Pietra di Issel

La Pietra di Issel è una delle numerose “pietre scritte” che si trovano sui monti del Gruppo di Voltri; è nascosta nella boscaglia poco sopra alle Case Giutte, lungo le tracce di un’antica “via del sale” che transitava per il Giovo Piatto. Venne scoperta nel 1908 da Arturo Issel, studioso dell’Università di Genova, e ne porta il nome, anche se alcuni la chiamano anche Pietra dell’Acquasanta. Nei pressi si trovava un’altra pietra simile, poi distrutta per via della costruzione di un oleodotto (no comment).

Si presenta come un lastrone pianeggiante, lungo 2-3 metri e largo 1 metro, che verso valle precipita con un saltino verticale. Nonostante la boscaglia abbia ormai coperto il panorama, è evidente come il lastrone sia orientato verso la vetta rocciosa di Punta Martìn. La superficie del roccione è letteralmente ricoperta da piccole incisioni circolari (coppelle) delle dimensioni più svariate, da pochi millimetri a circa 2 cm; vi si trovano inoltre figure geometriche stilizzate, anche antropomorfe, croci, un curioso tetraedro e due cerchi quasi perfetti. L’età delle incisioni rupestri è dubbia: alcune di esse sono preistoriche, mentre altre probabilmente risalgono al Medioevo.
A differenza della gran parte delle “pietre scritte” dei nostri monti, le cui posizioni sono note solamente agli addetti ai lavori per evitare vandalismi, la Pietra di Issel è facilmente raggiungibile, ed è addirittura indicata da cartelli escursionistici. Ovviamente, essendo un sito archeologico di una certa importanza, nel visitarlo si raccomanda il massimo rispetto.

Accesso

In automobile si esce al casello di Genova Prà e si imbocca l’Aurelia verso destra. Si prende quindi a destra la SS456 del Turchino e poi si devia ancora a destra salendo ad Acquasanta. Proseguendo in salita in direzione di Masone, si giunge alle Case Giutte, dove si parcheggia (410 m).
Presso un tabellone esplicativo si imbocca un’ampia carrareccia (percorso naturalistico), che si sviluppa a mezza costa sul lato destro idrografico del vallone del Rio Giazzi, con bella vista su Punta Martín. Si giunge ad un crocevia e si segue l’indicazione per la Pietra di Issel, salendo a sinistra fino ad una recinzione presso una “postazione di caccia permanente”. Si piega a destra lungo una strada sterrata che sale in diagonale fiancheggiando la recinzione, quindi si supera una presa dell’acquedotto e si trova un’altro cartello in legno indicante la pietra.
Si imbocca allora un sentierino che, passando attraverso una postazione di caccia (la più bassa di due postazioni), si addentra in un valloncello, lasciando in basso a destra una baracca de pria. Attraversato un minuscolo rio, si trova una piccola frana che interrompe il sentiero; la si aggira a monte e, ridiscesi sul sentiero, in pochi metri si raggiunge la Pietra di Issel (quota 540 circa; 20-30 minuti dalle Case Giutte; difficoltà: E).

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