Sorgenti del Tevere
Il motivo della notorietà del Monte Fumaiolo è dovuto essenzialmente alla presenza, tra le pieghe del suo versante orientale, delle Sorgenti del Fiume Tevere: in località Vene del Tevere, a quota 1275 metri, prende origine il più importante fiume dell’Italia peninsulare, che dopo un percorso di 406 km (transitando nei pressi di Perugia e Todi, e poi attraverso la città di Roma) va a sfociare nel Mar Tirreno. Un tempo le sorgenti erano due, e da questo deriva il nome plurale “vene”; al giorno d’oggi, dopo gli interventi di modifica per trasformare il luogo in un “monumento”, il Tevere sgorga da una singola sorgente.
L’aspetto attuale delle sorgenti è dovuto alle modifiche effettuate in epoca fascista, quando Mussolini, per motivi di propaganda, fece spostare il confine tra Toscana ed Emilia-Romagna per includere questo luogo nella regione dove era nato. Il neonato Tevere, dopo una minuscola cascatella, scorre in una canaletta di qualche metro e quindi sfocia in una piccola vasca rettangolare, al cui centro si trova un grande monumento. Il grosso cippo in marmo è sormontato da un’aquila romana; dalle pareti del cippo fuoriescono le teste di tre lupe capitoline che portano in bocca un anello ciascuna. Da qui il Tevere, ancora incanalato, scorre in un piccolo impluvio tra i faggi, prima di essere liberato nel suo alveo naturale.
Le Sorgenti del Tevere, essendo facili da raggiungere, sono un luogo molto turistico e frequentato. Nonostante l’affollamento, il posto è molto suggestivo, più che per la sorgente in sé per la bellissima foresta di faggi che le circonda. Alcuni esemplari di faggio sono davvero imponenti, probabilmente plurisecolari.
Accesso
Le sorgenti si raggiungono con una breve camminata a piedi, per buone mulattiere nel bosco. Si può partire dal Valico di Monte Fumaiolo, e in tal caso bisogna seguire il segnavia 104 per circa 600 metri, con un’ottantina di metri di dislivello in discesa. Alternativamente si può partire dall’Hotel Monte Fumaiolo, posto lungo la strada che sale da Balze al Valico, e seguire lo stesso segnavia 104 in salita per una settantina di metri di dislivello. In entrambi i casi, in 10-15 minuti si è alle Sorgenti del Tevere (difficoltà: T).
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