Valdinferno – Colla Bassa – Monte Antoroto
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 950 m circa
Tempo: 2.45 – 3.30 ore
Ultima ricognizione: Settembre 2019
Si tratta del percorso più frequentato per raggiungere il Monte Antoroto, anche se è un po’ più lungo rispetto alla salita da sud. Si risale dapprima il Vallone della Busa, dove una fitta rete di sentieri permette numerose varianti, sbucando al valico della Colla Bassa. Da lì un ripido sentiero tra arbusti e prati guida senza difficoltà alla vetta.
Accesso
a) Si esce al casello autostradale di Ceva e si rimonta la Val Tánaro fino a Garessio. Si prosegue in direzione di Ormea per alcune centinaia di metri, fino a trovare a destra la stretta diramazione che sale a Valdinferno.
b) Da Imperia si seguono le indicazioni per Torino, portandosi in Valle Arroscia e scavalcando il Colle di Nava. Si scende in Val Tánaro, superando Ormea; poche centinaia di metri dopo il paesino di Trappa si svolta bruscamente a sinistra per Valdinferno (1209 m). Si parcheggia sotto alla chiesa, dove l’asfalto termina.
Nonostante il toponimo, Valdinferno è un luogo bellissimo: un paesello formato da gruppetti di case isolate, posto tra boschetti di faggi sul lato sinistro idrografico della valle omonima, e sovrastato dai dirupati costoni del Monte Antoroto. Leggenda vuole che il toponimo sia stato dato da Napoleone in persona, mentre percorreva il vallone con le sue truppe in direzione della Colla Bassa.
Itinerario
Si prosegue a piedi lungo la stradina, ora cementata, che sale dolcemente tra le case. Superato l’impluvio percorso dal Rio Varava, la stradina entra nel bosco; poco dopo si nota sulla destra un cartello che indica una “scorciatoia”, e lo si segue, salendo per una buona mulattiera tra i faggi. In questo modo si taglia un lungo tornante della stradina, e la si ritrova presso le Case Bosso (1366 m; fonte). Si rimonta la rotabile in salita, effettuando un tornante, e si giunge ad un bivio. Lasciata a destra una prima diramazione per il Rifugio Savona, si attraversano le graziose Case Mulattieri (1418 m; fonte), dove la strada termina. Si continua dritti lungo la mulattiera segnalata e si giunge ad un bivio dove si presentano due possibilità.
a) Si continua dritti lungo la mulattiera quasi pianeggiante (indicazioni per Trappa ed Eca), che si dirige verso il fondo del vallone. Procedendo tra boschetti e radure si attraversano vari ruscelletti, tra cui il ramo principale del Rio dei Fusi. Presso il successivo Rio della Bura si trova un bivio; si lascia a sinistra la diramazione per i Prati Sopra alle Balze e Trappa per imboccare a destra il sentiero per la Colla Bassa (segnavia A27a). La traccia si innalza lungo un poco marcato costone coperto di faggi, con ampie svolte; si sbuca infine in una radura dove si incontra il sentiero della variante “b” (quota 1590 circa).
b) Si prende a destra il sentiero con indicazioni per il Rifugio Savona e l’Antoroto, salendo ripidamente fino ad un crocevia.
Da qui, proseguendo dritti lungo un’ampia mulattiera tra i faggi, si può salire in 20-25 minuti al Rifugio Savona (1590 m), una curiosa costruzione in due corpi di colore giallo, in bella posizione sulle praterie sotto al Monte Berlino. Il rifugio è in genere chiuso, e le chiavi si devono richiedere al CAI di Savona. Dal rifugio un impervio sentierino scavalca il Passo delle Caprette (difficoltà E/EE) e si riporta sull’itinerario qui descritto poco sotto alla Colla Bassa.
Si piega a sinistra (segnavia A10) lungo un comodo sentiero che taglia in dolce salita attraversando un rio. Giunti presso un secondo ruscello, lo si costeggia per alcune decine di metri, poi si piega a sinistra e lo si guada, sbucando in un’ampia radura con una casa isolata (quota 1510 circa). Si attraversa una macchia di faggi, quindi si incontra un sentiero proveniente dal Rifugio Savona. Si piega a sinistra e si rientra nella faggeta, avvicinandosi al fondo del vallone con alcuni saliscendi. Sorpassato il Rio della Bura, si sbuca in una radura dove si incontra il sentiero della variante “a” (quota 1590 circa).
Si piega a destra, lungo un sentierino che sale ripido tra boschetti e radure, ai piedi dei contrafforti rocciosi dell’Antoroto. Si entra così nella vallecola detta Zotta della Tromba, uno dei due piccoli avvallamenti in cui è diviso l’alto vallone di Valdinferno, separati l’uno dall’altro da un cordone detritico. La salita prosegue più dolcemente tra prati, arbusti e massi, in ambiente severo; a quota 1820 circa si incontra il sentierino proveniente dal Rifugio Savona e dal Passo delle Caprette. Una ripida rampa porta al valico della Colla Bassa (1851 m).
Si tratta di una sella molto marcata, posta a dividere il Monte Antoroto dal più basso Monte Grosso. È un valico percorso fin da tempi antichi: costituiva un comodo passaggio tra Valdinferno e gli ampi pascoli dell’Alpe Manolino, posti alla testata della Val Casotto.
Dal valico, girando a destra, si può raggiungere in una ventina di minuti il Monte Grosso (2007 m), salendo per un sentierino poco evidente tra ripidi prati.
Si attraversa una recinzione e si piega a sinistra, portandosi subito ai piedi del versante terminale del Monte Antoroto. Qui si trova un bivio.
Se si prosegue dritti (sentierino privo di segnavia), si rimonta direttamente il contrafforte nord-nord-est dell’Antoroto, più breve e panoramico ma ben più impervio rispetto al tracciato segnalato. Ci si innalza dapprima con ripidissime svolte tra gli arbusti, fino alla base di alcuni torrioni rocciosi, poi si risale un canalino erboso che porta rapidamente in cresta. Si aggirano alcuni piccoli spuntoni sul versante destro; subito oltre il contrafforte si perde nel pendio erboso terminale, che va risalito senza via obbligata fino in vetta (difficoltà: E/EE).
Il sentiero segnalato gira a destra, innalzandosi ripidamente in diagonale ed effettuando due larghe svolte. Man mano che si sale la pendenza diminuisce, e il sentiero sbuca sul pianeggiante Colletto dell’Antoroto (2130 m), posto tra le due cime della montagna. Qui si incontra il sentiero segnalato proveniente da Cascine di Ormea. Si gira a sinistra e, percorrendo il panoramicissimo crinale erboso, si raggiunge in breve la croce di vetta del Monte Antoroto (2149 m).
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