Livigno – Passo di Valle Alpisella – Sorgenti dell’Adda – Passo di Fraele
Caratteristiche
Difficoltà: T/E
Dislivello in salita: 480 m circa
Dislivello in discesa: 340 m circa
Tempo: 4 – 4.30 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2015
Traversata abbastanza lunga ma molto facile, lungo strade sterrate e buoni sentieri che percorrono la selvaggia Valle Alpisella, dove si trovano alcuni bei laghetti circondati da pareti dolomitiche e le sorgenti del Fiume Adda. Dal Passo di Fraele, attraverso alcune corriere, ci si può portare a Bormio, da dove, con l’autolinea di servizio, si ritorna a Livigno.
Accesso
a) Da Tirano o St. Moritz si percorre la strada del Passo del Bernina, poi si prende la diramazione che sale alla Fòrcola di Livigno e scende al paese. Giunti in fondo al centro abitato si devia a destra e si raggiunge la latteria.
b) Da Bormio si scavalcano il Passo del Foscagno e il Passo d’Èira, poi si scende a Livigno. In fondo al paese si devia a destra e si raggiunge la latteria (1807 m).
Itinerario
Si imbocca un’ampia strada sterrata chiusa al traffico che si dirige verso nord in piano (cartelli indicatori) e presto entra nel bosco di larici. Si lascia a destra il sentiero per la Parè e si prosegue sempre in piano, costeggiando il Lago del Gallo. Dopo circa 2,5 km di strada si lascia a destra il sentiero segnalato per Trepalle di Livigno, si attraversa il Canale Torto sul Ponte delle Capre e in breve si sale al Ristoro Val Alpisella (1813 m).
Il ristoro è solitamente molto frequentato, ed è gestito dalla famiglia Galli (per informazioni tel. 335.5262828).
Lasciando a sinistra il ristoro, si prosegue su una stradetta sterrata che sale con alcuni tornanti tra larici e pini mughi, poi taglia in piano, alta sulla selvaggia valletta inferiore del Canale Torto. Lasciata a destra una seconda diramazione per Trepalle, la stradina entra nella Valle Alpisella, che all’inizio si presenta abbastanza stretta ed inforrata. Si attraversa il torrente che la percorre su un ponticello di legno, poi si risale il boscoso versante opposto con alcuni lunghi tornanti. Un traversone verso est porta infine fuori dal bosco; la valle si presenta ora ampia e prevalentemente erbosa, chiusa a nord dalle imponenti pareti dolomitiche del Pizzo del Ferro, e a sud dalla catena che culmina con la grande piramide del Monte Pettini. Una dolce salita per prati porta quindi alla bella conca dove giace il Lago dell’Alpisella (2268 m).
Il laghetto, esteso per circa 6400 mq e profondo non più di 2-3 m al centro, si estende in una bella conca tra dolci dossi erbosi. Le rive sono caratterizzate da una fitta vegetazione palustre, in cui vivono rane e tritoni.
La stradetta sale ancora in diagonale, contornando dall’alto il lago sul versante che lo domina a sud, e guida in breve al Passo di Valle Alpisella (2287 m).
Il passo costituisce il punto più alto della Valle Alpisella, dove si passa dal bacino idrografico dell’Inn (Mar Nero) al bacino idrografico dell’Adda (Mar Adriatico). Il toponimo “alpisella” è un’italianizzazione del dialettale alpesgéla, che significa all’incirca “pascolo freddo”.
Si prosegue in lieve discesa sul lato opposto, tra i prati del versante destro e i giganteschi ghiaioni che scendono dal Pizzo del Ferro, fino ad una conca dove si trova un piccolo lago senza nome dalle acque limpide. La sterrata costeggia una pozza temporanea ed un secondo laghetto senza nome, poi giunge ad un bivio (quota 2229).
Continuando a seguire la sterrata, che scende sul lato destro idrografico del vallone, si arriva comunque al Lago di San Giacomo di Fraele. Qui si descrive il sentiero che scende sul lato sinistro idrografico, più interessante se non altro perché passa dalle Sorgenti dell’Adda.
Si abbandona la sterrata imboccando a sinistra un comodo sentiero che scende tra i ghiaioni che provengono dal Pizzo del Ferro. Attraversate due macchie di minuscoli pini mughi, una brevissima deviazione a destra porta alle Sorgenti dell’Adda (2122 m).
Un ruscelletto sgorga direttamente dal detrito ai piedi dei versanti del Pizzo del Ferro, e scorre rapidamente verso il vicino Lago di San Giacomo. La sorgente è stata in parte convogliata in un tubetto metallico per permettere di bere agli escursionisti.
Il sentiero prosegue parallelamente all’Adda, scendendo in diagonale tra macchie di pini mughi e radure, attraversando alcune piccole lingue di ghiaioni che vengono giù dal versante sovrastante. Si perde quota poi con vari tornanti nel bosco misto di conifere, e si raggiunge l’ampia sterrata che costeggia il Lago di San Giacomo. Seguendola verso sinistra, in pochi minuti di percorso pressochè pianeggiante, si raggiunge il Passo di Fraele (1952 m).
Ampia sella boscosa, sede di un antico ghiacciaio, che separa nettamente il massiccio del Monte Cassa del Ferro da quello del Piz Murtarol. Il passo si trova sullo spartiacque tra il Mare Adriatico (bacino del Po) e il Mar Nero (bacino del Danubio), ed era attraversato da un’antichissima via di comunicazione, che saliva da Valdidentro attraverso il Passo delle Scale, per poi deviare in Val Mora e raggiungere Mustair.
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