 ore
Ultima ricognizione: Luglio 2023
La via normale al Becco Alto d’Ischiatór è una delle più frequentate normali della Valle Stura di Demonte. Si sale inizialmente lungo il Vallone dell’Ischiatór, poi si gira a destra salendo all’angusto intaglio del Passo di Laris. Da qui inizia la parte più difficoltosa, prima attraverso una conca spesso ingombra di neve, poi per facili rocce fino alla vetta. Ad inizio stagione (a volte fino a luglio), il nevaio dopo il Passo di Laris richiede piccozza e ramponi.
Accesso
A piedi dal Ponte del Medico fino al Rifugio Migliorero.
Itinerario
Dal Rifugio Migliorero (2094 m) si scende verso sud-ovest lungo la stradina di accesso, quindi si imbocca a sinistra il sentiero che guada il torrente tra i due Laghi Inferiori dell’Ischiatór (2064 m).
Curiosamente, su molti libri e carte, viene citato un unico “Lago Inferiore”. In realtà i due laghi sono ben distinti, collegati da un breve torrentello che supera un dislivello di poco inferiore al metro. Il più grande dei due laghi si estende per circa 12700 mq, è poco profondo e in parte paludoso. A monte si riconosce una vasta area interrata dai detriti trasportati dall’immissario. Il secondo lago è più piccolo (6700 mq) ma è più profondo, con acque limpide e una caratteristica forma a mezzaluna.
Costeggiando le aree paludose al margine del più grande dei due laghi, si giunge ad un bivio. Trascurando il sentiero per il Passo di Laroussa, si gira a destra e ci si addentra nella parte superiore del Vallone dell’Ischiatór. Il sentiero si innalza con regolari tornanti tra erba e detriti, tenendosi sul versante sinistro idrografico del vallone; voltandosi indietro si ha una bellissima vista sui Laghi Inferiori e sul Rifugio Migliorero. Poco prima di raggiungere l’evidente soglia della conca dei Laghi di Mezzo, si trova un bivio (2310 m).
Proseguendo a sinistra, si sale in circa 10 minuti ai Laghi di Mezzo dell’Ischiatór (2383 m). Il sentiero poi prosegue alla volta del Lago Superiore e del Passo d’Ischiatór.
Seguendo le indicazioni per il Becco Alto d’Ischiatór, si svolta a destra e si effettuano altri tornanti. Il sentiero percorre una sorta di cengia diagonale al di sopra di una balza rocciosa, poi sbuca su un costone, da cui compaiono alla vista i Laghi di Mezzo dell’Ischiatór. Si piega a destra e si rimonta il costone, fino a che questo non si perde nel versante sovrastante. Lasciata a sinistra una mulattiera ex-militare ormai abbandonata, il sentiero segnalato si innalza per ripide chine di erba e pietrame. In ultimo, ci si inoltra nel ripido canalone erboso, chiuso tra verticali torrioni, che fa capo al Passo di Laris (2742 m).
Si tratta di uno stretto intaglio roccioso, posto tra il Becco Alto d’Ischiatór e il Becco Alto di Rostagno, che da qui assume un aspetto particolarmente ardito.
Attraversato l’intaglio, si entra nella conca nota come Gola di Laris, occupata da un nevaio perenne. Si scende con alcune svolte tra grandi massi, poi si piega a sinistra, contornando la conca. Si passa sotto ad una balza rocciosa dove si trova una lapide; in questo tratto i nevai resistono in genere fino a stagione inoltrata. Un ripido traverso su ghiaietto conduce su terreno più comodo, con erba e roccette. Giunti sotto alla cresta che delimita la Gola di Laris, si piega a sinistra: i segnavia rimontano la sovrastante balza rocciosa, seguendo una sorta di cengia che sale da destra a sinistra.
Procedendo per tracce e facili rocce, si giunge ad un bivio: la diramazione di destra è più ripida e diretta, mentre quella a sinistra è più dolce. I due rami si ricongiungono poco più in alto, presso un ripiano (quota 2900 circa) ai piedi del cono sommitale della montagna. Si attraversa il ripiano, quindi si attacca il versante terminale. Dapprima si segue un sentierino che sale a tornanti, poi si passa accanto ad un rudere. Per le ultime facili rocce – anche qui la traccia si sdoppia, e la variante di destra è più comoda – si guadagna la vetta del Becco Alto d’Ischiatór (2996 m).
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