MONTE FUMAIOLO – 1407 m

Settore: Appennino Tosco-Romagnolo
Gruppo: Gruppo del Monte Fumaiolo

Descrizione

All’incrocio tra le valli del Tevere, del Savio e del Marecchia, sullo spartiacque principale appenninico, si innalza un grande “zatterone” montuoso; esso è costituito da calcari e arenarie della Successione Epiligure che poggiano direttamente sulle tenere ed erodibili formazioni argillose sottostanti. Il piccolo massiccio montuoso è difeso da versanti parecchio ripidi e da pareti rocciose anche imponenti (ad esempio la Ripa della Moia sul lato occidentale); culmina con numerose cime ondulate, separate tra di loro da appartate vallette e caratterizzate da una bella alternanza di prati, belle foreste di faggio e rimboschimenti di conifere. Le cime più importanti sono il Monte Fumaiolo, il Monte Aquilone, il Poggio del Passino, il Pian del Brigo, il Monticino e il Poggio dei Pratoni, ma ci sono anche alcune cime minori e meno rilevate.
Il Monte Fumaiolo (1407 m) è la vetta più alta di questo “zatterone”, e ne costituisce il vertice sud-occidentale. Il versante ovest della montagna, che coincide con il limite dello zatterone, è caratterizzato da una ripida parete di rocce in sfacelo, alla cui base si trovano alcuni caratteristici accumuli di massi (i Sassoni); il versante opposto, invece, è più dolce ed è completamente coperto da un fitto bosco di faggi e abeti. Questo fianco si salda direttamente al resto dell’altopiano, attraverso il cosiddetto Valico di Monte Fumaiolo.
Il Fumaiolo è noto soprattutto perchè dal suo versante orientale, ad una quota di 1275 metri, nasce il Fiume Tevere: il fiume più importante dell’Italia peninsulare, e quello che passa per la città di Roma. In epoca fascista Mussolini, per motivi di propaganda, spostò i confini regionali per includere il Fumaiolo e le Sorgenti del Tevere in Emilia-Romagna, la sua regione natale: prima il Fumaiolo si trovava in Toscana. Le Sorgenti del Tevere sono un luogo molto suggestivo e frequentatissimo; al contrario, la cima del Fumaiolo non è particolarmente interessante, e vale la pena salirci solo se si è accaniti collezionisti di vette (dopotutto è il monte da cui nasce il Tevere!…).
La cresta sommitale è occupata da alcuni ripetitori, ed è completamente coperta da una fitta e giovane faggeta: il vasto panorama che si poteva osservare fino a qualche decina di anni fa è solo un ricordo. In ogni modo, salire alla vetta è una passeggiata molto breve e facile: il sottostante Valico di Monte Fumaiolo è attraversato dalla strada asfaltata che collega Balze a Montecoronaro, e da lì alla cima bastano dieci minuti di cammino. Nei pressi del valico si trovano rifugi, alberghetti e ristoranti.
Riguardo all’origine del toponimo, ci sono due ipotesi principali: “fumaiolo” potrebbe riferirsi alla frequente presenza di nebbie che si alzano dalla montagna; secondo altri invece sarebbe una storpiatura di fiumaiolo, in riferimento alle numerose sorgenti alle sue pendici, che danno origine al Tevere, e ad alcuni rami sorgentizi del Savio e del Marecchia.
​Ho visitato la cima del Fumaiolo e le Sorgenti del Tevere abbastanza di fretta, come una piccola deviazione durante il viaggio di ritorno dalla zona di Pennabilli; tuttavia il piccolo massiccio di cui il Fumaiolo è signore mi ha affascinato, e spero di tornarci presto per visitarne gli angoli più integri e suggestivi.

Vie d’accesso

  1. Accesso stradale: Proveniendo dalla Romagna o dalla Toscana si segue la superstrada che collega Pieve Santo Stefano a Cesena, e si esce presso il Valico di Montecoronaro, imboccando la strada per Ville di Montecoronaro e quindi la deviazione a destra per Balze. Giunti a Balze si gira a sinistra salendo in breve al Valico di Monte Fumaiolo (1348 m), dove si parcheggia. Si imbocca quindi la carrareccia del percorso 00 sul lato occidentale del valico, e in breve si giunge ad un bivio; si gira a sinistra e con una breve ma ripida salita prima tra gli abeti e poi tra i faggi si raggiunge la vetta del Fumaiolo (difficoltà: T; tempo: 10 minuti a piedi).
Lo zatterone del Fumaiolo visto dai boschi del Monte Verde
Lo zatterone del Fumaiolo visto dai boschi del Monte Verde (16 luglio 2016)

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