Chiappa (La Spezia) – Strà – Sarbia – Parco delle Mura – Via Vittorio Veneto (La Spezia)

Caratteristiche

Difficoltà: T
Dislivello in salita: 250 m circa
Dislivello in discesa: 290 m circa
Tempo: 1.45 – 2.15 ore
Ultima ricognizione: Maggio 2023

Si tratta di un percorso “cittadino”, che si snoda sulle basse colline che circondano il centro della Spezia. L’escursione è molto piacevole, varia e panoramica, tra antiche borgate, belle mulattiere, lembi di bosco e le suggestive Mura Ottocentesche della città.

Accesso

In treno fino alla stazione di La Spezia Centrale, poi con l’autobus n. 3 fino al capolinea nel quartiere di Chiappa (50 m).

Itinerario

Dal capolinea dell’autobus si ritorna indietro brevemente lungo la strada principale, quindi si imbocca a sinistra una breve scalinata (cartello in legno indicante il “Salto del Gatto”, segnavia 223). Si va a destra su asfalto, poi, al suo termine, si imbocca a sinistra la bella mulattiera che sale dolcemente. Piegando ancora a sinistra, si percorre un archivolto tra le case di Fornello (65 m), poi si sale più decisamente tra edifici più moderni. Si incrociano due strade asfaltate, quindi si giunge sulla spalla dove sorge Guercedo (110 m). Il viottolo attraversa il borgo passando per suggestivi archivolti, poi esce all’aperto su un costone pianeggiante, tra coltivi e boscaglia. Entrati nel bosco, si sale con due tornanti, quindi si percorre il caratteristico ponte di legno che attraversa la balza rocciosa del Salto del Gatto (154 m). Subito oltre, in corrispondenza di un piccolo rio, si incontra un bivio.

A destra si diparte una scorciatoia: una ripida scalinata si inerpica con strette svolte nel bosco fino al poggio su cui sorge l’Oratorio di Santa Lucia (188 m), risalente al XVI secolo, purtroppo attualmente pericolante. Da qui un comodo viottolo sale dolcemente fino ad un bivio dove si incontra l’Alta Via del Golfo.

L’ampia mulattiera prosegue dritta in dolce salita fino ad un altro bivio subito prima di Strà (182 m).

Strà è divisa in due borgate, chiamate Strà di Qua e Strà di Là. Il toponimo è una contrazione di “strada”, e si riferisce al passaggio in loco di un importante asse viario.

Senza entrare nel borgo, si piega a destra in comune con l’Alta Via del Golfo. Il viottolo attraversa un valloncello, quindi giunge ad un bivio poco sopra all’Oratorio di Santa Lucia. Si prosegue a sinistra in salita, attraversando una strada asfaltata (via Montalbano) e passando sul retro di una scuola dell’infanzia. Sbucati su asfalto, si scende in breve per ricongiungersi a via Montalbano. Dopo poche decine di metri, si lascia di nuovo a destra la strada per imboccare un sentiero inerbito che doppia un costone e giunge ad un crocevia (quota 230). Si gira a destra su mulattiera acciottolata e in breve si arriva a Sarbia (204 m).

Il borgo è situato in splendida posizione panoramica: si vede la piana di Migliarina, il promontorio di Montemarcello, le Alpi Apuane e l’Appennino Tosco-Emiliano.

Attraversata la strada, si entra nel borgo (segnavia 225); vi sono due diramazioni che si ricongiungono poco più a valle. La mulattiera scende lungo un costone, poi tocca un tornante della rotabile. Si continua dritti su una strada sterrata che in breve porta al vertice delle Mura Ottocentesche della Spezia (169 m).

La cinta muraria, oggi recuperata come Parco delle Mura, è stata realizzata tra il 1887 e il 1889 in contemporanea con la prima grande espansione della città della Spezia, dovuta alla costruzione dell’Arsenale.
A destra si trova un caratteristico passaggio attraverso le mura, oltre il quale si può scendere alla Porta Castellaccio. La porta immette in via dei Colli, che porta in piazzale Emanuele Ferro, nei pressi del Parco della Rimembranza.

Da qui in poi il percorso costeggia fedelmente le mura, ed è corredato da numerosi pannelli esplicativi. Si passa accanto ad un’area picnic, poi si lascia a sinistra la sterrata diretta a Valdellora. Il percorso delle mura prosegue con segnavia 224, superando un tratto più ripido con alcune curve. Sbucati su una stradina asfaltata, si giunge ad un’apertura; qui si gira a sinistra su una sterrata pianeggiante che conduce alla Porta Isolabella (115 m, area picnic). Si prosegue lungo il percorso delle mura, lasciando a destra i segnavia bianco-rossi. In ultimo si piega a sinistra e si giunge al termine delle mura, presso un punto panoramico (58 m, pannello esplicativo dedicato alle “caponiere”).

Qui le mura si interrompono improvvisamente. L’ultima propaggine della collina, che in origine arrivava al mare, è stata sbancata negli anni ‘20 del XX secolo per unire le due piane su cui si estende la Spezia. Su questo colle ormai scomparso sorgeva un convento dei Frati Cappuccini.

Poco prima di giungere al punto panoramico, si scende a sinistra una ripida scalinata che conduce in piazzale Papa Giovanni XXIII. Si attraversa la piazza, si scende la grande scalinata a fianco della moderna cattedrale di Cristo Re e si sbuca in via Vittorio Veneto. Qui passa l’autobus n. 3 che riporta alla stazione di La Spezia Centrale.

Suggestivo passaggio tra archivolti a Guercedo
Suggestivo passaggio tra archivolti a Guercedo (14 maggio 2023)
La bella mulattiera tra il Salto del Gatto e Strà
La bella mulattiera tra il Salto del Gatto e Strà (14 maggio 2023)
Panorama da Sarbia verso Migliarina
Panorama da Sarbia verso Migliarina (14 maggio 2023)
Il passaggio lungo le mura verso Porta Castellazzo
Il passaggio lungo le mura verso Porta Castellazzo (14 maggio 2023)

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