Torriglia – Monte Spigo – Colletto di Péntema – Donetta – Torriglia
Caratteristiche
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 520 m circa
Tempo: 2.30 – 3 ore (intero anello)
Ultima ricognizione: Ottobre 2016
Bel giro ad anello lungo la dorsale che chiude ad occidente la conca di Torriglia. Superata la croce di vetta del Monte Spigo, si effettuano molti saliscendi per la panoramica dorsale, poi si segue un’antica mulattiera che riporta in paese.
Accesso
a) Dal casello di Genova est si risale tutta la Val Bisagno e, superata la galleria della Scoffera, si raggiunge Torriglia.
b) Dal casello di Busalla si risale la Valle Scrivia passando per Casella, Montoggio e Laccio, per poi raggiungere Torriglia.
c) Da Piacenza ci si porta a Bobbio, da cui si percorre integralmente la Val Trebbia. Superate le gallerie che immettono nella Valle Scrivia si gira a destra per Torriglia (768 m).
Torriglia è, insieme a Crocefieschi, uno dei luoghi di villeggiatura estiva prediletti dai genovesi. Sorge in un’ampia conca esposta a sud, ai piedi del piramidale Monte Prelà; da questa conca prende origine il Torrente Scrivia, mentre poco ad est si trovano anche le sorgenti del Trebbia. Il paese è sovrastato dai ruderi del castello Doria-Fieschi, posti su un poggio a più di 800 m di quota.
Itinerario
Dalla piazza della chiesa di Torriglia si segue la strada provinciale verso Genova fino a trovare, sulla destra, via Pietra. Qui inizia il segnavia “X gialla”. Si imbocca a destra la diramazione, che sale decisamente tra case isolate, poi gira a sinistra e diventa mulattiera. Entrati in una valletta boscosa, si contorna a monte un guado franato durante una recente alluvione, quindi si raggiunge la stradina asfaltata che sale alla frazione Pietra. Si segue la rotabile in salita per alcune decine di metri, quindi si nota su una casa a sinistra una scritta in blu che indica i monti Moro e Spigo. Si abbandona temporaneamente la X gialla, che effettua un giro più lungo, e si imbocca un buon sentiero che taglia nel bosco. In breve si ritrova l’ampia mulattiera segnalata dalle X gialle, e la si segue verso sinistra. Dapprima si procede in salita ripida, poi man mano più dolce nel bosco misto. Attraversata una conca erbosa, si passa accanto ad una cascina abbandonata e si raggiunge la Colletta di Monte Moro, dove sorge la Cappella di Panteca (999 m).
Un tempo il valico della Colletta di Monte Moro era attraversato da un’importantissima via di comunicazione tra Torriglia e il territorio di Montoggio. Seguendo un sentierino sulla sinistra si scavalca un dosso, si supera una selletta e si guadagna tondeggiante vetta del Monte Moro di Torriglia (1049 m), coperta dalla pineta.
Si trascura la mulattiera principale che taglia dritta per imboccare a destra un sentierino (segnavia: “T gialla”) che si innalza ripido lungo un contrafforte erboso. Con numerose svolte si scavalca un’anticima, quindi si raggiunge la cima del Monte Spigo (o Astazzone; 1127 m; 1 – 1.15 ore da Torriglia).
Si scende lungo la cresta opposta, entrando nel bosco, quindi si supera una selletta e si sale ripidamente tra rocce e alberi fino alla cima del Monte Chiappa (1156 m), che offre un panorama un po’ frammentario. Continuando lungo la dorsale ondulata, si effettuano alcuni saliscendi, quindi si raggiunge il Colletto di Péntema (1114 m), attraversato dalla stradina asfaltata che collega Torriglia a Péntema. La si segue verso sinistra per pochi metri, quindi si ritrova sulla destra il sentiero segnalato, all’inizio poco evidente. Con una salita ripidissima, l’esile traccia si porta su una panoramica dorsale erbosa. Si scavalca la piccola cima dei Ciappaini (1211 m), che offre una bellissima vista sui monti Prelà, Duso e Ántola, quindi si scende velocemente al Passo delle Rocche di Mantega (1158 m).
Un tempo da qui transitava la via di comunicazione principale tra Torriglia e Péntema; ancora oggi l’antica mulattiera è quasi perfettamente conservata.
Si gira a destra lungo la bella mulattiera, che passa sotto ad una linea elettrica, quindi scende dolcemente nel bosco traversando verso est. Attraversate alcune radure, si guada un rio presso un rudere; costeggiando una recinzione ci si congiunge al sentiero segnalato con due cerchi gialli pieni subito a monte di Donetta (998 m).
Donetta è anche chiamata Torriglia Vecchia, perchè probabilmente sorge dove si trovava l’antico centro del paese. Su un dosso poco a monte della frazione si trovano i pochi resti di un antichissimo castello, in cui furono trovati, grazie ad alcuni scavi, giavellotti, dardi, frecce, cocci ed altri oggetti.
Si segue la stradina asfaltata che passa tra le case del paese, poi si abbandona il segnavia “T gialla” per seguire a destra i due cerchi gialli. Si segue una mulattiera che presto scende ad un crocevia presso una stalla. Trascurando le varie sterrate, ci si tiene a destra sempre lungo la mulattiera, che perde ancora quota tra bosco, radure e case isolate. Giunti su una stradetta asfaltata presso una fonte, si scende ancora dritti passando accanto ad una cabina elettrica. Attraversato un rio su un ponticello, si scende per l’ultimo tratto dell’antica mulattiera acciottolata. In breve essa riporta a Torriglia, subito a monte rispetto al capolinea delle corriere ATP.
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