Tschierv – Funtauna Grossa – Lai da Chazforà – Piz Turettas
Caratteristiche
Difficoltà: E fino al Lai da Chazforà, poi EE
Dislivello in salita: 1350 m circa
Tempo: 3.45 – 4.30 ore
Ultima ricognizione: Agosto 2020
Una salita lunga e piuttosto ripida, prima nel bosco, poi tra prati cosparsi di massi, guida all’ampia sella dove giace il Lai da Chazforà. Si attraversano i tormentati altopiani di Chazforà, poi si supera l’erto pendio ghiaioso che porta alla cresta sommitale del Piz Turettas. L’attraversamento degli altopiani, praticamente privo di tracce e non sempre ben segnalato, richiede condizioni meteo buone e ottima visibilità. La cresta finale tra le due cime è leggermente esposta e richiede passo sicuro.
Accesso
a) Da Sondrio ci si porta a Livigno e si prosegue verso la Svizzera superando il tunnel del Munt la Schera. Si gira a destra e, superato il Pass dal Fuorn, si scende a Tschierv.
b) Da Bolzano si risale la Val Venosta fino a Glorenza, dove si devia a sinistra lungo la Val Müstair. Entrati in territorio svizzero, si risale la valle fino a Tschierv. Il percorso ha inizio dalla borgata più bassa del paese, poco a valle rispetto alla chiesa (1660 m).
Itinerario
Sul lato meridionale della strada asfaltata, si imbocca il percorso segnalato con indicazioni per Funtauna Grossa. All’inizio si segue una ripida pista che sale ad una radura, poi si continua su un sentiero che prende velocemente quota nel bosco, attraversando una recinzione. A quota 1863 si incontra una stradina sterrata, che si segue verso destra effettuando un ampio tornante. Poco dopo, ad un bivio, la si abbandona e si gira a destra; la diramazione sale dolcemente nel bosco, attraversa una recinzione, poi sbuca nell’ampia radura di Funtauna Grossa (1918 m).
Il ruscello che scorre accanto al baitello viene captato attraverso un rudimentale sistema di tronchi cavi, fornendo acqua ad una fonte potabile.
Attraversato il rio di Funtauna Grossa, si passa accanto al baitello e si trova un crocevia. Seguendo le indicazioni per il Lai da Chazforà si continua dritti, attraversando la radura in salita diagonale verso ovest. Rientrati nel bosco, si segue un sentiero assai sconnesso e fangoso che sorpassa una recinzione. Si gira poi a sinistra e ci si inerpica tra boschetti e radure, con alcuni tratti piuttosto ripidi. Più in alto, il sentierino costeggia un torrentello, poi lo lascia a sinistra per innalzarsi più direttamente. Si contorna dall’alto una piccola conca erbosa pianeggiante, attraversata dal ruscello, quindi si traversa in diagonale fino al baitello di Era da la Bescha (2200 m).
Il sentierino prosegue verso sinistra, risalendo un ripido versante con erba, massi e radi larici e attraversando un’altra recinzione. Sulla destra compare l’imponente Piz Dora, che da qui assume una forma di ampia piramide, mentre in alto a sinistra, più lontano e defilato, inizia a vedersi anche il Piz Turettas. La ripida salita è interrotta da due brevi traversi a sinistra, che servono per attraversare altrettante piccole conche erbose pianeggianti. Attraversata l’ennesima recinzione, si giunge nei pressi di un piccolo baitello in legno; senza arrivarci, si piega a sinistra e, con l’ultima ripida salita, si raggiunge il terrazzo sospeso del Lai da Chazforà (2596 m; 2.30 – 3 ore da Tschierv).
Il laghetto, poco profondo, si estende per circa 2300 mq. È situato nei pressi della sella tra il Piz Turettas e il Piz Dora, sul margine settentrionale dell’altopiano di Chazforà.
Si continua dritti, seguendo le indicazioni per il Piz Turettas e lasciando a sinistra il laghetto. I segnavia, non sempre evidenti, portano a salire tra dossi di erba e rocce in direzione sud; si attraversa un piccolo ruscello, poi, seguendo tracce poco marcate, si raggiunge l’ampio avvallamento ai piedi della cupola detritica del Piz Chazforà. Si piega a sinistra, risalendo l’avvallamento e lasciando a destra il Piz Chazforà.
La vetta del Piz Chazforà (2783 m), sormontata da un ometto, può essere raggiunta in 5-10 minuti deviando a destra, per il comodo dorso orientale della piccola montagna.
Le tracce, ora più marcate e segnalate meglio, contornano una conca occupata da un laghetto e attraversano l’ampio altopiano ondulato di Chazforà, dirigendosi verso l’evidente cresta sommitale del Piz Turettas. Si prende dolcemente quota, e l’ambiente cambia: l’altopiano si fa man mano più arido e detritico. Si passa ai piedi della cima occidentale della montagna, contornando due lobi detritici, poi si inizia a salire più decisamente, giungendo al piede del pendio terminale della cima centrale.
Prima con alcuni tornantini, poi con una ripidissima rampa diagonale su terreno ghiaioso, il sentierino guadagna la cima centrale del Piz Turettas (2957 m). Si piega a destra, percorrendo la ghiaiosa cresta sommitale in dolce discesa. Si superano alcuni facili passaggi su roccette e blocchi accatastati e si giunge ad un’ampia sella. Seguendo il crinale, si supera un breve tratto esposto, poi si rimonta il dorso detritico fino alla cima ovest, punto culminante del Piz Turettas (2962 m).
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