CIMA VAGLIANA – 2863 m

Settore: Alpi Bresciane e Gardesane
Gruppo: Dolomiti di Brenta

Descrizione

La Cima Vagliana (2863 m) sorge nella Catena Settentrionale delle Dolomiti di Brenta, lungo la displuviale principale del gruppo montuoso. Rappresenta il cospicuo avancorpo settentrionale dell’enorme massiccio roccioso della Pietra Grande. Le vette sono tuttavia separate da una marcata sella e da una dentellata crestina rocciosa. Tra le cime principali del Gruppo di Brenta è una delle più facili da raggiungere a piedi. Nonostante questo è poco frequentata, e viene salita di solito in invernale come uscita scialpinistica.
La montagna ha una forma irregolare, vagamente piramidale, con quattro creste principali. La cresta sud è breve, e presto si salda alla Pietra Grande. È ampia nella parte più elevata, costituita da roccette gradinate e detriti, mentre diventa affilata e articolata nella parte inferiore, prima della sella che separa le due cime. La cresta est è abbastanza dolce e detritica, ma poi termina improvvisamente con un imponente sperone roccioso che precipita sulla Val di Tovel.
La cresta nord è area e rocciosa, e si sdoppia presso il punto nodale di quota 2821: il ramo di nord-ovest è ampio e detritico, e scende verso il Campo Carlo Magno formando l’imponente pala della Cima Vaglianella (2384 m); il ramo di nord-est invece è roccioso e impervio, e digrada verso la Bocchetta dei Tre Sassi. Le imponenti pareti verticali di calcare che sorreggono questa cresta sono letteralmente traforate dalla spettacolare Finestra della Vagliana, il più grande arco di roccia di queste montagne.
La via normale, che è adatta solamente ad escursionisti esperti, segue la cresta nord-ovest della montagna fino ai piedi dei risalti finali; da qui traversa il versante sud-ovest per aeree cenge fino a raccordarsi con la facile cresta sud. La prima salita nota della montagna è datata 14 luglio 1883, da parte di Orazio de Falkner, Edward T. Compton e Alberto de Falkner, con le guide Matteo Nicolussi e Antonio Dallagiacoma. Si trattava tuttavia di una meta intermedia: la cordata puntava alla Pietra Grande, che venne raggiunta qualche ora dopo. Forse proprio perchè messa in ombra dalla Pietra Grande, la Cima Vagliana è sempre stata trascurata dagli alpinisti, e le imponenti pareti che circondano la Finestra della Vagliana sono ancora praticamente inesplorate.
Tuttavia, da buon escursionista che sono, posso dire che la salita alla Cima Vagliana dà molta soddisfazione. Per prima cosa, si tratta di una zona poco affollata, decisamente meno chiassosa di altri angoli delle Dolomiti di Brenta. In secondo luogo, il panorama è aereo e stupendo. Oltre alle viste ravvicinate sul Lago di Tovel e sulla Val Rendena (con il Campo Carlo Magno e Madonna di Campiglio), si vede una buona parte di Alpi Sud-Orientali: a ovest il massiccio dell’Adamello, con il Carè Alto in bell’evidenza, poi la Presanella e il Massiccio dello Stelvio fino al Monte Cevedale; in lontananza spunta addirittura il Bernina.
A est invece, oltre l’ampio solco dell’Adige, si innalzano tutti i gruppi principali delle Dolomiti: il Sasso Lungo, il Catinaccio, il Latemar, la Marmolada, l’Antelao e il Pelmo, il Civetta, le Pale di San Martino e la lunga catena del Lagorai e della Cima d’Asta. A nord le vicine cime del Sasso Alto e del Corno di Flavona coprono solo in parte le lontane Alpi Venoste, mentre a sud la vista è dominata dalla Pietra Grande, dietro a cui si innalzano le cime più alte del Brenta.

Vie d’accesso

  1. Dal Rifugio Graffer (vedi deviazione)
  2. Dalla Malga Mondifrà
Sasso Alto, Cima Vagliana e Pietra Grande
Sasso Alto (a sinistra), Cima Vagliana e Pietra Grande (11 settembre 2018)

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