CIMA CIUAIERA – 2175 m
Settore: Alpi Liguri
Gruppo: Alpi del Marguaréis
Descrizione
La Cima Ciuaiera (2175 m) è una montagna di erba e rocce che costituisce un importante nodo orografico tra le valli Tànaro, Corsaglia e Casotto. Si trova all’estremità occidentale della bastionata rocciosa delle Panne (o Rocce di Perabruna) che, con un susseguirsi di spettacolari torrioni rocciosi, la collegano al poco distante Monte Antoroto. Poco a sud rispetto alla vetta si trova l’ampia depressione della Colla dei Termini, dove transita un’incompiuta strada sterrata che doveva collegare Ormea a Frabosa.
Tra tutte le cime più importanti dell’asse principale delle Alpi del Marguaréis, la Cima Ciuaiera è la meno appariscente. Vista da meridione appare come una gobba erbosa arrotondata, e non si direbbe che sia il punto più alto della dorsale delle Panne; salendo lungo la “via normale”, da Valdarmella, la cima appare solo all’ultimo momento, quando ormai si ha superato la Colla dei Termini. Il versante nord della Ciuaiera ha invece più personalità: si tratta di una parete rocciosa di dolomie, che precipita per circa 200 metri sulla conca sospesa dei Lamazzi, dove si trovano alcuni laghetti naturali stagionali. Dal versante nord si origina anche l’importante dorsale che fa da spartiacque tra la Val Casotto e la Val Corsaglia, che si eleva a formare il Monte Baussetti e il Monte Alpet (la montagna sciistica di San Giacomo di Roburent).
La vetta è costituita da una piccola cresta orizzontale erbosa, da cui affiorano a più riprese rocce dolomitiche; sul punto più alto si trova una piccola croce metallica, che reca anche il cartello di vetta. Si tratta di un punto panoramico straordinario, specialmente per la vista ravvicinata e inconsueta che offre sulla catena tra il Pizzo d’Ormea e il Mondolè, con il Mongioie in bell’evidenza. Dalla parte opposta si ha una bella visione d’infilata sulla cresta rocciosa delle Panne e sul massiccio spallone dell’Antoroto; più lontano la catena alpina si abbassa e lascia spazio all’Appennino, che si allunga verso est con il mare da una parte e la Pianura Padana dall’altra.
Secondo Padre Ignazio Pellazza (vedi Saggio di toponomastica ormeese), il toponimo deriva dal dialettale ciuaie, cioè “gracchi”, che nidificano sul dirupato versante settentrionale della montagna. Il termine dialettale è onomatopeico, in quanto vorrebbe imitare il verso dei gracchi (più o meno: “ciuaa“).
Tra tutte le cime più importanti dell’asse principale delle Alpi del Marguaréis, la Cima Ciuaiera è la meno appariscente. Vista da meridione appare come una gobba erbosa arrotondata, e non si direbbe che sia il punto più alto della dorsale delle Panne; salendo lungo la “via normale”, da Valdarmella, la cima appare solo all’ultimo momento, quando ormai si ha superato la Colla dei Termini. Il versante nord della Ciuaiera ha invece più personalità: si tratta di una parete rocciosa di dolomie, che precipita per circa 200 metri sulla conca sospesa dei Lamazzi, dove si trovano alcuni laghetti naturali stagionali. Dal versante nord si origina anche l’importante dorsale che fa da spartiacque tra la Val Casotto e la Val Corsaglia, che si eleva a formare il Monte Baussetti e il Monte Alpet (la montagna sciistica di San Giacomo di Roburent).
La vetta è costituita da una piccola cresta orizzontale erbosa, da cui affiorano a più riprese rocce dolomitiche; sul punto più alto si trova una piccola croce metallica, che reca anche il cartello di vetta. Si tratta di un punto panoramico straordinario, specialmente per la vista ravvicinata e inconsueta che offre sulla catena tra il Pizzo d’Ormea e il Mondolè, con il Mongioie in bell’evidenza. Dalla parte opposta si ha una bella visione d’infilata sulla cresta rocciosa delle Panne e sul massiccio spallone dell’Antoroto; più lontano la catena alpina si abbassa e lascia spazio all’Appennino, che si allunga verso est con il mare da una parte e la Pianura Padana dall’altra.
Secondo Padre Ignazio Pellazza (vedi Saggio di toponomastica ormeese), il toponimo deriva dal dialettale ciuaie, cioè “gracchi”, che nidificano sul dirupato versante settentrionale della montagna. Il termine dialettale è onomatopeico, in quanto vorrebbe imitare il verso dei gracchi (più o meno: “ciuaa“).
Vie d’accesso
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