Vulcano Porto – Gran Cratere
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 390 m circa
Tempo: 1.15 – 1.30 ore fino alla vetta
Ultima ricognizione: Giugno 2019
La salita al cratere di Vulcano è un’escursione breve ma emozionante, consigliata soprattutto all’alba o al tramonto. Non presenta alcuna difficoltà, ma richiede alcune precauzioni. In primo luogo, specialmente in estate, sono necessari cappello, occhiali da sole e abbondante acqua. In secondo luogo, bisogna porre attenzione alle fumarole: i vapori sono caldissimi (escono anche a più di 300°C) ed essendo molto acidi possono danneggiare le vie respiratorie; quindi, nel superare la zona delle fumarole si consiglia di seguire il sentiero, di non fermarsi troppo e di controllare bene la respirazione. Infine, non bisogna assolutamente scendere sul fondo del cratere: all’interno della depressione si può accumulare anidride carbonica, per cui ci può essere rischio di soffocamento.
In origine la salita al cratere avveniva lungo un percorso diverso, che partiva direttamente dal porto e passava nei pressi del cono secondario di Forgia Vecchia. Questo itinerario è poi stato dismesso a causa delle frane che lo interessavano, ed è stato sostituito dal nuovo percorso che si segue oggi. Osservando il versante nord del Gran Cratere dal porto di Vulcano si nota ancora il tracciato del vecchio sentiero abbandonato.
Accesso
Per comodità, il percorso è descritto con partenza dal porto di Vulcano.
Itinerario
Dal porto si prende verso sinistra la SP179, seguendo le indicazioni per il Piano. Si esce dal paese e, dopo poco più di 1 km si trova sulla sinistra l’imbocco dell’ampio sentiero per il cratere, corredato da cartelli che avvertono del pericolo delle fumarole (quota 36). Si imbocca il sentierone, che subito gira a sinistra e taglia in piano passando accanto ad un piccolo bar, poi piega a destra e sale in diagonale tra gli arbusti. Giunti oltre il limite della vegetazione si effettua un tornante e si prosegue in diagonale verso est, prima tra nere sabbie vulcaniche e poi tra tufi di colore rossastro. Si sbuca quindi su uno spallone sassoso quasi pianeggiante, che si attraversa verso destra; un’ultima breve salita in diagonale porta quindi sul bordo settentrionale del cratere, in corrispondenza di una piazzola di atterraggio per elicotteri (quota 280 circa).
Da qui è indifferente il senso in cui si può effettuare il giro intorno al cratere. Lo descrivo in senso antiorario perchè a mio parere è più suggestivo.
Si gira a destra e si inizia a percorrere il bordo del cratere verso ovest, passando accanto ad alcune grandi bombe di lava. Dopo una breve rampa più ripida si percorre un lungo tratto quasi pianeggiante e molto panoramico; infine un’ultima salita porta sulla cima del Gran Cratere (o Vulcano della Fossa; 389 m).
Discesa
Si gira a sinistra e si inizia a scendere verso nord, lungo un ripido sentiero sassoso che effettua numerosi tornanti. Quando la cresta che borda il cratere spiana di nuovo (quota 300 circa) si è all’inizio del grande campo di fumarole.
Se (con moltissima attenzione) ci si porta presso le bocche delle fumarole si possono vedere spettacolari cristalli aghiformi di zolfo di colore giallo. In alcune può capitare di osservare anche minuscoli rigagnoli di zolfo liquido, dal caratteristico colore rosso acceso.
Il sentiero qui non si tiene in cresta, ma scende leggermente sul versante destro, permettendo così di aggirare la zona delle fumarole. Dopo il tratto a mezza costa si risale brevemente e si è nuovamente presso la piazzola per gli elicotteri; da qui si ritorna a Vulcano Porto seguendo il percorso dell’andata (1 – 1.15 ore dalla vetta).
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