CIMA SELLA – 2914 m
Settore: Alpi Bresciane e Gardesane
Gruppo: Dolomiti di Brenta
Descrizione
La Cima Sella (2914 m) è la vetta più meridionale della Catena del Grostè; si eleva sulla displuviale principale delle Dolomiti di Brenta, ed è separata dall’enorme parallelepipedo di Cima Brenta mediante la profonda incisione della Bocca del Tuckett. A nord il suo versante è più breve, e scende con pareti gradinate in direzione della Bocca Alta di Vallesinella e del vallone sospeso compreso tra la cima stessa e il Campanile di Vallesinella.
Vista da ovest la Cima Sella ha una forma parecchio elegante: si presenta come un’ardita pala rocciosa dai versanti ripidissimi, e la sua maestosità è solo in parte sminuita dalla presenza dell’imponente Castelletto Inferiore e del più esile Castelletto Superiore. Vista da est invece ha l’aspetto di una torre massiccia, dalle pareti verticali; solo se vista da nord la montagna assume un aspetto più articolato ed accessibile.
La montagna culmina con due cime gemelle, che hanno l’aspetto di due castelletti rocciosi squadrati poggianti su un ampio ripiano di ghiaie: la Cima Est è la più alta, segnalata da un ometto di pietre, mentre la Cima Ovest (2911 m) è di poco più bassa, ed è per questo in genere trascurata. La via normale alle due vette sale dal versante nord, ed oppone difficoltà al limite tra escursionismo ed alpinismo. La difficoltà maggiore è data dai ripidi ghiaioni mobili e dal fatto che, essendoci ometti di pietre ovunque, non è sempre banale trovare la via più facile nel dedalo di canalini, paretine e gradini rocciosi che costituisce questo versante. In ogni modo, un escursionista esperto allenato e abituato a muoversi su terreni impervi e infidi non deve farsi spaventare da questa montagna.
Visto che la Cima Sella è circondata da vette più elevate, i panorami non sono di ampio respiro: sono aperti solo verso est, dove si scorge il Lago di Molveno, la Paganella e parte del Trentino, e verso ovest, in direzione dei massicci della Presanella e del Cevedale. L’ambiente è comunque selvaggio e grandioso, e le viste ravvicinate sulle vette circostanti valgono del tutto il prezzo del biglietto: bellissima la vista frontale sull’enorme parete nord di Cima Brenta, solcata a metà da un piccolo ghiacciaio; altrettanto interessanti i panorami sull’adiacente Rocca della Val Perse, sul Campanile di Vallesinella e sulla Cima Falkner.
La cima, come anche il sottostante rifugio omonimo, è dedicata a Quintino Sella, primo presidente del Club Alpino Italiano. La prima salita risale al 9 luglio 1884, da parte di una cordata composta da C. Candelpergher, S. Dorigoni, A. de Falkner e R. Thaler, accompagnati da A. Dallagiacoma e Ferrari; questa cordata, dopo aver attraversato la Vedretta di Vallesinella, salì alla vetta seguendo un percorso simile all’attuale via normale.
Vie d’accesso
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