Cascate di Górdena
Il Torrente Gordenella è un affluente di sinistra del Torrente Borbera, che nasce dai pressi del Monte di San Fermo e scorre abbastanza regolarmente verso nord in un’ampia valle compresa tra i monti Bòssola e Saia. Questa valle è piuttosto sperduta, in gran parte coperta da folti boschi e caratterizzata dalla presenza di alcuni caratteristici paesi montani (Gòrdena, Casalbusone, Dova Superiore, Dova Inferiore, Guazzolo, Cerendero) abbastanza isolati e serviti solamente da stradine strette e impervie.
Pochi, al di fuori degli abitanti del posto, sanno che nei pressi del paese di Gòrdena si trovano due bellissime cascate. La prima (che i locali chiamano “u Buttu“, oppure “Satu du Giuanni”, ma che in internet è nota semplicemente come Cascata di Gòrdena o Cascata del Gordenella) si trova poco a valle del centro abitato, lungo il corso del Torrente Gordenella. Si tratta certamente di una delle cascate più belle, spettacolari e imponenti dell’intero gruppo montuoso, specialmente in primavera e autunno quando il torrente è al massimo della portata. L’acqua precipita per circa quindici metri nel vuoto, da una balza verticale di calcari marnosi stratificati, e si tuffa in una bella pozza dalle acque cristalline. Nei pressi la valle si presenta parecchio incisa, con le ripide pareti caratterizzate da strati rocciosi quasi verticali. La pozza ai piedi della cascata in estate è frequentata dai locali per fare il bagno.
La seconda cascata, che pare non avere nome (ed è indicata come “cascata minore” su Google Maps), si trova invece poco più a monte di Gòrdena, lungo il Rio del Ponte (uno dei due rami sorgentizi del Torrente Gordenella). Si tratta di un bel salto di circa 5 metri su una parete di rocce gradinate. Anche qui si trova un laghetto molto carino, frequentato per fare il bagno. Il sito è forse meno spettacolare rispetto alla prima cascata, ma ha un’esposizione migliore alla luce del sole.
Accesso alla prima cascata (u Buttu)
Si esce al casello autostradale di Arquata-Vignole e si imbocca la strada che rimonta la Val Borbera, superando Vignole, Borghetto, Cantalupo, Rocchetta e Cabella. Subito dopo Cabella si imbocca a destra la diramazione che attraversa il torrente per raggiungere Rosano e poi prosegue passando Dovanelli ed entrando nella Val Gordenella. Trascurando le diramazioni laterali, si segue la strada di fondovalle in direzione di Gòrdena; subito oltre un tratto inforrato in cui la strada si allontana dal torrente si sbuca su un ampio pianoro erboso. Qui, sull’asfalto, si nota la grande scritta gialla che indica la cascata. Si parcheggia nei prati a fianco e si segue il segnavia, attraversando un prato e imboccando un sentierino che si tuffa in discesa tra gli alberi. Già in vista della cascata, si raggiunge una ripida rampa sdrucciolevole su rocce gradinate. Una corda agganciata agli alberi aiuta nella discesa (attenzione, in periodi di piena questo tratto è parecchio fangoso e “ruscellante”). Si giunge così in fretta al laghetto ai piedi della cascata (5 minuti; difficoltà: E/EE).
Nel caso non si individuasse la scritta gialla, in poche centinaia di metri si giunge al paese di Gòrdena. Da lì basta tornare indietro fino al punto dove si individua la deviazione.
Accesso alla seconda cascata
Dalla deviazione per la prima cascata si prosegue in automobile lungo la stradina che in breve raggiunge il paese di Gòrdena. Ad un bivio si va a sinistra seguendo le indicazioni per Casalbusone e, in qualche centinaio di metri, si arriva al ponticello che sorpassa il Rio del Ponte. Si parcheggia nella piazzola subito prima del ponte e si continua a piedi, scendendo ad attraversare un affluente su una briglia in cemento. Si prosegue lungo un sentiero che sale dolcemente a fianco del torrente. Sorpassato un tratto fiancheggiato da muretti a secco e una piccola frana, si passa alti sopra al laghetto e alla cascata. Il sentiero va poi a guadare il Rio del Ponte proprio sopra alla cascata stessa (5 minuti a piedi; difficoltà: E).
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