MONTE SAGRO – 1753 m
Settore: Alpi Apuane
Gruppo: Gruppo del Monte Pisanino
Descrizione
Il Monte Sagro (1753 m) è la più occidentale tra le vette maggiori delle Apuane: si innalza, gigantesco e isolato, su un contrafforte secondario che prende origine dall’anticima nord-ovest del Monte Grondìlice, e sovrasta direttamente Carrara, la piccola piana costiera del Fiume Magra e il Mar Ligure orientale. Ha la forma di una piramide irregolare, che assume profili piuttosto diversi a seconda del versante da cui la si guarda: particolarmente aguzzo se visto dalla Lunigiana o da Foce Rasori, più tozzo e massiccio, ma comunque impervio se guardato da Vinca, più dolce e prativo se osservato dal lato di Carrara, tra l’altro seminascosto dall’importante anticima del Monte Spallone (1639 m).
I versanti della montagna sono piuttosto asimmetrici, a causa dell’inclinazione degli strati rocciosi che la costituiscono. Verso nord-est il Sagro precipita con una grande parete verticale, alta circa 200 metri, che sovrasta direttamente l’appartata conca del Catino, e indirettamente il vallone di Vinca; verso sud-est altre pareti verticali e versanti rocciosi ripidissimi precipitano nel selvaggio vallone del Canale di Regolo. Il versante sud, che prende origine dal Monte Spallone, si spezza invece in diversi contrafforti secondari; questi contrafforti costituiscono il bacino marmifero di Carrara, il più grande e importante delle Apuane e dell’intera Italia, impressionante per vastità, dimensioni delle cave e quantità di materiale asportato dai versanti della montagna. In ultimo il versante ovest è invece più dolce e prativo, ed è risalito dai due percorsi più facili per arrivare in vetta; alla base si trova il bacino marmifero di Foce di Pianza, con altre imponenti cave, ormai inattive.
La cima è piuttosto aguzza, poco spaziosa; è sormontata da una gigantesca croce, ben visibile anche da lontano. Subito accanto si trova una piastra di metallo, donata dal Lions Club di Massa e Carrara nel 2001, in cui sono riportate le principali località visibili dalla vetta. Nelle giornate limpide, effettivamente, il panorama è straordinario: apertissimo verso il mare, molto vicino, con il Golfo di La Spezia e la riviera della Versilia, ma anche verso ovest, su buona parte dell’Appennino Ligure, sulle Alpi Liguri, Marittime e Cozie (se si è fortunati si vede il Monviso!).
Verso nord si segue buona parte del crinale Tosco-Emiliano, dal Monte Orsaro ai monti Cusna e Prado; il crinale poi scompare dietro alle principali vette delle Apuane (Pizzo d’Uccello, Pisanino, Grondílice, Cavallo, Tambura, Sella, Sumbra, Altissimo, Corchia e Panie), di cui si ha una bellissima visuale ravvicinata. Impressionante il panorama aereo sulle pareti dello Spallone, sul Canale di Regolo e sulla conca del Catino.
Il toponimo è di origine evidente: fin da tempi antichissimi le popolazioni della zona consideravano il Monte Sagro una montagna sacra, forse per la sua imponenza, forse per la sua sagoma elegante, forse per la sua innata capacità di attirare le nuvole. Secondo alcuni studiosi il Sagro era uno dei principali “santuari” per gli antichi Liguri, tra l’altro in diretta comunicazione visiva con il Monte Penna, altra importante montagna sacra per le tribù locali.
Vie d’accesso
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