Campiglia – Caletta di Albana – Spiaggia del Pérsico – Spiaggia di Navone – Campiglia
Caratteristiche
Difficoltà: EE
Dislivello in salita: 530 m circa
Tempo: 3.45 – 4.15 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Aprile 2018
Bellissimo percorso ad anello che permette di toccare tutte le località marinare dei Tramonti di Campiglia, sicuramente tra i luoghi più spettacolari dell’intera costa di Tramonti. Il percorso non presenta difficoltà particolari, se non l’ovvia fatica per risalire le ripidissime e irregolari scalinate della zona (specialmente quella del Navone, non segnalata e un po’ “lasciata andare”). L’unico tratto che necessita di un po’ di esperienza è la traversata tra le spiagge del Pérsico e del Navone, che si svolge lungo una scogliera di massi enormi. Niente di difficile, ma comunque bisogna trovarsi da soli i passaggi più comodi.
Se si volesse evitare il tratto di scogliera si può seguire la Via der Prédao, un sentiero a mezza costa che collega l’abitato del Pérsico con la scalinata di Navone; questa variante comunque comporta un aggiunta di altri 150 metri di dislivello in salita, oltre che un passaggio un po’ scomodo per superare un ghiaione instabile.
Accesso
a) In treno fino a La Spezia, quindi con l’autobus n. 20 fino a Campiglia.
b) Si dall’autostrada a La Spezia e si continua lungo la superstrada che conduce alla città. Si attraversa il centro cittadino, quindi si prosegue in direzione di Portovenere fino alla località Acquasanta, dove si svolta a destra lungo la diramazione che sale a Campiglia. Si parcheggia in un grande spiazzo sterrato sulla sinistra (389 m), poco prima di arrivare al paese.
Itinerario
Si continua lungo la strada asfaltata che in poche centinaia di metri conduce alla panoramica piazza davanti alla chiesa di Santa Caterina, dove ci si affaccia sul mare (399 m). Pochi metri più avanti si trova un importante crocevia di percorsi segnalati; si svolta decisamente a sinistra seguendo il segnavia 528 e imboccando via Tramonti di Campiglia, bella mulattiera scalinata. La scalinata taglia in diagonale verso sud-est con pendenza moderata, tagliando tra orti, muretti a secco e casette isolate.
Si lascia a destra una prima diramazione, che taglia a mezza costa verso Schiara, e si passa poche decine di metri sopra alle case di Chioso. Poco dopo (quota 275) si diparte a destra la via scalinata per il Navone, che seguiremo al ritorno in salita. Si continua lungo la via principale segnalata, che transita sotto ad una parete rocciosa e inizia a scendere più ripidamente, verso l’ormai visibile gruppetto di case del Pérsico. A quota 155 si trova un bivio dove la scalinata principale gira a sinistra.
La diramazione di destra è la già citata Via der Prédao, sentiero di mezza costa che collega le case del Pérsico con le Case Cimo. La mulattiera procede in orizzontale con brevi saliscendi e percorso comodo; fa eccezione l’attraversamento di un ghiaione, che negli ultimi metri è un po’ instabile e richiede attenzione.
Si prosegue lungo la scalinata principale che presto giunge alle case del Pérsico. Si attraversa il minuscolo paesino e, subito a valle delle ultime case, si trova una curva a gomito verso destra (quota 106). Qui si diparte a sinistra la deviazione per Albana (minuscola freccia nera sbiadita su un masso a terra), che percorre il bordo di un terrazzamento in direzione est, poi segue un piccolo sentiero che taglia in piano. Si riceve da sinistra una mulattiera scalinata, che si segue in ripida discesa.
Lasciata a destra la scalinata, che si infrasca verso la scogliera del Pérsico, si ritrova il sentierino a mezza costa, che taglia tra rocce, arbusti e boschetti con qualche tratto esile. Si arriva così alle poche case di Albana (60 m circa), che si contornano sulla sinistra per sbucare su un ampio pendio detritico in parte colonizzato da arbusti che dà direttamente sul mare. Il sentierino attraversa il pendio (corda come corrimano nell’unico tratto ripido), quindi guada il Fosso di Albana con un passaggio scomodo. In breve si arriva sulla scogliera che precede l’incantevole Caletta di Albana.
Tra le località a mare di Tramonti, Albana è forse la più scenografica e spettacolare. Accanto allo scalo, posto sulla scogliera, si trova una minuscola spiaggetta di grandi ciottoli, proprio alla base di una parete rocciosa rossastra in cui gli strati sono piegati in modo contorto. Subito a ovest si ha un panorama spettacolare sulle enormi falesie del Monte Castellana, del Muzzerone, della Palmaria e del Tino: il tratto più selvaggio e inaccessibile di questa parte di costa ligure. Si consiglia di non fermarsi a lungo sulla spiaggetta, in quanto la parete sovrastante scarica piccoli frammenti rocciosi; se si vuole sostare per un bagno conviene mettersi sulla scogliera accanto allo scalo, da cui comunque l’accesso a mare è molto comodo.
Si ritorna al bivio di quota 106 subito a valle del Pérsico; si riprende quindi il percorso segnalato lungo la scalinata principale, che scende verso nord-ovest tra grandi ghiaioni di arenaria. Giunta sul versante a picco sulla spiaggia (zona continuamente soggetta a frane), la scalinata recentemente risistemata si sposta a sinistra e scende le ultime ripidissime svolte con una corda a fare da corrimano. Si approda così alla Spiaggia del Pérsico.
Lo spiaggione è lungo e stretto, costituito da grandi ciottoli biancastri. Dall’acqua a pochi metri dalla costa emergono enormi scogli franati dalle scarpate sovrastanti, detti localmente “le Quattro Rocche”.
Si percorre tutto lo spiaggione verso destra (nord-ovest), quindi si continua lungo la scogliera di enormi massi che caratterizza il successivo tratto di costa. Non ci sono particolari difficoltà, ma bisogna saper scegliere il percorso migliore, a tratti mettendo un po’ le mani per terra. Si passa una prima spiaggia di grandi ciottoli e si attraversa un altro tratto di scogli, giungendo infine alla solitaria Spiaggia di Navone.
Ben riconoscibile per la presenza di un cartellone giallo che indica di stare attenti alle frane, la Spiaggia di Navone è bellissima e poco frequentata. A poca distanza, appollaiato su uno sperone roccioso, si trova lo Scalo di Schiara, irraggiungibile direttamente dal Navone, e sovrastato dall’omonimo paesino.
Dalla spiaggia si torna indietro per alcune decine di metri, fino al punto in cui, circa venti metri sopra, si nota un box prefabbricato verdastro. Si risalgono gli scogli fino alla base del pendio, quindi, spostandosi poco a destra rispetto alla verticale del box, si trova l’imbocco di un sentierino (ci vuole un po’ di pazienza: finchè non lo si imbocca non lo si vede). Il sentierino sale con un tornante fino al box in lamiera, quindi porta all’imbocco della scalinata di Navone, che si trova presso un secondo box poco più in alto. Si risale quindi la ripidissima scalinata, stretta e semi-nascosta tra arbusti, boscaglia e pietraie, ma che comunque non dà problemi di orientamento.
Prendendo velocemente quota si sorpassano le Case Cimo (132 m), presso cui si lascia a destra la pianeggiante Via der Prédao, quindi si prosegue in faticosa salita fino alle bellissime case del Chioso (253 m). Da qui la scalinata prosegue per un ultimo tratto tra gli arbusti e le terrazze, poi si congiunge con la via segnalata che collega Campiglia al Pérsico presso il bivio di quota 275. Da qui si gira a sinistra e, seguendo il percorso dell’andata, si ritorna a Campiglia.
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