Rifugio Vallesinella – Rifugio Casinei – Rifugi Tuckett e Sella
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 760 m circa
Tempo: 2.15 – 2.30 ore
Ultima ricognizione: Settembre 2018
Si tratta di uno dei percorsi più frequentati delle intere Dolomiti di Brenta, forse secondo solo alla traversata in quota dal Rifugio Stoppani al Rifugio Tuckett. Effettivamente l’affollamento può essere un problema, ma l’escursione è comunque suggestiva: la prima parte si svolge nel bosco, prima di faggi e abeti, poi di larici; la seconda parte invece si snoda tra gli enormi massi delle “Frane del Brenta”, ai piedi dell’impressionante guglia del Castelletto Inferiore e del massiccio castello di Cima Brenta.
Accesso
a) A piedi dal Prà della Casa.
b) In automobile, da Brescia o da Trento ci si porta a Madonna di Campiglio; appena entrati nel tunnel si prende a destra l’uscita per il centro del paese, quindi si trova a destra l’indicazione per la Vallesinella. Seguendo la stretta stradina (il transito è possibile solo in coda all’autobus-navetta) si giunge in breve al Rifugio Vallesinella (1518 m).
Si tratta di un vero e proprio albergo, aperto tutto l’anno, posto in un bel ripiano sul fianco destro idrografico della Vallesinella.
Itinerario
Dal punto più basso dell’ampio parcheggio si imbocca a destra il sentiero con segnavia 318, che scende in breve ad attraversare il Fiume Sarca di Vallesinella su un ponticello in legno. Si inizia quindi a salire nel bosco misto di faggi e abeti, con pendenza costante ed alcuni tratti scalinati. Superate alcune svolte, si piega a destra tra i larici e, con un lungo tratto in diagonale, ci si porta al Rifugio Casinei (1825 m).
Il Rifugio Casinei si trova sull’ampio costone che divide la Vallesinella dall’adiacente Val Brenta, in un punto in cui la vasta foresta di conifere e faggi si spalanca in una radura. Da qui si osserva un bel panorama sulle cime della Presanella e del Carè Alto. Il rifugio è dotato di 50 posti, ed è aperto da giugno ad ottobre.
Passati a fianco del rifugio si trova un crocevia, dove bisogna proseguire dritti lungo l’ampio sentiero con segnavia 317. Il sentiero taglia lungamente in dolcissima salita, tra lariceti e radure, offrendo belle viste sull’impressionante torre del Castelletto Inferiore e sulla Cima Sella. Lasciando a destra le cime del Fridolin, caratterizzate da erba, rocce e pini mughi, si inizia a salire più decisamente, con numerose svolte, passando sotto alla teleferica che collega il Rifugio Vallesinella al Rifugio Tuckett. Più in alto il bosco man mano si dirada, e il sentiero serpeggia in salita tra massi di dimensioni ciclopiche.
Questa enorme distesa di massi, che si estende dagli altopiani del Grostè fino al massiccio di Cima Brenta, è comunemente definita “Frane del Brenta“. I grandi massi squadrati che la compongono sono effettivamente franati dalle pareti sovrastanti in epoca post-glaciale, probabilmente durante l’Età del Bronzo (circa 3000 anni fa).
Proseguendo nella salita, ci si avvicina man mano all’enorme parete del Castelletto Inferiore. Si piega poi a destra passando nuovamente sotto alla teleferica; salendo in diagonale tra erba e massi, ci si porta sul dosso dove sorgono il Rifugio Tuckett e il Rifugio Sella (2273 m).
La presenza di due rifugi a così stretto contatto si deve alle antiche rivalità di stampo nazionalista tra alpinisti di lingua tedesca e alpinisti trentini di lingua italiana. Il Rifugio Sella fu edificato tra il 1904 e il 1905 dalla SAT (Società degli Alpinisti Tridentini), per poi essere inaugurato nell’agosto 1906 e dedicato a Quintino Sella, primo presidente del CAI. Una settimana dopo, ad una quindicina di metri di distanza, fu inaugurato il Rifugio Tuckett, di proprietà del Deutscher und Osterreichischer Alpenverein (il Club Alpino Austriaco-Tedesco); il rifugio venne dedicato all’alpinista britannico Francis Fox Tuckett. Dopo la Prima Guerra Mondiale, durante la quale le due strutture furono danneggiate gravemente, la SAT acquistò anche il Rifugio Tuckett, e dal 1920 gestisce entrambi i rifugi. In totale i due rifugi sono dotati di 120 posti letto, e sono aperti tra giugno e settembre con servizio di alberghetto.
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