Vulcano Porto – Monte Saraceno
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 480 m circa
Tempo: 1.45 – 2 ore
Ultima ricognizione: Giugno 2019
Se si esclude la prima parte, che si svolge lungo una monotona strada provinciale, la salita al Monte Saraceno è una bella escursione, molto panoramica. Come le altre escursioni sulle cime di Vulcano, è particolarmente consigliata per osservare l’alba o il tramonto. I sentieri, come di consueto sull’isola, non sono segnalati, quindi occorre un minimo di senso dell’orientamento per non sbagliare strada presso i numerosi bivi; inoltre, la presenza di numerosi arbusti spinosi (in particolare cardi, con le loro spettacolari fioriture nella stagione primaverile) rende necessari pantaloni lunghi.
Accesso
Per comodità, l’escursione viene descritta con partenza dal porto di Vulcano. Se si fosse dotati di mezzo proprio si può saltare la prima parte dell’escursione e parcheggiare presso la caserma dei carabinieri (o poco più in su lungo la strada sterrata, qualche piccolo spiazzo c’è); in questo modo si evitano una quarantina di minuti di cammino.
Itinerario
Dal porto di Vulcano si imbocca verso sinistra la SP179, seguendo le indicazioni per il Piano. Usciti dal paese, si trascura a sinistra l’imbocco dei sentieri per il Gran Cratere e per la Valle Roja; si continua lungo la strada provinciale in leggera salita, attraversando il fondo del vallone di Grotta dei Palizzi. Dopo circa 2 km dalla partenza, si lascia a destra la diramazione per Lentia e si incontra l’edificio isolato della caserma dei carabinieri (91 m); si prosegue ancora lungo la strada provinciale per un centinaio di metri, quindi si trova sulla destra una diramazione sterrata che si imbocca. La stradina sale effettuando un tornante, quindi attraversa una selletta e sbuca sul versante occidentale dell’isola, affacciato sul mare.
Qui si apre uno stupendo panorama sull’appartata baia di Grotta del Cavallo e sul curioso faraglione squadrato chiamato Pietra Quaglietto.
La rotabile aggira un piccolo dosso sul versante occidentale e, ritornata sul crinale, si biforca (quota 191).
La strada di destra taglia in piano sul versante marittimo, superando una villetta isolata e portando alla località Vallonazzo; qui, a mezza costa tra la macchia mediterranea, si trovavano alcune cave di pietra pomice.
Si imbocca la stradina di sinistra, che diventa asfaltata e sale dritta lungo un ripido costone. Si oltrepassa una catena e si continua a salire fino ad un tornante, situato pochi metri prima di una villetta isolata (quota 294). Qui si abbandona la stradina per imboccare a destra un sentiero, non segnalato ma abbastanza evidente, che sale tra gli arbusti portandosi in un piccolo avvallamento. Si lascia a destra una diramazione per salire in diagonale a sinistra, su terreno sabbioso tra rocce affioranti (attenzione: questo passaggio è poco intuitivo, se si continua dritti poi bisogna ritornare a sinistra su terreno scomodo per guadagnare comunque il contrafforte).
In questo modo si raggiunge la regolare cresta nord-ovest del Monte Saraceno, e la si rimonta in salita tra erba e cardi. Ad un certo punto, il crinale spiana improvvisamente; si piega a destra e, percorse le ultime decine di metri, si arriva in cima al Monte Saraceno (481 m), dove si trovano un paletto segnalatore e, a poca distanza, un recinto con ripetitore.
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